Un esecutivo per la nuova legislatura
Quirinale, al via le consultazioni di Mattarella: il rebus del governo nelle mani del presidente
A un mese esatto dalle elezioni è cominciato il giro di colloqui tra il capo dello Stato e i vertici istituzionali e politici

Sergio Mattarella ha aperto ricevendo il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo esecutivo.
Il colloquio è durato 45 minuti. Al termine la seconda carica dello Stato non ha rilasciato dichiarazioni. Mattarella subito dopo ha incontrato il presidente della Camera, Roberto Fico che è arrivato a piedi al Quirinale.
L'incontro è durato 15 minuti. Anche per Fico, come per Casellati, nessuna dichiarazione all'uscita: l'esponente M5S si è solo fermato ad augurare 'buon giorno e buon lavoro' ai cronisti.
Anche il presidente emerito Giorgio Napolitano uscendo non si è fermato a parlare con i giornalisti. "Non mostrate sorpresa", ha ironizzato andando via, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di fermarsi a commentare l'incontro con Mattarella nell'ambito delle consultazioni.
Alla vigilia Mattarella spazza via ogni tipo di pettegolezzo, rumors di Palazzo o semplicemente convinzione politica che queste Consultazioni siano già scritte e abbiamo come esito un nulla di fatto. Insomma non esiste alcun copione, anzi, pur tenendo ben presente che la situazione è difficile, perché l'esito del voto non ha consegnato una maggioranza politica autosufficiente, l'inquilino del Colle non ha alcuna intenzione di far scivolare ore di confronto nel buio dell'incertezza. Mattarella chiederà infatti ai partiti, rappresentati dai capigruppo e dai leader politici, proposte e indicazioni programmatiche, e soprattutto cercherà di capire prima di tutto se sono queste le risposte che il Paese si attende e come intendono realizzarle.
L'ipotesi che questo primo giro, soprattutto dopo lo scontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, porti a una soluzione appare lontano. Lontanissimo, anzi, ma il messaggio che il Colle vuole inviare è che la volontà del presidente è quella di porre già dal primo incontro l'urgenza che si dia un esecutivo all'Italia. Il panorama internazionale vede frizioni che solo un governo nel pieno dei suoi poteri può affrontare, dai dazi degli USA, alle sanzioni alla Russia, fino ai rapporti con la Francia e Israele. Senza contare che ci sono appuntamenti importanti e scadenze da rispettare come il Def da presentare a Bruxelles e la manovra economica di ottobre. Insomma le consultazioni non saranno lampo, ma non devono andare alle calende greche.
Di Maio: Contratto di governo con Lega o Pd
Quando domani salirà al Quirinale per le consultazioni, Luigi Di Maio farà una apertura alla Lega o al Partito democratico, ma nessuna alleanza con Forza Italia. Lo ha anticipato lo stesso capo politico M5s, registrando il programma Di Martedi' su La7. Di Maio conferma dunque l'aut aut a Berlusconi, aspetto, questo, sul quale anche Matteo Salvini non intende fare un passo indietro. Il leader del centrodestra, infatti, si è detto pronto a rompere il dialogo con il Movimento: no a Forza Italia? "Allora arrivederci".
Salvini: no a veti e no a un governo con il Pd
Immediata la replica del candidato premier del centrodestra. "A differenza dei 5Stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col Pd bocciato dagli italiani. La coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando anche con i 5Stelle ma senza subire veti o imposizioni", scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. E aggiunge: "Col presidente Mattarella parleremo di progetti, di lavoro, pensioni e sicurezza, pronti a governare ma senza escludere di tornare a votare in mancanza di accordi chiari, che ci permettano di far ripartire l'Italia. Non vedo l'ora di passare dalle parole ai fatti, saremo ragionevoli e concreti come in queste settimane, ma se ci accorgessimo che qualcuno vuole tirare a campare, noi diremo no".
Tajani: Forza Italia è garanzia di stabilità
Il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, a Radio Anch'io ha escluso un governo senza il suo partito, che è visto in Europa - dice - come garanzia di stabilità. Domani sarà lo stesso Silvio Berlusconi a salire al Colle, ha detto Tajani. "Di Maio non vuole parlare con Forza Italia, se chiederà di parlare vorrà dire che ha capito che la democrazia è diversa da quella che intende lui", ha aggiunto. "Di Maio non è il vincitore delle elezioni - ha concluso Tajani - ha vinto la coalizione di centrodestra che è solida e si candida a governare. Se Di Maio o il Pd vogliono sostenere il centrodestra è un'altra cosa, ma noi partiamo dall'incarico a Salvini".
Marcucci: per Pd proposta Di Maio irricevibile
E lo stesso Pd rimarca subito la sua indisponibilità a formare un governo con Di Maio e con Salvini premier. E' il capogruppo a palazzo Madama, Andrea Marcucci, a ribadirlo. "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile".
Il calendario delle consultazioni
I primi ad essere consultati, dalle 10.30, saranno la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera Roberto Fico. Il 5 aprile toccherà ai partiti più votati, con la Lega alle 12 e il Movimento 5 Stelle alle 16.30.
Qui di seguito il calendario, come indicato dal Quirinale, per mercoledì 4 aprile:
- 10,30 Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati - 11,30 Presidente della Camera dei deputati, On. Roberto Fico - 12,30 Presidente emerito, senatore di diritto e a vita, Giorgio Napolitano - 16,00 Gruppo "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica - 16,45 Gruppo Misto del Senato della Repubblica - 17,30 Gruppo Misto della Camera dei deputati - 18,30 Gruppi "Fratelli d'Italia" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Questo il calendario di giovedì 5 aprile:
- 10,00 Gruppi "Partito Democratico" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati - 11,00 Gruppi "Forza Italia- Berlusconi Presidente" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati - 12,00 Gruppi "Lega - Salvini Premier" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati - 16,30 Gruppi "MoVimento 5 Stelle" del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.