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ITALIA

Il bilancio

​La Rai chiude il 2013 con un utile di 5 mln di euro. Gubitosi: "Grillo ha perso la scommessa"

L'azienda di Viale Mazzini torna in utile dopo il rosso segnato nel 2012. Il risultato operativo è stato positivo per 231 milioni, mentre quello netto ha fatto registrare un +250 milioni. Il dg Gubitosi: "Un risultato ottenuto grazie alla riduzione dei costi che ha compensato il calo dei ricavi" 

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La sede di Viale Mazzini
di Daniela CannizzaroRoma

Torna in utile la Rai nell'esercizio 2013. Il Direttore generale Luigi Gubitosi ha aggiornato in un briefing con la stampa  nella sede romana di Viale Mazzini di un utile netto di 5 milioni di euro, grazie a un risultato positivo di +250 milioni. Questi i primi dati rilevanti del bilancio dello scorso anno, approvato all'unanimità, per l'azienda del servizio pubblico che nei primi mesi del 2014 segue il trend positivo, ha detto il Direttore generale. La Rai inoltre punta a ottimizzare l'offerta già più ricca d'Europa con il canone più basso (113 € contro le 145,4 sterline in UK).

Canone con i ricavi in aumento (+0,4%) a 1,75 miliardi, ma parallelamente la morosità è in salita.

Gubitosi si è anche tolto sassolino dalla scarpa parlando di scommessa vinta con un signore che non si è fatto più vivo, chiaro riferimento a Grillo che ha parlato di una perdita di 441 milioni: peccato non averla fatta, ha ironizzato il dg Rai. 

I risultati del Gruppo dei 2013 "anticipano il conseguimento degli obiettivi di risanamento del piano industriale 2013-2015" ha spiegato Gubitosi. "La caduta dei ricavi pubblicitari degli scorsi anni ha invertito la rotta e nel 2013 - spiega - la Rai non ha dovuto sostenere spese rilevanti legati ai diritti tv di manifestazioni sportive come Olimpiadi o Mondiali di Calcio". Per questo il 2014 sarà un anno più complicato, ma Gubitosi promette un 2015 "saldamente in utile". 

Per valorizzare il patrimonio immobili, il Direttore generale ha annunciato quindi la volontà trovare una soluzione entro l'anno, anche per la sede di viale Mazzini.

"La spending review in Rai è iniziata da tempo - ha ricordato Gubitosi -  e razionalizza la spesa rendendola competitiva al mercato". Per primo quella delle news per un sistema che dovrà modernizzare la tradizionale struttura verticale per maggiore fruibilità e fattività orizzontale del prodotto. 

Un piano industriale triennale (2013/15) che significa la messa a punto di 12 cantieri: dalla radio al web. Nessuno escluso, come lo slogan portante di Rai Fiction, fiore all'occhiello dell'azienda e di tutta la filiera dell'audiovisivo italiano.

Infine Gubitosi ha assicurato che non è in vista nessun cambio ai vertici Rai e che per lui e la Presidente Tarantola il mandato è di tre anni, smentendo i rumors su possibili incarichi ai vertici di aziende partecipate dal Tesoro.