MONDO
"All'epoca quello famoso ero io"
Quando Di Stéfano (forse) giocava con Papa Francesco
Cresciuti nello stesso quartiere di Buenos Aires, la stella del calcio argentino e il Pontefice hanno dieci anni di differenza ma forse giocarono insieme. A riferirlo fu lo stesso ex calciatore del Real Madrid

In quelle partite a pallone tra ragazzini nei campetti di Buenos Aires, la stella era lui. Alfredo Di Stéfano, talento delle giovanili del River Plate nato nel 1926, nella prima metà degli anni ’40 era già noto nella capitale argentina. Forse tra i suoi compagni di gioco c’era un altro bambino destinato a fare molta strada: Jorge Mario Bergoglio, di dieci anni più giovane ma residente a due passi dal calciatore.
A riferirlo è stato lo stesso Di Stéfano nella primavera 2013, quando il suo connazionale è diventato Papa Francesco. “È probabilmente uno di quei ragazzini con i quali giocavo a calcio per strada”, aveva raccontato, ricordando che all’epoca venivano organizzate delle partite tutti contro tutti che duravano fino a quando calava il buio. In breve tempo Di Stéfano avrebbe spiccato il volo, prima con la maglia del River Plate e poi in Europa con il Real Madrid, dove si affermò come uno dei migliori giocatori della storia. Jorge Mario Bergoglio, più piccolo, sarebbe rimasto a Buenos Aires ancora per diversi anni, prima di iniziare la carriera ecclesiastica.
Non c’è la certezza che i due giocarono insieme, ma l’immagine è suggestiva: un Alfredo Di Stéfano adolescente che passa il pallone a un Jorge Mario Bergoglio ancora bambino. Il modo più semplice per avere una conferma? La stella del calcio argentino suggeriva di chiederlo direttamente al Papa: all’epoca, del resto, era lui quello famoso.
A riferirlo è stato lo stesso Di Stéfano nella primavera 2013, quando il suo connazionale è diventato Papa Francesco. “È probabilmente uno di quei ragazzini con i quali giocavo a calcio per strada”, aveva raccontato, ricordando che all’epoca venivano organizzate delle partite tutti contro tutti che duravano fino a quando calava il buio. In breve tempo Di Stéfano avrebbe spiccato il volo, prima con la maglia del River Plate e poi in Europa con il Real Madrid, dove si affermò come uno dei migliori giocatori della storia. Jorge Mario Bergoglio, più piccolo, sarebbe rimasto a Buenos Aires ancora per diversi anni, prima di iniziare la carriera ecclesiastica.
Non c’è la certezza che i due giocarono insieme, ma l’immagine è suggestiva: un Alfredo Di Stéfano adolescente che passa il pallone a un Jorge Mario Bergoglio ancora bambino. Il modo più semplice per avere una conferma? La stella del calcio argentino suggeriva di chiederlo direttamente al Papa: all’epoca, del resto, era lui quello famoso.