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CULTURA

Il filosofo e antropologo è morto all'età di 91 anni a Stanford

Quel "désir mimetique" di René Girard: c'è un modello tra soggetto e oggetto

Fondatore della  "teoria mimetica ", da anticonformista della scena intellettuale aveva costruito un lavoro originale, che unisce riflessione accademica e predicazione cristiana. I suoi libri , commentati in tutto il mondo, sono tappe di una importante indagine sul desiderio umano e sulla violenza sacrificale da cui  qualsiasi società, secondo Girard, trova la sua origine vergognosa.

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L'antropologo, 91 anni,  è morto ieri a a Stanford, negli Stati Uniti. Fondatore della  "teoria mimetica " , da anticonformista della scena intellettuale aveva costruito un lavoro originale, che unisce riflessione accademica e predicazione cristiana. I suoi libri , commentati in tutto il mondo, sono tappe di una importante indagine sul desiderio umano e sulla violenza sacrificale da cui  qualsiasi società, secondo Girard, trova la sua origine vergognosa. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Adelphi.

Il suo interessante saggio Menzogna romantica e verità romanzesca, apparso per la prima volta a Parigi nel 1961, parte dal presupposto che l'uomo non può desiderare senza prescindere da un modello, da un "terzo" che funge da mediatore. (Nell'intervista pubblicata nel 2001 da Le Monde il filosofo parla della "rivalità mimetica" a livello planetario).

L'Altro che media il desiderio 
René Girard affina la teoria del "desiderio mimetico" attraverso l'analisi delle opere di Cervantes, Stendhal, Proust e Dostoevskij), focalizzando un nuovo meccanismo del desideiro umano, che non si fisserebbe in modo autonomo nella direzione soggetto-oggetto, ma attraverso imitazione del desiderio di un altro , e dunque seguendo  uno schema triangolare: soggetto - modello - oggetto.

Quindis esisterebbe un terzo elemento, mediatore del desiderio, che è l’Altro. Il fatto che l’Altro -  mio modello - desideri un oggetto (cioè qualcosa che l’Altro possiede e a me manca) mi induce a desiderarlo a mia volta; e l'oggetto assume un  valore  in quanto desiderato da un Altro. In questo modo Girard abbatte dalle fondamenta l'individualismo dell'eroe romantico e della modernità e di tanta letteratura: è spiegata l'opposizione nel titolo tra verità romanzesca e menzogna romantica nel titolo francese, Mensonge romantique et vérité romanesque.

Anoressia e desiderio mimetico
Sul desiderio mimetico dal punto di vista dell'anoressia  ecco cosa scriveva Girard: «Perché l'anoressia colpisce alcune donne piuttosto che altre? Gli individui sono più o meno rivalitari, e il caso della magrezza non è differente da molti altri ambiti. Le donne anoressiche vogliono essere campionesse della loro categoria. Lo stesso accade nel mondo della finanza. La differenza consiste nel fatto che il desiderio di essere più ricco degli altri non è ritenuto patologico. Al contrario, il desiderio di essere più magro, se viene spinto all'estremo, possiede degli effetti funesti visibili sul piano fisico. Ma una volta che una ragazza ha scelto di diventare anoressica, ciò significa che essa ha scelto questo ambito di concorrenza, ed è molto difficile abbandonare la gara prima della vittoria, cosa che implicherebbe una rinuncia al titolo di campionessa. Il risultato finale è tragico nei casi estremi, ma ciò non deve farci perdere di vista il fatto che l'ossessione per la magrezza caratterizza tutta la nostra cultura, e non è in nessun modo un tratto distintivo di queste giovani ragazze. L'imperativo che spinge queste donne a lasciarsi morire di fame proviene da tutta la società. È un imperativo unanime. Da questo punto di vista, quindi, è strutturato come un sacrificio. E il fatto che sia qualcosa di inconscio dimostra in modo piuttosto inquietante che nel nostro mondo vi è una sorta di ritorno alla cultura sacrificale arcaica.»