ITALIA
Due donne sono finite ai domiciliari
Ragusa, violenze e minacce in una casa di riposo fermate tre donne
Deridevano gli anziani, li spintonavano, insultandoli ed umiliandoli quotidianamente, nonostante le vittime, in più occasioni, chiedevano aiuto per tutta la notte senza ricevere assistenza

Insultavano e maltrattavano gli anziani ricoverati nella casa di riposo dove lavoravano come assistenti sanitarie. Per questo la Procura della Repubblica di Ragusa, analizzate le "gratuite e inaudite violenze verbali e fisiche ai danni degli anziani", ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare nei confronti di tre donne. L'indagine, spiega una nota della Polizia di Stato di Ragusa, ha preso il via dalla segnalazione di alcuni comportamenti. La Squadra Mobile ha installato più telecamere e microspie per registrare le violenze fisiche e psicologiche ai danni degli anziani. Gli ospiti chiedevano aiuto per ore prima di ricevere assistenza.
L'attività investigativa, costituita da appostamenti, controlli, attività di osservazione, ha permesso ai poliziotti di raccogliere inequivocabili fonti di prova a carico delle assistenti. Le donne, senza alcun motivo, deridevano gli anziani, li spintonavano, insultandoli ed umiliandoli quotidianamente.
Gli anziani erano malati, alcuni anche di Alzheimer, pertanto non capivano cosa facevano, erano come dei bambini", dice il dirigente della Squadra mobile Antonino Ciavola che ha condotto l'inchiesta coordinata dalla Procura ragusana. I comportamenti inumani sono stati tutti videoregistrati pertanto la Procura della Repubblica di Ragusa diretta da Fabio D'Anna, ha richiesto l'applicazione della misura cautelare a carico delle indagate.
Dopo le notifiche dei provvedimenti, due delle indagate sono state sottoposte agli arresti domiciliari e la terza, (a suo carico sono stati documentati meno episodi), è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in Questura.
L'attività investigativa, costituita da appostamenti, controlli, attività di osservazione, ha permesso ai poliziotti di raccogliere inequivocabili fonti di prova a carico delle assistenti. Le donne, senza alcun motivo, deridevano gli anziani, li spintonavano, insultandoli ed umiliandoli quotidianamente.
Deridevano gli anziani, li spintonavano, insultandoli ed umiliandoli quotidianamente. Le vittime spesso chiedevano aiuto per tutta la notte senza ricevere assistenza.#SquadraMobile Ragusa esegue 3 misure cautelari in una casa di riposo per maltrattamenti ai danni di anziani pic.twitter.com/D1sMHKIV5K
— Polizia di Stato (@poliziadistato) July 27, 2019
Gli anziani erano malati, alcuni anche di Alzheimer, pertanto non capivano cosa facevano, erano come dei bambini", dice il dirigente della Squadra mobile Antonino Ciavola che ha condotto l'inchiesta coordinata dalla Procura ragusana. I comportamenti inumani sono stati tutti videoregistrati pertanto la Procura della Repubblica di Ragusa diretta da Fabio D'Anna, ha richiesto l'applicazione della misura cautelare a carico delle indagate.
Dopo le notifiche dei provvedimenti, due delle indagate sono state sottoposte agli arresti domiciliari e la terza, (a suo carico sono stati documentati meno episodi), è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in Questura.