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CULTURA

Giornate Fai di Primavera

Giornate Fai, la Rai prima con gli studi di Milano: 11mila in fila

Quasi 11 mila persone in fila per vedere gli studi di corso Sempione a Milano solo nel primo giorno di apertura. Tarantola: "E’ l’occasione di vedere la storia dal vivo".
 

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Sede Rai di MIlano (Foto Twitter di Alessandra Farina)
Milano
Immagini e suoni, costumi e gioielli architettonici s’intrecciano nella “fabbrica della tv”: la storica sede Rai di Milano per la prima volta aperta al pubblico in occasione delle “Giornate FAI di Primavera”. Quasi 11mila persone hanno visitato il centro di produzione disegnato da Gio Ponti per visitare cinque studi e altrettanti radiofonici e vedere dal vivo come si realizza un telegiornale, in un percorso arricchito da fotografie, filmati e voci che hanno fatto la storia della radio e della televisione.

Tarantola: "L'occasione di vedere la storia dal vivo"
"E’ l’occasione di vedere la storia dal vivo ha detto il presidente della Rai Anna Maria Tarantola - c’è tanto entusiasmo oggi nel personale Rai contento di aver collaborato a realizzare questo momento e anche nei cittadini: una grande manifestazione d’affetto per la nostra azienda". 

Il viaggio nella sede Rai
Il percorso cominciava da uno dei simboli milanesi, la Torre Rai in via Riva di Villasanta, per proseguire nei corridoi interni, dallo studio Tv3 al Tv2, dove i visitatori si sono immersi nell'ambiente delle News, da cui vanno in onda i telegiornali della Tgr e l'edizione nazionale del Tg3 Oredodici. Al secondo piano, protagonista è lo studio Tv4, già Auditorium della radiofonia e oggi studio televisivo, in cui è stato creata un piccolo ma ricco museo del costume con creazioni firmate dai sarti di Corso Sempione.

Il museo
Tra queste c'erano l'abito di scena di Marisa Del Frate per il varietà "L'amico del giaguaro" del 1964; quello di Loretta Goggi per lo sceneggiato "La freccia nera", del 1968; e quelli di Alida Valli e Laura Lattuada per "Piccolo mondo antico", del 1982. All'altra estremità del viaggio nel tempo: una visita alla nuova regia appena ristrutturata e tecnologicamente all'avanguardia.

Sessant'anni di Tv
Aperto anche l'ufficio del Responsabile del Centro di Produzione e la vicina Sala Consiglio, poi al quarto piano l'Auditorium A della radiofonia che ha ospitato radiodrammi, orchestre e trasmissioni in diretta. Tra gli arredi c'erano pezzi di design di Gio Ponti - come uno splendido tavolo da conduzione - una "giraffa" microfono, una radio in radica e la "scatola dei rumori", usata dai rumoristi per creare i suoni degli sceneggiati. Il tour si concludeva nella Sala Conferenze del quinto piano con la proiezione di un video appositamente realizzato che riassume i programmi della Rai prodotti in sessant'anni a Milano.

Un successo italiano
In tutto il paese sono stati almeno 600 mila gli italiani che hanno scelto di visitare - tra le innumerevoli bellezze - i palazzi Martinelli e Palmieri a Monopoli, il deposito EX-MOV di MIlano Centrale, e poi il carcere di San Sebastiano a Sassari, l'Albergo diurno a Venezia o l'Arsenale marittimo di La Spezia. La manifestazione si ripete da 22 anni, con il patronato della Presidenza della Repubblica, il petrocinio degli enti pubblci e il sostegno di quelli locali. Ma soprattutto con l'aiuto di oltre 7 mila volontari e 22 mila "Apprendisti Ciceroni" , i ragazzi selezionati nelle scuole per presentare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro paese