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ITALIA

La sindaca ospite di 'Porta a Porta'

Raggi: non sappiamo che fine farà lo stadio della Roma

La prima cittadina: "Lanzalone ci ha aiutato a capire cosa dovevamo fare". Sul via libera a una strada intitolata ad Almirante: "Non lo sapevo, sono sorpresa, ma l'Aula è sovrana"

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C'è il caso del nuovo stadio della Roma - dopo i 9 arresti tra cui il consigliere del Campidoglio e presidente ormai dimissionario dell'Acea, Luca Lanzalone - al centro dell'intervento della sindaca della Capitale, Virginia Raggi, ospite stasera di Bruno Vespa a 'Porta a Porta'. Che fine farà lo stadio? Non lo sappiamo. Gli atti della procedura sembrano tutti validi. Noi ci riserviamo di fare tutti gli approfondimenti del caso. Se non ci sono irregolarità a mio avviso si potrà andare avanti", dice la prima cittadina.  

"Lanzalone ci ha aiutato a capire cosa dovevamo fare"
"Lanzalone sulla trattativa per lo stadio ci ha aiutato tantissimo a capire cosa dovevamo fare, Berdini più' che parlare non ha fatto nulla", ha aggiunto Virginia Raggi. "Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede all'epoca erano del gruppo enti locali, che supportavano i Comuni. Vennero a darci un supporto perché all'indomani dell'arresto di Marra ci fu uno scossone in Consiglio comunale, e ci presentarono Lanzalone quando chiesi di approfondire lo strumento del concordato preventivo in continuità". Per la scelta dello stesso come presidente di Acea "abbiamo tirato fuori una serie di cv e tra questi Lanzalone. E la governance di Acea ha suscitato fiducia nel mercato. Acea da allora ha fatto lavori che non erano mai stati fatti". 

"Con Parnasi posizioni contrapposte"
"Ho incontrato Luca Parnasi nella primavera 2017 negli incontri con l'As Roma e Euronova. Che impressione ho avuto? Noi partivamo da posizioni antitetiche: lui per mantenere le cubature, noi per ridurle", ha detto la sindaca di Roma. "I tecnici del comune e i tecnici di Eurnova hanno ripreso il progetto e si è iniziato a ridurre le cubature. Ho trovato un progetto da 1 milione di metri cubi di cemento e per noi tutta questa speculazione immobiliare non era ammissibile". 

"Assessori? Posso anche cambiarne cento"
"I tanti cambi di assessori nella mia Giunta? Noi ci siamo fatti eleggere sulla base di un programma che va portato avanti. Finché gli assessori condividono e attuano il programma sono felice che rimangano, se questo non avviene posso cambiarne anche altri 100 e vado avanti. Nelle altre amministrazioni c'è una spartizione di poltrone in quota dei partiti, qui non e così. Ho avuto delle defezioni, abbiamo sostituito e andiamo avanti". 

"Non ho badanti, non ne ho bisogno" 
"Io non ho badanti, ogni giorno mi attribuiscono badanti o tutor, le sembra che io abbia bisogno di un badante? Se sono riuscita a resistere due anni alle ondate di fango... cosa che con nessun altro sindaco di Roma", ha poi detto Raggi, che ha criticato anche il fatto che le vengano attribuiti "amanti".

"Via intitolata ad Almirante? Non lo sapevo. Ma l'Aula è sovrana"
Poi irrompe nell'intervista il caso del via libera alla strada intitolata a Giorgio Almirante, dato dal Consiglio comunale mentre il Pd era uscito dall'aula per protestare contro l'assenza della sindaca. A Bruno Vespa che le ha chiesto se non ne era a conoscenza, Raggi ha risposto: "No, sono qui da lei. Mi sono allontanata qualche ora fa, comunque suppongo sia un provvedimento di oggi pomeriggio. Se condivido il provvedimento? Se l'aula ha votato favorevolmente credo assolutamente di sì. Se è passato vuol dire che i consiglieri si sono determinati e vogliono comunque intitolare la strada a questo personaggio. Il sindaco prende atto della volontà dell'Aula, che è sovrana come il Parlamento".