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MONDO

Siria

Raid Usa: "Forse ucciso il capo del'Isis al Baghdadi". Trump: "E' successo qualcosa di enorme"

Secondo fonti militari l'autoproclamato califfo si sarebbe fatto esplodere dopo un conflitto a fuoco con i militari americani

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Gli Usa hanno lanciato un raid contro al-Baghdadi nel nord della Siria, uccidendo con ogni probabilità il leader dell'Isis. L'operazione, top secret, approvata da Trump una settimana fa, sarebbe scattata ieri. I curdi rivendicano: "Azione congiunta con gli Usa. Un'operazione storica e di successo grazie a un lavoro congiunto di intelligence con gli Stati Uniti d'America".

Il presidente Trump fra breve rilascerà una dichiarazione su 'un grande fatto accaduto'. La Casa Bianca avrebbe dato l'ok al raid la scorsa settimana.

Al Baghdadi, sorpreso all'interno di un compound mentre era in compagnia di alcuni familiari, si sarebbe fatto saltare in aria azionando un giubbotto esplosivo che portava addosso. Per questo motivo solo la prova del Dna potrà dare la certezza della sua morte. La detonazione avrebbe ucciso anche due delle mogli di al Baghdadi che erano accanto a lui.

In un tweet il presidente americano ha scritto: qualcosa di grande è avvenuto. 



Elicotteri e 007, così è stato preso Al Baghdadi
I testimoni sul posto, nei pressi del villaggio di Barisha, nel Nord-Ovest della Siria, parlano di "almeno quattro elicotteri intervenuti nel raid contro il covo dell'ex califfo del sedicente Stato islamico. Sky News Arab, che cita media iracheni, scrive di un'operazione con otto elicotteri, durata un'ora e mezza e preceduta da un imponente lavoro d'intelligence della Cia. Seguendo il modello già collaudato e attuato dai Navy Seal, l'elite delle forze speciali Usa, nel blitz nel compound di Osama Bin Laden, il 2 maggio 2011, fuori dalla capitale pakistana Islamabad.    

La tv irachena riporta che anche l'intelligence di Baghdad "ha contribuito a individuare la posizione dell'ex califfo" e che nell'operazione, compiuta all'una di notte, sono stati uccisi anche otto suoi collaboratori. "Dopo mezzanotte abbiamo sentito più elicotteri e aerei da guerra volare nel cielo", ha raccontato un testimone locale alla Cnn. "Ho visto quattro elicotteri ma ce n'erano altri, era molto buio e non saprei dire esattamente quanti fossero. Ho sentito gli spari di mitragliatrici pesanti molto lontane, le esplosioni sono durate per circa un'ora e da casa mia non riuscivo a capire se ci fosse o meno un raid", ha aggiunto il testimone che vive a Sarmada, nel Nord della provincia di Idlib, a circa 5 chilometri da Barisha.

Il leader dell'Isis era arrivato nel luogo in cui è avvenuto il raid 48 ore prima dell'operazione. Lo sostiene un alto funzionario turco secondo quanto riportato da Sky News. 



Cnn: in corso test biometrici e Dna su resti al Baghdadi
Sarà il test del Dna a dare la conferma che quello morto nel corso del raid americano in Siria sia Abu Bakr al-Baghdadi. Lo scrive il sito della Cnn citando un alto funzionario della difesa statunitense e una seconda fonte. Sono in corso il test biometrico e il test del DNA.

Fonti di Siria: Iraq e Iran confermano la morte
Due fonti di sicurezza irachene e due iraniane hanno detto di aver ricevuto conferma dall'interno della Siria che al Baghdadi è stato ucciso nel raid Usa. Lo scrive il sito di Reuters. "L'Iran è stato informato della morte di Baghdadi da funzionari siriani che l'hanno appreso sul campo", ha detto uno dei funzionari.

Site: per sostenitori Isis 'la jihad continua'
Social media e siti internet legati all'Isis non confermano per il momento la morte di Abu Bakr al Baghdadi ma esortano i seguaci in tutto il mondo a "continuare la jihad anche se la notizia fosse vera" definendo già il loro leader come "martire della guerra santa". Lo scrive su Twitter Rita Katz, direttore del Site, il sito che monitora il jihadismo sul web.