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POLITICA

Commissione di inchiesta sulle Banche

Mattarella: "No controllo al credito" . Di Maio: "Avremo senso dello Stato"

I dubbi del Quirinale sulla costituzione dell'organismo che deve fare luce sugli scandali nel credito. Conte: "Nessun veto sulla Commissione". Il Pd: "Condividiamo le preoccupazioni di Mattarella"

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Mentre ai vertici di Bankitalia, arriva Fabio Panetta nominato ieri nuovo direttore generale, sulle banche si alza la tensione tra governo e Quirinale a proposito della commissione d'inchiesta voluta dai gialloverdi, che vista la narrazione pentastellata sul tema, potrebbe partire puntando il dito proprio sulla vigilanza di Bankitalia. Proprio quello che al Colle si vuole evitare. Bankitalia deve essere al riparo da ogni governo e la sua indipendenza deve essere tutelata, è la linea del Colle: " Nessun controllo al credito". Questo uno dei messaggi contenuti nella lettera che Sergio Mattarella ha inviato ai presidenti di Camera e Senato.

Già nella mattinata di ieri al Quirinale si sono succeduti diversi incontri con il presidente della Repubblica : sul Colle sono andati il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e a seguire il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: è a loro che il capo dello Stato ha recapitato la sua moral suasion, condividendo anche le preoccupazioni sulla questione. Sulla presidenza della commissione c'è, inoltre, una sotterranea tensione tra M5S e Lega, con il primo che spinge per assegnare la presidenza al senatore Gianluca Paragone, un barricadero sul tema banche già dai tempi della campagna per le Politiche. Ma non è tanto il nome di Paragone ad essere "sotto esame" al Colle, quanto la legge stesse che istituisce l'organo ad essere ferma al Quirinale, del tutto contrario all'eventualità che l'attività della commissione si trasformi in un processo a Bankitalia.

L'asse tra il Quirinale e Via Nazionale, del resto, rimane saldo anche sulla composizione del nuovo Direttorio di Bankitalia, sul quale il governo non è riuscito a imporre le sue scelte. Una fermezza che si intende garantire anche sullo stato dei conti italiani, per mettere al riparo il Paese da possibili tempeste finanziarie.

Sul dossier, anche dietro le quinte, il premier Giuseppe Conte da diversi giorni ha cominciato a muoversi. Lunedì e martedì, in questo senso, saranno due giorni importanti. Sarà allora, infatti, che il governo dovrebbe varare quel Dl crescita con cui, di fatto, l'esecutivo vuole "sostituire" l'eventualità di una manovra correttiva.

Conte: nessun veto sulla commissione
"Non ho posto nessun veto su nessun singolo parlamentare, vorrei anche chiarire che stiamo parlando di una commissione parlamentare, non è una prerogativa del presidente del Consiglio designare il presidente di una commissione Parlamentare e non intendo sostituirmi al parlamento". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, rispondendo ad una domanda sulla commissione parlamentare sulle banche. 

Di Maio: avremo senso dello Stato, tuteleremo i truffati
"Poco fa il presidente della Repubblica ha promulgato la legge che istituisce la Commissione di inchiesta sulle banche. Ci metteremo al lavoro e lo faremo con senso dello Stato e responsabilità, verso il Paese e soprattutto verso i cittadini truffati". Lo scrive in un tweet il vicepremier Luigi Di Maio.
La commissione d'inchiesta sulle banche "deve essere avviata il prima possibile per mettere la giustizia sociale al centro delle dinamiche bancarie. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità sulle crisi che hanno bruciato così tanti risparmi", aveva detto il vicepremier intervistato da Repubblica: "C'è una questione di compattezza all'interno del governo. Il Movimento 5 stelle chiede di firmare i decreti nei prossimi giorni. Bisogna capire se la Lega è con noi". 

Fraccaro, commissione per tutelare truffati
"Con la firma del Presidente Mattarella alla legge istitutiva, la nuova Commissione sulle banche può partire e fare piena luce nel rispetto delle proprie prerogative. Sarà una vera Commissione di inchiesta con poteri reali e un mandato chiaro: tutelare i cittadini che sono stati vittime degli istituti di credito". Lo dice il Ministro per iRapporti con il Parlamento, Fraccaro. "Difendere le vittime degli scandali bancari e individuare le responsabilità è il nostro obiettivo, lo realizzeremo con profondo senso delle istituzioni nel rispetto dell'interesse collettivo", aggiunge. "Nella sua piena autonomia - aggiunge il ministro - la Commissione dovrà verificare l'operato degli istituti di vigilanza e appurare l'esistenza di possibili conflitti di interessi, indagando anche sull'utilizzo di strumenti derivati, sui super-compensi dei manager o sul calcolo dei tassi d'usura. Con la legge abbiamo affidato alla Commissione tutti i poteri per vigilare sul rispetto delle regole e sui diritti dei risparmiatori. Proprio per questo abbiamo previsto un miliardo e mezzo di euro per il Fondo con i risarcimenti ai truffati e dovrà subito essere firmato il provvedimento attuativo per assicurare il ristoro ai risparmiatori".

Casellati: Colle chiede alle Camere il rispetto della Costituzione
"Oggi Mattarella ci ha inviato una lettera perché il Parlamento possa sorvegliare nell'interpretazione di questa istituenda commissione di inchiesta sulle banche, perché questa commissione interpreti la normativa nell'alveo dei principi costituzionali". Così il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, a margine della visita a La Scugnizzeria a Melito di Napoli.

Pd: condividiamo le preoccupazioni del presidente della Repubblica
"Condividiamo le preoccupazioni del presidente Mattarella. La Commissione deve fare un lavoro serio e rigoroso di accertamento dei fatti e di proposta per migliorare la vigilanza sul sistema bancario. Per questo serve un presidente autorevole, in grado di evitare qualunque strumentalizzazione politica e partitica". Così il PartitoDemocratico in una nota.