SALUTE
Assicurazioni
Quale polizza scegliere
Sono molti i prodotti offerti dal mercato assicurativo, contro infortuni che generino una invalidità. Ed altre possibilità si apriranno con la legge sul “dopo di noi” in discussione in Parlamento. Colloquio con Luigi Di Falco, Responsabile Vita e Welfare di ANIA.

Oggi è possibile assicurare una persona disabile, versando dei soldi per garantirgli un'assistenza nel caso chi si prenda cura di lui muoia o sia impossibilitato a sua volta?
Sì, chi si prende cura della persona con disabilità, ad esempio il genitore, si può assicurare per il caso di morte o per altri rischi (infortunio, malattia, perdita di autonomia) che possono compromettere la sua capacità, anche temporanea, di continuare a prestare l'assistenza necessaria. Queste forme assicurative sono molto diffuse e prevedono una prestazione monetaria che può essere utilizzata per la persona con disabilità. Esistono anche prodotti che convertono automaticamente il capitale assicurato in caso di morte in una rendita vitalizia per la persona con disabilità.
Quanto costa in media questo prodotto, e a cosa dà diritto?
Il costo dipende essenzialmente dall'età, dalla durata della copertura, dal capitale e dall'evento che si vogliono assicurare. Se la persona che si prende cura del disabile non ha una età avanzata, assicurarne il decesso per 100.000 euro per una durata di 10 anni può costare alcune centinaia di euro all'anno.
Gode di detrazioni fiscali?
Sì, il 19% di quanto versato per l'assicurazione caso morte può essere detratto dall'IRPEF fino a 530 euro all'anno. Il progetto di legge sul "DOPO DI NOI" prevede che l'importo sia elevato a 750 euro se la polizza è finalizzata alla tutela delle persone con disabilità grave, che presentino cioè una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Pur apprezzando l'attenzione della proposta verso esigenze meritevoli, la misura non sembra in grado di favorire l'incremento della domanda. L'ANIA sull'argomento ha formulato qualche tempo fa alcune proposte, come: la detraibilità integrale del 19% dei versamenti – quindi oltre il plafond di detraibilità previsto dalla legge – in coperture assicurative sulla vita o sulla salute di persone con disabilità o dei loro familiari; la deducibilità dei versamenti in piani di risparmio previdenziale finalizzati al sostentamento vitalizio della persona con disabilità; l'esclusione (eventualmente in forma parziale) delle prestazioni erogate a favore delle persone con disabilità (ad esempio, le rendite vitalizie) dall’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente - ai fini dell’accesso alle prestazioni offerte dagli enti locali e dell’eventuale compartecipazione al loro costo.
A proposito della legge sul "dopo di noi" in discussione in Parlamento: istituisce la possibilità di creare dei trust in cui convogliare i beni della famiglia, amministrati in favore del disabile quando chi si prenda cura di lui non potrà più farlo. Le Assicurazioni potrebbero essere interessate a questa gestione?
Le imprese di assicurazione sono interessate a tutte le opportunità di mercato, specialmente quando sono coniugate a interessi di carattere generale e a migliorare il welfare e la protezione sociale delle famiglie.
Se la legge dovesse essere confermata e favorisse la creazione di una domanda significativa di trust, è possibile che si formi anche un'offerta di tipo assicurativo.
Voi offrite delle polizze contro gli infortuni, e sulla vita: ovviamente prima che l'evento si sia presentato. Quanto sono diffusi questi prodotti e a cosa danno diritto, se l'assicurato rimane fisicamente danneggiato in qualche modo o se muore.
Le polizze contro gli infortuni o sulla vita costituiscono prodotti molto diffusi, presenti nell'offerta di tutte le compagnie autorizzate all'esercizio di tali rami assicurativi. Meno generalizzato è il ricorso a questi prodotti, che è senz'altro inferiore ai bisogni di protezione delle famiglie. . La raccolta nel 2014 è stata di circa 4,7 miliardi di euro, ossia rispetto alla popolazione di appena 79 euro a persona.
I prodotti infortuni consentono di far fronte alle conseguenze derivanti da un infortunio, prevedendo, in caso di invalidità permanente, un indennizzo in forma di capitale, erogato in funzione della gravità dell’infortunio. In caso di invalidità temporanea, se l'infortunio comporta l'impossibilità di svolgere l'attività professionale a causa, ad esempio, di un ricovero, di un periodo di convalescenza o di immobilità causata dalla applicazione di una gessatura, la polizza può riconoscere una indennità giornaliera, a compensazione del mancato reddito.
Alcuni prodotti possono prevedere, in caso di invalidità permanente, il pagamento di una rendita. Se a seguito dell'infortunio dovesse verificarsi la prematura scomparsa dell'assicurato, la polizza riconosce un capitale a tutela del tenore di vita dei superstiti.
In aggiunta, i prodotti infortuni possono prevedere il rimborso delle spese sostenute per accertamenti diagnostici e visite specialistiche relative all’infortunio, oltre agli eventuali trattamenti fisioterapici e rieducativi.
Le polizze vita contro il rischio di morte prevedono il pagamento di un capitale in caso di prematura scomparsa dell'assicurato, proteggendo la famiglia mediante una somma significativa. Tali assicurazioni sono spesso utilizzate per coprire l'esposizione debitoria contratta per mutui o prestiti.
Come funzionano le polizze salute, quanto costano in media e a cosa danno diritto? e quanto sono diffuse?
Le polizze sanitarie coprono le spese di ricovero, degenza, cura, fisioterapia e riabilitazione, gli acquisti di medicinali durante il ricovero e gli accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio intervenuti successivamente alla stipula del contratto.
Il costo dipende dall'estensione delle garanzie: può variare da poche centinaia di euro all'anno per persona se si limitano a coprire il rimborso delle spese relative a grandi interventi chirurgici, mentre se si includono anche altre spese, come quelle relative ad accertamenti diagnostici, visite specialistiche e check-up periodici possono anche arrivare a cifre vicine ai mille euro all'anno.
Le coperture sanitarie sono abbastanza diffuse, anche se il livello di estensione in termini di spese mediche rimborsabili è mediamente basso. Sono circa dieci milioni le persone che si avvalgono di coperture sanitarie tramite polizze assicurative, casse sanitarie o società di mutuo soccorso. Circa la metà sono protette dalle compagnie di assicurazione, o tramite polizze o da casse e fondi sanitari che si assicurano con una impresa di assicurazione.
Sì, chi si prende cura della persona con disabilità, ad esempio il genitore, si può assicurare per il caso di morte o per altri rischi (infortunio, malattia, perdita di autonomia) che possono compromettere la sua capacità, anche temporanea, di continuare a prestare l'assistenza necessaria. Queste forme assicurative sono molto diffuse e prevedono una prestazione monetaria che può essere utilizzata per la persona con disabilità. Esistono anche prodotti che convertono automaticamente il capitale assicurato in caso di morte in una rendita vitalizia per la persona con disabilità.
Quanto costa in media questo prodotto, e a cosa dà diritto?
Il costo dipende essenzialmente dall'età, dalla durata della copertura, dal capitale e dall'evento che si vogliono assicurare. Se la persona che si prende cura del disabile non ha una età avanzata, assicurarne il decesso per 100.000 euro per una durata di 10 anni può costare alcune centinaia di euro all'anno.
Gode di detrazioni fiscali?
Sì, il 19% di quanto versato per l'assicurazione caso morte può essere detratto dall'IRPEF fino a 530 euro all'anno. Il progetto di legge sul "DOPO DI NOI" prevede che l'importo sia elevato a 750 euro se la polizza è finalizzata alla tutela delle persone con disabilità grave, che presentino cioè una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Pur apprezzando l'attenzione della proposta verso esigenze meritevoli, la misura non sembra in grado di favorire l'incremento della domanda. L'ANIA sull'argomento ha formulato qualche tempo fa alcune proposte, come: la detraibilità integrale del 19% dei versamenti – quindi oltre il plafond di detraibilità previsto dalla legge – in coperture assicurative sulla vita o sulla salute di persone con disabilità o dei loro familiari; la deducibilità dei versamenti in piani di risparmio previdenziale finalizzati al sostentamento vitalizio della persona con disabilità; l'esclusione (eventualmente in forma parziale) delle prestazioni erogate a favore delle persone con disabilità (ad esempio, le rendite vitalizie) dall’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente - ai fini dell’accesso alle prestazioni offerte dagli enti locali e dell’eventuale compartecipazione al loro costo.
A proposito della legge sul "dopo di noi" in discussione in Parlamento: istituisce la possibilità di creare dei trust in cui convogliare i beni della famiglia, amministrati in favore del disabile quando chi si prenda cura di lui non potrà più farlo. Le Assicurazioni potrebbero essere interessate a questa gestione?
Le imprese di assicurazione sono interessate a tutte le opportunità di mercato, specialmente quando sono coniugate a interessi di carattere generale e a migliorare il welfare e la protezione sociale delle famiglie.
Se la legge dovesse essere confermata e favorisse la creazione di una domanda significativa di trust, è possibile che si formi anche un'offerta di tipo assicurativo.
Voi offrite delle polizze contro gli infortuni, e sulla vita: ovviamente prima che l'evento si sia presentato. Quanto sono diffusi questi prodotti e a cosa danno diritto, se l'assicurato rimane fisicamente danneggiato in qualche modo o se muore.
Le polizze contro gli infortuni o sulla vita costituiscono prodotti molto diffusi, presenti nell'offerta di tutte le compagnie autorizzate all'esercizio di tali rami assicurativi. Meno generalizzato è il ricorso a questi prodotti, che è senz'altro inferiore ai bisogni di protezione delle famiglie. . La raccolta nel 2014 è stata di circa 4,7 miliardi di euro, ossia rispetto alla popolazione di appena 79 euro a persona.
I prodotti infortuni consentono di far fronte alle conseguenze derivanti da un infortunio, prevedendo, in caso di invalidità permanente, un indennizzo in forma di capitale, erogato in funzione della gravità dell’infortunio. In caso di invalidità temporanea, se l'infortunio comporta l'impossibilità di svolgere l'attività professionale a causa, ad esempio, di un ricovero, di un periodo di convalescenza o di immobilità causata dalla applicazione di una gessatura, la polizza può riconoscere una indennità giornaliera, a compensazione del mancato reddito.
Alcuni prodotti possono prevedere, in caso di invalidità permanente, il pagamento di una rendita. Se a seguito dell'infortunio dovesse verificarsi la prematura scomparsa dell'assicurato, la polizza riconosce un capitale a tutela del tenore di vita dei superstiti.
In aggiunta, i prodotti infortuni possono prevedere il rimborso delle spese sostenute per accertamenti diagnostici e visite specialistiche relative all’infortunio, oltre agli eventuali trattamenti fisioterapici e rieducativi.
Le polizze vita contro il rischio di morte prevedono il pagamento di un capitale in caso di prematura scomparsa dell'assicurato, proteggendo la famiglia mediante una somma significativa. Tali assicurazioni sono spesso utilizzate per coprire l'esposizione debitoria contratta per mutui o prestiti.
Come funzionano le polizze salute, quanto costano in media e a cosa danno diritto? e quanto sono diffuse?
Le polizze sanitarie coprono le spese di ricovero, degenza, cura, fisioterapia e riabilitazione, gli acquisti di medicinali durante il ricovero e gli accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio intervenuti successivamente alla stipula del contratto.
Il costo dipende dall'estensione delle garanzie: può variare da poche centinaia di euro all'anno per persona se si limitano a coprire il rimborso delle spese relative a grandi interventi chirurgici, mentre se si includono anche altre spese, come quelle relative ad accertamenti diagnostici, visite specialistiche e check-up periodici possono anche arrivare a cifre vicine ai mille euro all'anno.
Le coperture sanitarie sono abbastanza diffuse, anche se il livello di estensione in termini di spese mediche rimborsabili è mediamente basso. Sono circa dieci milioni le persone che si avvalgono di coperture sanitarie tramite polizze assicurative, casse sanitarie o società di mutuo soccorso. Circa la metà sono protette dalle compagnie di assicurazione, o tramite polizze o da casse e fondi sanitari che si assicurano con una impresa di assicurazione.