Coronavirus
"Test a occupanti Stazione Tiburtina"
Raggi, la lettera a Zingaretti: tamponi ai senza fissa dimora, rischio focolai
La prima cittadina della Capitale scrive inoltre: "Roma aspetta ancora trasferimento fondi, iter Comune va semplificato"

"La Regione Lazio faccia subito i tamponi ai tanti senza fissa dimora che trovano rifugio nell'area della stazione Tiburtina per evitare il rischio di focolai di infezione da coronavirus. Bisogna tutelare i cittadini". È la richiesta della Sindaca Virginia Raggi al governatore Nicola Zingaretti contenuta in una lettera inviata anche al ministro Lamorgese, al prefetto Pantalone e al capo della Protezione Civile Borrelli.
Secondo quanto si apprende nella lettera la sindaca Raggi chiede di verificare con urgenza tramite tamponi "se queste persone sono positive al Covid-19 e organizzare eventualmente il successivo isolamento, così come prevede il protocollo della Regione Lazio che ha convenzionato alcune strutture per l'emergenza coronavirus". Questi controlli, inoltre, sottolinea la prima cittadina, "eviterebbero possibili deplorevoli fenomeni di razzismo". Gli operatori di Roma Capitale - viene sottolineato - "dotati dei dispositivi di sicurezza, già da settimane offrono assistenza a queste persone, dando loro pasti e beni di sostentamento". Proprio "per tutelare gli operatori e i cittadini di Roma" la Sindaca Raggi ha evidenziato la necessità "di un intervento della Regione Lazio per scongiurare eventuali contagi".
Raggi, "su buoni pasto Regione Lazio poco chiara e cavillosa"
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha poi scritto al vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, che nei giorni scorsi ha esortato Roma a entrare in modalità 'no burocrazia'.
"Roma Capitale sta operando nei termini di legge per velocizzare la distribuzione dei buoni pasto ai cittadini che ne hanno bisogno, la rete di consegna è stata attivata e abbiamo già sottoscritto i necessari rapporti contrattuali per le forniture di ticket cartacei e virtuali attraverso una app dedicata, mentre la Regione Lazio non ha ancora adottato il provvedimento che trasferisce i relativi fondi."
La prima cittadina della sindaca ha ribadito come l'avviso Pubblico di Roma Capitale per il progetto buoni spesa è stato immediato ed ha mobilitato risorse umane tecniche e amministrative a tutti i livelli, mettendo anche in campo risorse del Terzo settore. Inoltre - ha sottolineato Raggi - ai fini della semplificazione amministrativa appare poco produttivo da parte della Regione Lazio aver previsto un'erogazione di somme che per Roma Capitale diventa totalmente svincolata da quella statale, in quanto da attribuire ai singoli municipi, organismi di decentramento territoriale e non Comuni a tutti gli effetti. "Una maggiore lungimiranza da parte della Regione Lazio avrebbe consentito un'unica procedura di acquisizione di beni e modalità di distribuzione, evitando di prevedere due procedure pressoché contestuali e addirittura divergenti, una centrale e una periferica, che finiscono per generare criticità gestionali", si legge nella lettera.
L'accertamento dei requisiti previsto dalla Regione, secondo Raggi, è ancora più 'cavilloso' e infine le modalità di rendicontazione sono poche chiare, se non addirittura, contraddittorie. Nelle lettera la sindaca fa presente che nonostante Roma Capitale abbia quasi la metà della popolazione residente nel Lazio ottiene poco più di un terzo dei 19 milioni stanziati con la conseguenza che, ancora una volta, le risorse non sono state destinate sulla base dei bisogni effettivi della popolazione, finendo per penalizzare i quartieri periferici della città.
Raggi proroga ordinanze, chiuse spiagge e parchi
La sindaca di Roma Virginia Raggi, in attuazione dell'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la proroga delle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria, ha rinnovato fino al 13 aprile l'efficacia delle ordinanze per il contrasto alla diffusione del Coronavirus: restano aperte h24 le Zone a traffico limitato di Trastevere, Tridente e Centro Storico, sospeso il pagamento della sosta tariffata in tutto il territorio capitolino, chiusi i centri sociali per gli anziani e rimane in vigore il divieto di accesso alle spiagge del litorale di Roma Capitale, della Pineta di Castel Fusano e Acqua Rossa. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, le aziende Atac e Roma Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio. Fino al 13 aprile 2020, inoltre, restano chiusi al pubblico anche parchi, ville e aree gioco, a seguito delle decisioni adottate con Dpcm del 1 aprile 2020.
La sosta tariffata sarà gratuita su tutto il territorio capitolino. La sospensione del pagamento delle "strisce blu" - spiega il Campidoglio - è prevista per tutti i posti auto del territorio cittadino, sia dei parcheggi di scambio (che manterranno il relativo presidio), sia delle zone oggetto della tariffazione della sosta su strada.
Oltre alla chiusura dei centri anziani, viene anche disposta la sospensione delle attività di gruppo nei centri residenziali, semiresidenziali, socio-assistenziali e ludico-ricreativi gestiti da Roma Capitale, in convenzione e privati, tra cui Centri Alzheimer, centri diurni, laboratori destinati a persone anziane, persone disabili e minorenni, ludoteche e centri di aggregazione giovanile.
Al di fuori delle ordinanze, resta in vigore fino al 13 aprile la sospensione del servizio notturno della rete Tpl con ultima corsa di metro, bus e tram alle ore 21 e riduzione estiva dei trasporti (tutti i dettagli sono reperibili sul sito https://www.atac.roma.it), così come il provvedimento relativo alla possibilità per gli operatori sanitari, e in particolare per i dipendenti dei Covid Hospital, di usufruire gratuitamente di 100 auto del car sharing comunale.
Sempre per quanto riguarda il trasporto pubblico, le aziende Atac e Roma Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio.In ottemperanza all'Ordinanza della Regione Lazio, inoltre,saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l'integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo, tra piùsoluzioni atte a garantire sufficienti servizi di trasporto,quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e comunque almeno un metro di distanza tra i passeggeri.
Secondo quanto si apprende nella lettera la sindaca Raggi chiede di verificare con urgenza tramite tamponi "se queste persone sono positive al Covid-19 e organizzare eventualmente il successivo isolamento, così come prevede il protocollo della Regione Lazio che ha convenzionato alcune strutture per l'emergenza coronavirus". Questi controlli, inoltre, sottolinea la prima cittadina, "eviterebbero possibili deplorevoli fenomeni di razzismo". Gli operatori di Roma Capitale - viene sottolineato - "dotati dei dispositivi di sicurezza, già da settimane offrono assistenza a queste persone, dando loro pasti e beni di sostentamento". Proprio "per tutelare gli operatori e i cittadini di Roma" la Sindaca Raggi ha evidenziato la necessità "di un intervento della Regione Lazio per scongiurare eventuali contagi".
Raggi, "su buoni pasto Regione Lazio poco chiara e cavillosa"
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha poi scritto al vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, che nei giorni scorsi ha esortato Roma a entrare in modalità 'no burocrazia'.
"Roma Capitale sta operando nei termini di legge per velocizzare la distribuzione dei buoni pasto ai cittadini che ne hanno bisogno, la rete di consegna è stata attivata e abbiamo già sottoscritto i necessari rapporti contrattuali per le forniture di ticket cartacei e virtuali attraverso una app dedicata, mentre la Regione Lazio non ha ancora adottato il provvedimento che trasferisce i relativi fondi."
La prima cittadina della sindaca ha ribadito come l'avviso Pubblico di Roma Capitale per il progetto buoni spesa è stato immediato ed ha mobilitato risorse umane tecniche e amministrative a tutti i livelli, mettendo anche in campo risorse del Terzo settore. Inoltre - ha sottolineato Raggi - ai fini della semplificazione amministrativa appare poco produttivo da parte della Regione Lazio aver previsto un'erogazione di somme che per Roma Capitale diventa totalmente svincolata da quella statale, in quanto da attribuire ai singoli municipi, organismi di decentramento territoriale e non Comuni a tutti gli effetti. "Una maggiore lungimiranza da parte della Regione Lazio avrebbe consentito un'unica procedura di acquisizione di beni e modalità di distribuzione, evitando di prevedere due procedure pressoché contestuali e addirittura divergenti, una centrale e una periferica, che finiscono per generare criticità gestionali", si legge nella lettera.
L'accertamento dei requisiti previsto dalla Regione, secondo Raggi, è ancora più 'cavilloso' e infine le modalità di rendicontazione sono poche chiare, se non addirittura, contraddittorie. Nelle lettera la sindaca fa presente che nonostante Roma Capitale abbia quasi la metà della popolazione residente nel Lazio ottiene poco più di un terzo dei 19 milioni stanziati con la conseguenza che, ancora una volta, le risorse non sono state destinate sulla base dei bisogni effettivi della popolazione, finendo per penalizzare i quartieri periferici della città.
Raggi proroga ordinanze, chiuse spiagge e parchi
La sindaca di Roma Virginia Raggi, in attuazione dell'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la proroga delle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria, ha rinnovato fino al 13 aprile l'efficacia delle ordinanze per il contrasto alla diffusione del Coronavirus: restano aperte h24 le Zone a traffico limitato di Trastevere, Tridente e Centro Storico, sospeso il pagamento della sosta tariffata in tutto il territorio capitolino, chiusi i centri sociali per gli anziani e rimane in vigore il divieto di accesso alle spiagge del litorale di Roma Capitale, della Pineta di Castel Fusano e Acqua Rossa. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, le aziende Atac e Roma Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio. Fino al 13 aprile 2020, inoltre, restano chiusi al pubblico anche parchi, ville e aree gioco, a seguito delle decisioni adottate con Dpcm del 1 aprile 2020.
La sosta tariffata sarà gratuita su tutto il territorio capitolino. La sospensione del pagamento delle "strisce blu" - spiega il Campidoglio - è prevista per tutti i posti auto del territorio cittadino, sia dei parcheggi di scambio (che manterranno il relativo presidio), sia delle zone oggetto della tariffazione della sosta su strada.
Oltre alla chiusura dei centri anziani, viene anche disposta la sospensione delle attività di gruppo nei centri residenziali, semiresidenziali, socio-assistenziali e ludico-ricreativi gestiti da Roma Capitale, in convenzione e privati, tra cui Centri Alzheimer, centri diurni, laboratori destinati a persone anziane, persone disabili e minorenni, ludoteche e centri di aggregazione giovanile.
Al di fuori delle ordinanze, resta in vigore fino al 13 aprile la sospensione del servizio notturno della rete Tpl con ultima corsa di metro, bus e tram alle ore 21 e riduzione estiva dei trasporti (tutti i dettagli sono reperibili sul sito https://www.atac.roma.it), così come il provvedimento relativo alla possibilità per gli operatori sanitari, e in particolare per i dipendenti dei Covid Hospital, di usufruire gratuitamente di 100 auto del car sharing comunale.
Sempre per quanto riguarda il trasporto pubblico, le aziende Atac e Roma Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio.In ottemperanza all'Ordinanza della Regione Lazio, inoltre,saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l'integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo, tra piùsoluzioni atte a garantire sufficienti servizi di trasporto,quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e comunque almeno un metro di distanza tra i passeggeri.