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ITALIA

Audizione in commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato

Rai, Gubitosi: coi poteri previsti dalla riforma avremmo fatto di più

Il direttore generale della tv di Stato parla della riforma del servizio pubblico, che renderà la Rai più simile "ad altre società per azioni e partecipate dello Stato". E sottolinea: la mia gestione, la più indipendente dal dopoguerra. "Nessuno dei tre governi con cui abbiamo interagito ha provato a influenzarci"

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L'amministratore delegato con poteri rafforzati come prevede il Ddl di riforma della Rai avrebbe consentito all'attuale management "di fare di piu' e piu' in fretta", fermi restando i risultati positivi raggiunti. Così il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, in audizione davanti alla commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato. "La governance attuale - ha sottolineato Gubitosi - e' subottimale, i tempi di decisione sono scanditi da "un meccanismo piu' adatto per mediare che per decidere". La riforma rendera' la Rai piu' simile "ad altre societa' per azioni e partecipate dello Stato".

Mia gestione più indipendente da dopoguerra
"Mi piace pensare che questa sia stata la direzione generale più indipendente dal dopoguerra ad oggi. Ho fatto un minimo di storia e penso che possiamo competere per questo primato, che per inciso possono vantare anche i governi che ci hanno lasciato in questo incarico. Nessuno dei tre governi con cui abbiamo interagito ha provato a influenzarci" ha detto Gubitosi.

Dopo ok bilancio avanti con nostro lavoro
"Il 25 maggio l'assemblea approverà il bilancio e rimarrà aperta per le nomine- ha spiegato il dg della Rai- Noi continuiamo il nostro lavoro con l'assemblea aperta, forse finché la riforma non diventerà legge. Per quanto ci riguarda, come si dice nel settore, 'the show must go on'. Continueremo come se nulla fosse".
"Una governance della Rai assimilabile alle società quotate non sarebbe un male", ha detto ancora Gubitosi, aggiungendo che non sarebbe un problema avere in Rai i comitati. "La governance di una società quotata per definizione non potrebbe che far bene all’azienda . Nelle società quotate i comitati sono una cosa caratterizzante come il comitato nomine e il comitato compensi".

Gubitosi ha anche parlato dell'elezione del rappresentante dei dipendenti in cda: "Mi immaginerei - ha detto - che ci sia un regolamento, che la legge rimandi a un regolamento e che poi l'azienda organizzi un'elezione tra gli 11mila e 700 dipendenti che siano dipendenti da almeno un anno".
"Eviteri le primarie - ha scherzato- perchè abbiamo otto sigle sindacali e dovremmo fare tribune elettorali interne a bassa frequenza". Secondo Gubitosi vanno fissati dei criteri. "Non è una difficoltà insormontabile se deciderete di andare avanti con la Camera su questo. È un esperimento interessante anche per avere una visione diversa".

Bene canone in bolletta, partire per tempo
"Sicuramente la legge attuale che parla di televisore è superata dall'esistenza di molti device. Supererei il concetto di possesso del televisore. Decidere se collegare il pagamento alla bolletta elettrica non spetta a me. Mi sembra ragionevole ma bisogna partire per tempo, direi già da dopo l'estate".