ITALIA
Cda Rai, Foa: "Attendo indicazioni da azionista e continuo a coordinare come consigliere anziano"
Salvini ieri, dopo il no in Vigilanza aveva rinnovato la fiducia a Foa a presidente indicato. Di Maio: "Auspicabile intesa su Foa o alternativa in commissione". Pd: impossibile nuovo voto su Foa, pronti ad iniziative legali. Berlusconi: FI non rivoterà mai Foa

Nuova riunione del CDA della Rai, oggi. Marcello Foa ribadisce di voler restare a coordinare quale consigliere anziano. Il Pd chiede che si dimetta e minaccia di ricorrere al capo dello stato. Nel centrodestra si cerca un nome condiviso.
"Sebbene molti continuano a provocarmi in ogni modo, io non cederò mai a queste provocazioni e attenderò con molta serenità e molta fiducia che l'Azionista mi dica che cosa sia opportuno fare, non nel mio interesse ma nell'interesse della Rai. Dopodiché io mi adeguerò molto serenamente", ha detto Marcello Foa in un video postato sul proprio profilo Facebook, riferendosi alla questione della sua posizione di consigliere anziano dopo la nomina a presidente Rai da parte del Cda ma poi non ratificata dalla commissione di Vigilanza.
Foa parte dal fatto che in tanti, tra i giornalisti, lo chiamano per un'intervista o un commento e lui dice sempre di no. "Ho deciso di servire la Rai con estremo rispetto delle regole, di un'etica professionale e delle consuetudini che impongono il mandato di consigliere che mi è stato conferito. Io intendo rispettare questo patto tra gentiluomini fino in fondo" e quindi "ai miei colleghi giornalisti dico 'non tempestatemi di chiamate', vi ripeterò sempre la stessa cosa: primo, non vi rispondo, e a quei pochi a cui rispondo ripeterò quello che c'è scritto nei comunicati (sono quelli con le sue dichiarazioni, peraltro molto stringate, diffusi dall'azienda in questi ultimi due giorni, ndr). Per il resto vado avanti serenamente e con molta fiducia".
Foa ringrazia quindi "di cuore" tutte le persone, i colleghi, "che hanno scritto cose meravigliose sul mio conto e che su Twitter, su Facebook continuano a difendermi. Io non ho risposto perché ho deciso questa linea di silenzio istituzionale però sappiate che il mio cuore è con voi e vi sono veramente molto, molto grato".
In precedenza, in una nota aveva fatto sapere: "Oggi ho informato i miei colleghi del Consiglio di Amministrazione che sono ancora in attesa di indicazioni dell'Azionista e che nel frattempo continuerò, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, a coordinare i lavori del Cda come consigliere anziano, nell'esclusivo interesse del buon funzionamento della Rai". "Voglio sottolineare che in queste prime riunioni il clima all'interno del Consiglio è stato ottimo, di confronto franco e leale con colleghi di grandissimo valore, e che lo spirito che ci unisce è quello di servizio per la più grande azienda culturale del paese".
Foa ad Affari Italiani: "Aspetto azionista, CdA in regola"
"Rispetto gli obblighi istituzionali e aspetto le decisioni dell'azionista, che altro posso fare?". Così, ad Affaritaliani.it, il consigliere di amministrazione della Rai Marcello Foa. Sulla funzionalità del Cda, aggiunge: "Noi abbiamo fatto tutte le verifiche legali e procedurali perché nessuno di noi vuole operare in stato di non legalità e, ovviamente, siamo per tutto e perfettamente legittimi e in linea con i regolamenti. Un convincimento che hanno maturato i legali della Rai, come è normale che sia. Dal punto di vista dell'operatività del consiglio della Rai - prosegue Foa - è tutto assolutamente in regola. L'unico vero nodo è la questione della maggioranza dei 2/3 in Commissione di Vigilanza per la quale né io né il consiglio possiamo fare nulla e, quindi, noi tutti aspettiamo che l'azionista faccia le opportune valutazioni e mi comunichi qual è il suo desiderio". Su possibili dimissioni, Foa chiosa: "Ribadisco quanto già detto. Attendo le istruzioni dell'azionista che mi ha dato l'incarico e a lui soltanto rispondo".
Borioni: Cda voti subito nuovo Presidente
"Dobbiamo procedere al più presto a una nuova votazione sul presidente. Ho chiesto oggi alla maggioranza del consiglio di esprimere un nuovo nome, da sottoporre al voto del cda e poi alla ratifica della vigilanza", dice la consigliera Rai Rita Borioni (in quota Pd), sottolineando la sua preoccupazione "per la possibile nullità degli atti del Cda". Un tema che ha posto anche a livello formale: "All'inizio della prossima riunione, prima di qualsiasi decisione, chiederò una dichiarazione formale sui poteri del consigliere anziano e sulle funzioni del consiglio in questa situazione".
Marcucci (Pd): "Pronti a rivolgerci al capo dello stato"
"Se l'occupazione abusiva di Marcello Foa in Rai continuerà, siamo pronti a chiedere al Capo dello Stato di riceverci. Le prerogative del Parlamento nella effettività della carica di presidente sono chiare, e il governo M5S e Lega le sta stravolgendo. Si deve procedere subito ad una nuova candidatura che passi dal Cda e venga votata dalla Vigilanza". Lo ha affermato in una dichiarazione il capogruppo del Pd a palazzo Madama Andrea Marcucci
Salvini riconferma la fiducia a Foa
"La Lega prende atto che Forza Italia ha scelto il Pd per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora. Dispiaciuti, continuiamo sulla via del cambiamento, sicuri che gli italiani e gli elettori del centrodestra (come dimostrano tutti i sondaggi) abbiano le idee chiare". Queste le dichiarazioni, ieri, del vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini, che aveva rinnovato, dopo il no in Vigilanza, la fiducia a Foa.
Di Maio: "Auspicabile intesa su Foa o alternativa in commissione"
"Il governo non può ignorare la Commissione di Vigilanza Rai, perché quello è il voto. Se, nell'ambito delle forze politiche, ci sarà un'intesa intorno al nome di Marcello Foa, per me è auspicabile che il nome di Foa torni in Commissione di Vigilanza, se non c'è questa intesa è chiaro che non può tornare in Commissione. Va eletto un presidente della Rai, se ci sarà una intesa tra forze politiche su Foa, per quanto mi riguarda ì auspicabile, altrimenti sono le forze politiche che nella loro interlocuzione possono trovare un'alternativa". Questa l'indicazione del ministro Luigi Di Maio, ieri, in audizione alla commissione Lavori pubblici al Senato.
Berlusconi: FI non rivoterà mai Foa
"È stato appurato che l'eventuale riproposizione dello stesso nome nella commissione di Vigilanza presenta, secondo il parere di autorevoli professionisti, problemi giuridici non superabili. non potrà quindi essere votata dai componenti di FI", ha affermato ieri Silvio Berlusconi in riferimento alla possibile di una riproposizione del nome di Marcello Foa come presidente della Rai.
"La scelta dei componenti di Forza Italia nella commissione di Vigilanza di non votare l'indicazione di Marcello Foa alla presidenza della Rai - ha spiegato Berlusconi - è stata assunta dai nostri gruppi parlamentari. Io ne ho preso atto e l'ho naturalmente condivisa".
"Il servizio pubblico per essere tale non può essere espressione unilaterale di una maggioranza, qualunque essa sia. A questo criterio ci siamo attenuti quando eravamo al governo. Ci aspettiamo che vi sia attenga anche l'attuale maggioranza", ha affermato Silvio Berlusconi in merito alla questione della presidenza Rai.
Pd: impossibile nuovo voto su Foa, pronti ad iniziative legali
"Matteo Salvini sappia che non si può violentare il Parlamento. La Vigilanza non potrà votare un'altra volta su Marcello Foa. Se il leader della Lega insiste, il Pd è pronto ad assumere qualsiasi iniziativa politica e legale, a tutela della legge", ha avvertito ieri il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, in una nota. "Sono sorpreso dal silenzio del presidente Fico - ha aggiunto l'esponente dem - avevo letto che sperava nella Bbc".
Fnsi-Usigrai: impugneremo gli atti
"Marcello Foa come consigliere anziano può esclusivamente convocare, e con urgenza, il Consiglio di Amministrazione per dare finalmente alla Rai un Presidente di garanzia. Un qualunque altro atto che andasse oltre sarebbe una frode della legge e una usurpazione delle attribuzioni della Commissione di Vigilanza. L'autoproclamazione come "coordinatore" del Cda, figura non prevista da alcuna norma, più che una furbata lessicale è uno sfregio al Parlamento". Lo denunciano in una nota congiunta Fnsi-Usigrai, annunciando di aver "costituito un osservatorio legale per monitorare le attività del CdA, pronti a impugnare atti illegittimi".
"Quanto sta accadendo in questi giorni - denunciano- conferma la volontà del governo di occupare, come e più del passato, la Rai, e quindi l'urgenza di una norma che liberi in maniera definitiva il Servizio Pubblico". E "questo è ancor più vero dopo la bocciatura di Foa da parte della Vigilanza Rai, unico organismo politico titolato a rendere efficace la nomina del Presidente, legittimandone il pieno esercizio delle funzioni, in attuazione dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo dal Governo".
"Sebbene molti continuano a provocarmi in ogni modo, io non cederò mai a queste provocazioni e attenderò con molta serenità e molta fiducia che l'Azionista mi dica che cosa sia opportuno fare, non nel mio interesse ma nell'interesse della Rai. Dopodiché io mi adeguerò molto serenamente", ha detto Marcello Foa in un video postato sul proprio profilo Facebook, riferendosi alla questione della sua posizione di consigliere anziano dopo la nomina a presidente Rai da parte del Cda ma poi non ratificata dalla commissione di Vigilanza.
Foa parte dal fatto che in tanti, tra i giornalisti, lo chiamano per un'intervista o un commento e lui dice sempre di no. "Ho deciso di servire la Rai con estremo rispetto delle regole, di un'etica professionale e delle consuetudini che impongono il mandato di consigliere che mi è stato conferito. Io intendo rispettare questo patto tra gentiluomini fino in fondo" e quindi "ai miei colleghi giornalisti dico 'non tempestatemi di chiamate', vi ripeterò sempre la stessa cosa: primo, non vi rispondo, e a quei pochi a cui rispondo ripeterò quello che c'è scritto nei comunicati (sono quelli con le sue dichiarazioni, peraltro molto stringate, diffusi dall'azienda in questi ultimi due giorni, ndr). Per il resto vado avanti serenamente e con molta fiducia".
Foa ringrazia quindi "di cuore" tutte le persone, i colleghi, "che hanno scritto cose meravigliose sul mio conto e che su Twitter, su Facebook continuano a difendermi. Io non ho risposto perché ho deciso questa linea di silenzio istituzionale però sappiate che il mio cuore è con voi e vi sono veramente molto, molto grato".
In precedenza, in una nota aveva fatto sapere: "Oggi ho informato i miei colleghi del Consiglio di Amministrazione che sono ancora in attesa di indicazioni dell'Azionista e che nel frattempo continuerò, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, a coordinare i lavori del Cda come consigliere anziano, nell'esclusivo interesse del buon funzionamento della Rai". "Voglio sottolineare che in queste prime riunioni il clima all'interno del Consiglio è stato ottimo, di confronto franco e leale con colleghi di grandissimo valore, e che lo spirito che ci unisce è quello di servizio per la più grande azienda culturale del paese".
Foa ad Affari Italiani: "Aspetto azionista, CdA in regola"
"Rispetto gli obblighi istituzionali e aspetto le decisioni dell'azionista, che altro posso fare?". Così, ad Affaritaliani.it, il consigliere di amministrazione della Rai Marcello Foa. Sulla funzionalità del Cda, aggiunge: "Noi abbiamo fatto tutte le verifiche legali e procedurali perché nessuno di noi vuole operare in stato di non legalità e, ovviamente, siamo per tutto e perfettamente legittimi e in linea con i regolamenti. Un convincimento che hanno maturato i legali della Rai, come è normale che sia. Dal punto di vista dell'operatività del consiglio della Rai - prosegue Foa - è tutto assolutamente in regola. L'unico vero nodo è la questione della maggioranza dei 2/3 in Commissione di Vigilanza per la quale né io né il consiglio possiamo fare nulla e, quindi, noi tutti aspettiamo che l'azionista faccia le opportune valutazioni e mi comunichi qual è il suo desiderio". Su possibili dimissioni, Foa chiosa: "Ribadisco quanto già detto. Attendo le istruzioni dell'azionista che mi ha dato l'incarico e a lui soltanto rispondo".
Borioni: Cda voti subito nuovo Presidente
"Dobbiamo procedere al più presto a una nuova votazione sul presidente. Ho chiesto oggi alla maggioranza del consiglio di esprimere un nuovo nome, da sottoporre al voto del cda e poi alla ratifica della vigilanza", dice la consigliera Rai Rita Borioni (in quota Pd), sottolineando la sua preoccupazione "per la possibile nullità degli atti del Cda". Un tema che ha posto anche a livello formale: "All'inizio della prossima riunione, prima di qualsiasi decisione, chiederò una dichiarazione formale sui poteri del consigliere anziano e sulle funzioni del consiglio in questa situazione".
Marcucci (Pd): "Pronti a rivolgerci al capo dello stato"
"Se l'occupazione abusiva di Marcello Foa in Rai continuerà, siamo pronti a chiedere al Capo dello Stato di riceverci. Le prerogative del Parlamento nella effettività della carica di presidente sono chiare, e il governo M5S e Lega le sta stravolgendo. Si deve procedere subito ad una nuova candidatura che passi dal Cda e venga votata dalla Vigilanza". Lo ha affermato in una dichiarazione il capogruppo del Pd a palazzo Madama Andrea Marcucci
Salvini riconferma la fiducia a Foa
"La Lega prende atto che Forza Italia ha scelto il Pd per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora. Dispiaciuti, continuiamo sulla via del cambiamento, sicuri che gli italiani e gli elettori del centrodestra (come dimostrano tutti i sondaggi) abbiano le idee chiare". Queste le dichiarazioni, ieri, del vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini, che aveva rinnovato, dopo il no in Vigilanza, la fiducia a Foa.
Di Maio: "Auspicabile intesa su Foa o alternativa in commissione"
"Il governo non può ignorare la Commissione di Vigilanza Rai, perché quello è il voto. Se, nell'ambito delle forze politiche, ci sarà un'intesa intorno al nome di Marcello Foa, per me è auspicabile che il nome di Foa torni in Commissione di Vigilanza, se non c'è questa intesa è chiaro che non può tornare in Commissione. Va eletto un presidente della Rai, se ci sarà una intesa tra forze politiche su Foa, per quanto mi riguarda ì auspicabile, altrimenti sono le forze politiche che nella loro interlocuzione possono trovare un'alternativa". Questa l'indicazione del ministro Luigi Di Maio, ieri, in audizione alla commissione Lavori pubblici al Senato.
Berlusconi: FI non rivoterà mai Foa
"È stato appurato che l'eventuale riproposizione dello stesso nome nella commissione di Vigilanza presenta, secondo il parere di autorevoli professionisti, problemi giuridici non superabili. non potrà quindi essere votata dai componenti di FI", ha affermato ieri Silvio Berlusconi in riferimento alla possibile di una riproposizione del nome di Marcello Foa come presidente della Rai.
"La scelta dei componenti di Forza Italia nella commissione di Vigilanza di non votare l'indicazione di Marcello Foa alla presidenza della Rai - ha spiegato Berlusconi - è stata assunta dai nostri gruppi parlamentari. Io ne ho preso atto e l'ho naturalmente condivisa".
"Il servizio pubblico per essere tale non può essere espressione unilaterale di una maggioranza, qualunque essa sia. A questo criterio ci siamo attenuti quando eravamo al governo. Ci aspettiamo che vi sia attenga anche l'attuale maggioranza", ha affermato Silvio Berlusconi in merito alla questione della presidenza Rai.
Pd: impossibile nuovo voto su Foa, pronti ad iniziative legali
"Matteo Salvini sappia che non si può violentare il Parlamento. La Vigilanza non potrà votare un'altra volta su Marcello Foa. Se il leader della Lega insiste, il Pd è pronto ad assumere qualsiasi iniziativa politica e legale, a tutela della legge", ha avvertito ieri il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, in una nota. "Sono sorpreso dal silenzio del presidente Fico - ha aggiunto l'esponente dem - avevo letto che sperava nella Bbc".
Fnsi-Usigrai: impugneremo gli atti
"Marcello Foa come consigliere anziano può esclusivamente convocare, e con urgenza, il Consiglio di Amministrazione per dare finalmente alla Rai un Presidente di garanzia. Un qualunque altro atto che andasse oltre sarebbe una frode della legge e una usurpazione delle attribuzioni della Commissione di Vigilanza. L'autoproclamazione come "coordinatore" del Cda, figura non prevista da alcuna norma, più che una furbata lessicale è uno sfregio al Parlamento". Lo denunciano in una nota congiunta Fnsi-Usigrai, annunciando di aver "costituito un osservatorio legale per monitorare le attività del CdA, pronti a impugnare atti illegittimi".
"Quanto sta accadendo in questi giorni - denunciano- conferma la volontà del governo di occupare, come e più del passato, la Rai, e quindi l'urgenza di una norma che liberi in maniera definitiva il Servizio Pubblico". E "questo è ancor più vero dopo la bocciatura di Foa da parte della Vigilanza Rai, unico organismo politico titolato a rendere efficace la nomina del Presidente, legittimandone il pieno esercizio delle funzioni, in attuazione dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo dal Governo".