MONDO
Attesa per la sentenza
Radovan Karadzic, oggi il verdetto: 17 anni dopo l'inizio della guerra in Kosovo
Il leader dei serbi di Bosnia è accusato di genocidio durante la guerra e per il massacro di Srebrenica

A conclusione di un processo durato sei anni, verra' pronunciata oggi i la sentenza dei giudici del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) a carico di Radovan Karadzic, ex leader politico dei serbi di Bosnia, accusato di genocidio, crimini contro l'umanita' e violazione delle leggi e costumi di guerra, ai danni di musulmani e croati bosniaci durante la Guerra del 1992-95.
La procura: ergastolo
Nella requisitoria finale, nel settembre 2014, il procuratore Alan Tieger ha chiesto l'ergastolo per Karadzic che, ha sostenuto, "nel suo obiettivo criminale di sterminare i bosniaci non serbi era il comandante supremo e non aveva nessuno sopra di lui; seguiva le operazioni a Srebrenica ed ha approvato ogni passo importante".
L'accusa: genocidio e crimini contro l'umanità
Karadzic, 69 anni, è accusato di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità per il suo ruolo nella guerra di Bosnia, costata oltre 100 mila vite e 2,2 milioni di profughi. Per l'accusa Karadzic, il defunto presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e il generale serbo bosniaco Ratko Mladic collaborarono alla "pulizia etnica" di musulmani e croati dalle aree della Bosnia reclamate dai serbi dopo il crollo della Jugoslavia nel 1991. Karadzic in particolare è accusato di aver ideato il massacro di luglio 1995 nella piccola enclave musulmana dell'est della Bosnia di Srebrenica, dove le truppe serbo-bosniache massacrarono 8.000 uomini e ragazzi musulmani, seppellendoli in fosse comuni. I capi d'accusa contro Karadzic sono relativi anche all'assedio della capitale bosniaca Sarajevo, terminato dopo 44 mesi a novembre 1995 con circa 10.000 vittime.
24 marzo, data fatidica
La data del 24 marzo non è passata inosservata: il verdetto sarà infatti pronunciato nello stesso giorno in cui nel 1999 iniziò l'intervento militare della Nato in Kosovo
Reminder: Trial Judgement in Karadžić case, Thursday 24 March, 14:00 CET. Will be broadcast live on ICTY website. pic.twitter.com/QtApkL8XMJ
— ICTY (@ICTYnews) 14 marzo 2016
La procura: ergastolo
Nella requisitoria finale, nel settembre 2014, il procuratore Alan Tieger ha chiesto l'ergastolo per Karadzic che, ha sostenuto, "nel suo obiettivo criminale di sterminare i bosniaci non serbi era il comandante supremo e non aveva nessuno sopra di lui; seguiva le operazioni a Srebrenica ed ha approvato ogni passo importante".
L'accusa: genocidio e crimini contro l'umanità
Karadzic, 69 anni, è accusato di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità per il suo ruolo nella guerra di Bosnia, costata oltre 100 mila vite e 2,2 milioni di profughi. Per l'accusa Karadzic, il defunto presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e il generale serbo bosniaco Ratko Mladic collaborarono alla "pulizia etnica" di musulmani e croati dalle aree della Bosnia reclamate dai serbi dopo il crollo della Jugoslavia nel 1991. Karadzic in particolare è accusato di aver ideato il massacro di luglio 1995 nella piccola enclave musulmana dell'est della Bosnia di Srebrenica, dove le truppe serbo-bosniache massacrarono 8.000 uomini e ragazzi musulmani, seppellendoli in fosse comuni. I capi d'accusa contro Karadzic sono relativi anche all'assedio della capitale bosniaca Sarajevo, terminato dopo 44 mesi a novembre 1995 con circa 10.000 vittime.
24 marzo, data fatidica
La data del 24 marzo non è passata inosservata: il verdetto sarà infatti pronunciato nello stesso giorno in cui nel 1999 iniziò l'intervento militare della Nato in Kosovo