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ITALIA

Dall'Orto: nomine basate su pluralismo culturale

Rai, domani in CdA i direttori di rete

Il Dg Rai Antonio Campo Dall'Orto porterà in consiglio questi nomi: per Rai1 Andrea Fabiano (attuale vice direttore della rete), per Rai2 Ilaria Dallatana (cda Magnolia), per Rai3 Daria Bignardi (giornalista e scrittrice, volto di punta di 'La7'), a RaiSport Gabriele Romagnoli (giornalista e scrittore, collabora a 'la Repubblica'), per Rai4 Angelo Teodoli (attuale direttore Rai2)
 

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Fabiano, Dallatana e Bignardi
"Domani porteremo in Cda la nomina di due direttori donna nelle reti in un'azienda che non ne ha mai avuta una. A Rai Uno ho proposto la nomina di un dirigente che sarà il più giovane direttore della Rai. Questi nomi sono la chiara espressione delle nostre ambizioni".

Lo ha detto il dg Rai, Antonio Campo Dall'Orto, in audizione in Commissione di Vigilanza. La nuova legge "ha dato più potere ma anche più responsabilità all'amministratore. Per questo mi sono assunto la responsabilità di proporre ai consiglieri queste nomine basate sul principio del pluralismo culturale. E questa la vera cesura rispetto alla politica. Abbiamo agito in modo tale che il rinnovamento sia basato sulle competenze".

A quanto si apprende, il Dg Rai porterà in consiglio questi nomi: per Rai1 Andrea Fabiano (attuale vice direttore della rete), per Rai2 Ilaria Dallatana (cda Magnolia), per Rai3 Daria Bignardi (giornalista e scrittrice, volto di punta di 'La7'), a RaiSport Gabriele Romagnoli (giornalista e scrittore, collabora a ' la Repubblica'), per Rai4 Angelo Teodoli (attuale direttore Rai2). 

Campo Dall'Orto ha aggiunto che "questi nomi sono la chiara espressione delle nostre ambizioni" e spiegato che la logica delle nomine sta nel fatto che "la somma di ogni singolo pezzo del servizio pubblico deve far sì che ogni cittadino si senta rappresentato". Rispetto alle polemiche tra la scelta degli interni e degli esterni, il dg ha sottolineato che "il ragionamento è partito dal posizionamento della Rai. Alcune persone sono state spostate perché fanno bene il loro mestiere e possono interpretare al meglio la missione dei vari pezzi del servizio pubblico".

Le critiche dell'Usigrai
"Nei fatti una sonora sfiducia e delegittimazione di tutti i dipendenti della Rai. Se fossero veri i nomi anticipati dalle agenzie che domani saranno proposti dal Dg al CdA, saremmo di fronte a un fatto grave". Così in una nota l'esecutivo Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. "Salvo l'eccezione di Rai1, l'ennesima infornata di esterni. Evidentemente il Dg ritiene che tra gli 11mila dipendenti non ci siano professionisti in grado di assumere ruoli di rilievo".