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POLITICA

La corsa al Colle

Quirinale, M5S al Pd: "Dateci nomi, li sottoporremo al web"

Il vice presidente della Camera Lugi Di Maio chiede "4 nomi di candidati al Colle ai dem". I pentastellati "si impegnano a votare", il più gradito dei 4 ai propri iscritti". Cuperlo della minoranza Pd: "Il partito sia compatto nell'indicare il candidato". E Civati rilancia Prodi

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"Il Pd ci presenti quattro nomi, noi consulteremo la Rete dopodiché voteremo il più gradito fin dal primo scrutinio”. In un'intervista al Tg1 il vice presidente della Camera ed esponente del direttorio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio apre così ai democratici, in vista del voto per il nuovo presidente della Repubblica. I 5 Stelle non parteciperanno agli incontri con gli altri leader di partito che il premier e segretario democratico Matteo Renzi terrà prima del 29 gennaio, data di inizio del voto dei grandi elettori per la successione al Colle.

Dalla maggioranza del Pd non trapela ancora alcuna indicazione sul nome del candidato, che Renzi ha detto di voler comunicare alla vigilia del voto. Prima di sciogliere la "riserva" il presidente del Consiglio dovrebbe incontrare l'ex segretario Pd Pierluigi Bersani e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, oltre che i leader degli altri partiti di maggioranza. Una linea sostenuta anche dal vice segretario dem Lorenzo Guerini: "Non siamo autosufficienti e dobbiamo parlare a tutte le forze politiche presenti in Parlamento" 

Civati rilancia Prodi
Intanto, l'esponente di una delle aree di minoranza dem, Pippo Civati rilancia la candidatura del fondatore dell'Ulivo: "Ho in mente Romano Prodi e non capisco perché ragionare sul suo nome significhi insultare il Pd o Renzi. Gli manderò un messaggio già oggi”, ha detto domenica, alla convention di Sel a Milano. Un candidato non gradito a Civati è  invece Giuliano Amato: "Mi sembra una proposta che guarda molto al passato". 

Gianni Cuperlo, esponente di un'altra corrente di minoranza del Pd, auspica "che il partito sia compatto nell'indicazione di un nome", senza però indicare alcuna candidatura.