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CULTURA

Al civico di Castelvecchio sottratti 17 quadri

Razzia al museo: quadri di Mantegna, Tintoretto, Rubens rubati a Verona

Tra le opere trafugate anche cinque dipinti del Tintoretto e di Rubens, Pisanello, Jacopo Bellini. Sindaco Tosi: è un furto su commissione. "Non escluderei un atto dimostrativo jihadista, perché questo furto è una vera e propria mutilazione di un museo al quale sono stati tolti 17 capolavori fondamentali della sua collezione", afferma Vittorio Sgarbi, che definisce la rapina "un vero disastro per l'arte italiana".

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Clamoroso furto al Museo di Castelvecchio a Verona. Diciassette quadri di grande valore sono stati rubati ieri sera. Tra le opere trafugate anche cinque dipinti del Tintoretto, e capolavori di Peter Paul Rubens, del Pisanello, di Jacopo Bellini, di Giovanni Francesco Caroto, di Hans de Jode e di Giovanni Benini. Per il sindaco Flavio Tosi è un furto su commissione.

Ad agire una banda di professionisti: tre malviventi con il colpo coperto hanno immobilizzato l'unica guardia giurata privata presente e la cassiera, poi hanno costretto il vigilante ad accompagnarli nelle sale dove hanno rubato i quadri.

Tra le opere trafugate ci sono "La Madonna della quaglia" del Pisanello, il "Ritratto di bambino con il disegno" di Giovanni Caroto, "San Girolamo penitente nel deserto" di Jacopo Bellini. A tarda ora sono arrivati anche il sindaco Flavio Tosi e la direttrice del Musei civici, Paola Marini che al momento del furto si trovava al Ristorante 12 Apostoli per ricevere l'omonimo premio. 

È una cosa terribile senza precedenti non solo a Verona ma anche negli altri grandi musei d'Italia, ha commentato la Marini al quotidiano L'Arena. È impossibile al momento quantificare il danno ma per il mondo dell'arte è un vero massacro.

Le opere rubate hanno un valore compreso tra i 10 e i 15 milioni, secondo la prima stima della direzione del museo civico.
 
Sgarbi: non escludo atto dimostrativo jihadista
"Non escluderei un atto dimostrativo jihadista, perché questo furto è una vera e propria mutilazione di un museo al quale sono stati tolti 17 capolavori fondamentali della sua collezione". Lo afferma all'Adnkronos Vittorio Sgarbi, che definisce la rapina di ieri sera al Museo Civico di Castelvecchio "un vero disastro per l'arte italiana".

"Solo un deficiente ruba quadri simili che sono invendibili - afferma Sgarbi - e questo lascia supporre che si tratti o di un furto messo a segno per chiedere riscatto, o di un atto dimostrativo di tipo jihadista, anche per la mutilazione fatta ai danni del Museo. Mi rendo conto - sottolinea - che oggi è facile dirlo perché siamo suggestionati dai fatti di Parigi, ma non si può escludere. In ogni caso - conclude - è certamente uno dei furti più gravi della storia dell'arte italiana".