ITALIA
Da giovedì non si hanno più notizie
Ragazza di 27 anni scomparsa nel Pisano da tre giorni: ancora nessuna traccia
Si tratta di Silvia Spadoni. Dopo una lite con il convivente, come lui stesso ha raccontato ai carabinieri, la giovane sarebbe uscita infuriata di casa, a Bientina (in provincia di Pisa) e avrebbe preso la sua auto per poi svanire nel nulla
Da giovedì sera non si hanno più notizie di Silvia Spadoni, 27 anni, autista sulle ambulanze della Pubblica assistenza di Cascina (in provincia di Pisa). Dopo una lite con il convivente, come lui stesso ha raccontato ai carabinieri che indagano sulla vicenda, la giovane sarebbe uscita infuriata di casa, a Bientina (in provincia di Pisa) e avrebbe preso la sua auto per poi svanire nel nulla.
Ieri il compagno è stato interrogato fino a notte fonda e insieme a lui gli inquirenti hanno controllato l'officina dove il giovane lavora, e hanno 'sigillato' l'appartamento della coppia in attesa dei rilievi scientifici. Sentiti anche la madre e il padre che ha rivolto un appello alla figlia affinché dia sue notizie. Gli investigatori, coordinati dal pm Paola Rizzo, indagano per chiarire se si tratti di allontanamento volontario o di qualcosa di più grave.
Intanto il datore di lavoro della giovane racconta: "Avevo ricevuto segnalazioni da parte di altri volontari secondo i quali lei spesso litigava al telefono mentre guidava in servizio". "Per questo - ha aggiunto - la convocai in presidenza per un colloquio, dopo avere raccolto altre voci secondo le quali si era presentata al lavoro con evidenti segni di percosse sul volto. Glielo dissi, dando il fatto per scontato, e lei non lo negò, affrettandosi però a spiegare che il rapporto con il suo compagno funzionava molto bene". Voci di possibili litigi violenti sarebbero arrivate agli investigatori da più parti.
Le ricerche di Silvia e della sua Chevrolet Matiz azzurra sono proseguite anche oggi senza esito. I carabinieri hanno raccolto decine di testimonianze oltre alle dichiarazioni di genitori e convivente. Studiano le deposizioni, cercano riscontri, incrociano i dati dei ripetitori telefonici a caccia di indizi, anche se il telefonino di Silvia è spento da giovedì sera e l'ultima traccia lo colloca proprio nella zona dell'abitazione della coppia. Tutto questo in attesa delle analisi degli esperti scientifici che tra domani e martedì saranno compiute nell'appartamento di Bientina.
Ieri il compagno è stato interrogato fino a notte fonda e insieme a lui gli inquirenti hanno controllato l'officina dove il giovane lavora, e hanno 'sigillato' l'appartamento della coppia in attesa dei rilievi scientifici. Sentiti anche la madre e il padre che ha rivolto un appello alla figlia affinché dia sue notizie. Gli investigatori, coordinati dal pm Paola Rizzo, indagano per chiarire se si tratti di allontanamento volontario o di qualcosa di più grave.
Intanto il datore di lavoro della giovane racconta: "Avevo ricevuto segnalazioni da parte di altri volontari secondo i quali lei spesso litigava al telefono mentre guidava in servizio". "Per questo - ha aggiunto - la convocai in presidenza per un colloquio, dopo avere raccolto altre voci secondo le quali si era presentata al lavoro con evidenti segni di percosse sul volto. Glielo dissi, dando il fatto per scontato, e lei non lo negò, affrettandosi però a spiegare che il rapporto con il suo compagno funzionava molto bene". Voci di possibili litigi violenti sarebbero arrivate agli investigatori da più parti.
Le ricerche di Silvia e della sua Chevrolet Matiz azzurra sono proseguite anche oggi senza esito. I carabinieri hanno raccolto decine di testimonianze oltre alle dichiarazioni di genitori e convivente. Studiano le deposizioni, cercano riscontri, incrociano i dati dei ripetitori telefonici a caccia di indizi, anche se il telefonino di Silvia è spento da giovedì sera e l'ultima traccia lo colloca proprio nella zona dell'abitazione della coppia. Tutto questo in attesa delle analisi degli esperti scientifici che tra domani e martedì saranno compiute nell'appartamento di Bientina.