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ITALIA

La presunta molestia sarebbe avvenuta in un istituto di Finale Ligure

Ragazza molestata a scuola, il legale: "Mai parlato di stupro"

"La mia assistita non ha mai parlato di stupro e nemmeno di essere stata costretta ad un rapporto orale" ha detto l'avvocato della ragazza. Secondo quanto riferito dalla giovane al momento della querela, la presunta molestia sarebbe avvenuta in 30-40 secondi

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Savona
"La mia assistita non ha mai parlato di stupro e nemmeno di essere stata costretta ad un rapporto orale. Ha raccontato che mentre un suo compagno di classe le premeva la
faccia contro i genitali di un altro ragazzo, un terzo assisteva alla scena e un quarto faceva da palo. Per la giurisprudenza questa è violenza sessuale". Lo ha detto Maria Teresa Bergamaschi, avvocato della ragazzina che ha denunciato quattro suoi compagni per una presunta molestia sessuale avvenuta in un istituto superiore di Finale ligure, vicino Savona. Quanto all'amica che avrebbe preso le distanze dalla ragazza, inviandole, secondo quanto si è appreso, un sms nel quale l’avrebbe accusata di essersi 'inventata tutto', l'avvocato ritiene che si sia trattato di un giudizio "viziato da quanto pubblicato sui media". 
 
I compagni: “Non è successo nulla”
"Ci teniamo a dire ancora una volta che qui non è successo nulla. Nessuno ha stuprato nessuno e quella ragazza si è inventata tutto". Lo ha detto un gruppo di coetanei e compagni di scuola della studentessa.
 
Il pm: “Eccessiva enfatizzazione mediatica”
"Ci è spiaciuto leggere notizie inesatte e poco aderenti alla realtà rispetto ai fatti asseritamente accaduti a gennaio all'interno dell'istituto di Finale ligure, sui quali abbiamo un'indagine in corso". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Genova, Cristina Maggia, rilevando che "una eccessiva enfatizzazione mediatica" contribuisce a accrescere il disagio e "stimola nei compagni condotte impulsive e non mediate che potrebbero avere anch'esse rilevanza penale". Il pm ha inoltre precisato che "una eccessiva enfatizzazione mediatica quale quella in atto contribuisce ad accrescere il disagio dei giovani protagonisti e delle loro famiglie".
 
L’ordinanza del gip: “Tutto in 30-40 secondi”
Trenta-quaranta secondi, interrotti dall'arrivo di un insegnante. Così l'ordinanza del gip, Giuliana Tondina, ricostruisce l'episodio della presunta molestia sessuale a scuola, riportando le parole della vittima, come verbalizzate in fase di querela.
La ragazza avrebbe raccontato ai carabinieri di essere stata portata nello spogliatoio dove ci sarebbe stato uno studente con i pantaloni abbassati. Un altro ragazzo le avrebbe avvicinato il viso ai genitali dell'amico che indossava i boxer, sotto gli occhi di un terzo studente, mentre un quarto avrebbe fatto da palo fuori dallo spogliatoio.