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ITALIA

Dopo l'indagine interna

Rai, countdown anticipato a Capodanno: licenziato il capostruttura di Rai1 Antonio Azzalini

"Piena responsabilità" nella decisione di anticipare lo scoccare della mezzanotte a Capodanno, una prassi "mai attuata" prima dalla Rai. E' quanto emerso dall'indagine avviata a viale Mazzini che ha portato al licenziamento del dirigente, annunciato stamattina anche dal presidente Monica Maggioni in audizione davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza. "Impugnerò il licenziamento", ha detto in un comunicato il dirigente

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La Rai ha deciso il licenziamento per Antonio Azzalini, il dirigente di Rai1 responsabile del programma "L'anno che verra'" in onda da Matera a Capodanno. "Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell'istruttoria hanno confermato per l'accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell'immagine dell'azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell'orario di Capodanno", spiega l'azienda.

La nota di Viale Mazzini
"In seguito all'episodio del countdown anticipato di mezzanotte avvenuto la notte del 31 dicembre nel corso del programma in diretta da Matera L'anno che verrà - si legge nella nota di Viale Mazzini - Rai ha immediatamente avviato un'indagine interna per valutare eventuali responsabilità per quanto avvenuto e per il conseguente danno di immagine causato al servizio pubblico radio-televisivo".

"Dai risultati dell'indagine interna condotta dal direttore del Personale Valerio Fiorespino - aggiunge l'azienda - è emerso che l'anticipo è stato autonomamente deciso dal capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini, responsabile editoriale del programma, presente in loco a Matera, a carico del quale è stato aperto un procedimento disciplinare. Azzalini ha quindi richiesto di essere ascoltato dall'azienda, audizione avvenuta la scorsa settimana. Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell'istruttoria hanno confermato per l'accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell'immagine dell'azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell'orario di Capodanno. Al termine di un'attenta riflessione - conclude la nota di Viale Mazzini - Rai ha deciso dunque di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro con il dottor Azzalini".

Il presidente Maggioni: licenziamento Azzalini non è azione dimostrativa
"E' un tema di serietà aziendale". Così il presidente della Rai, Monica Maggioni, durante l'audizione in Vigilanza Rai. "Dopo un'attenta riflessione- ha spiegato- la Rai ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con il dirigente che ha deciso di anticipare il countdown di Capodanno". Maggioni ha aggiunto che si è trattato di una "scelta deliberata autonoma non condivisa da nessuno", che rischiava di "mettere in discussione la credibilità del servizio pubblico". "Decidere scientemente di minare questa credibilità è stato ritenuto un atto inaccettabile - ha detto ancora -. Abbiamo un'altra idea di servizio pubblico".

Azzalini ha annunciato che impugnerà il provvedimento.

Campo Dall'Orto: missione servizio pubblico è credibilità
"Il Servizio Pubblico non può dimenticare il senso e lo scopo della sua esistenza. E' 'pubblico' perché fa parte della 'cosa pubblica' e perché si rivolge al 'pubblico', ovvero i cittadini telespettatori che non devono mai trovarsi nella condizione di dubitare dell'onestà intellettuale di chi gli offre un programma. Se ciò accade il servizio pubblico cessa di essere tale": lo dichiara il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto. "La nostra missione - aggiunge - è innanzitutto quella di essere credibili, di ripagare senza la minima eccezione il patto di fiducia che il nostro ruolo e la nostra missione prevedono sia intrattenuto con il cittadino. I cittadini, il pubblico, sono il fine e il motivo stesso della nostra esistenza. Mai, in nessun caso, possono essere strumento, peggio ancora se di tornaconto personale. Questo non va mai dimenticato". "Ottenere qualche punto di share in più a scapito del rapporto fiduciario con i cittadini, anche solo con uno di essi, non è ammissibile. La Rai è la casa di tutti ed è costruita proprio su questo legame fondamentale, difeso e custodito quotidianamente dall'impegno appassionato e competente di migliaia di professionisti che lavorano per il servizio pubblico. E' su tutti questi valori che insieme continueremo a costruire il futuro della Rai".