MONDO
Guerra nella Penisola Arabica
Raid aerei contro i ribelli huthi filoiraniani: la coalizione araba fa strage di civili in Yemen
Riprende a infuriare la guerra a Sanaa: negli scorsi giorni un cambio di fronte dell'ex presidente Saleh ha portato alla sua uccisione da parte dei miliziani huthi, scatenando una nuova offensiva sulla capitale yemenita, occupata dai ribelli, da parte della coalizione araba

Nuovi attacchi aerei e scontri avvenuti in Yemen nelle scorse 48 ore hanno ucciso oltre 71 persone mentre le forze filogovernative sostenute dalla coalizione araba a guida saudita continuano a condurre un'offensiva contro i ribelli huthi.
Secondo fonti delle forze di sicurezza e delle autorita' sanitarie yemenite, i raid aerei della coalizione hanno ucciso almeno 18 combattenti ribelli a Hais, a sud del porto di Hodeidah, controllato dagli huthi, mentre i bombardamenti compiuti dagli elicotteri militari arabi hanno provocato la morte di altre 35 persone nella vicina Tahita.
Inoltre, gli ultimi combattimenti hanno provocato la morte di almeno 12 soldati e il ferimento di 19 persone.
Strage di donne e bambini
Alla periferia della capitale, Sanaa, un testimone ha riferito all'agenzia di stampa Apf, che 7 persone, membri di un'unica famiglia, comprese donne e bambini, sono state uccise ieri da un attacco aereo della coalizione araba a guida saudita.
Nel 2015, la coalizione ribelle sciita filo-iraniana huthi ha preso il controllo della capitale Sanaa e di gran parte dello Yemen, alleandosi con l'ex presidente del paese, in carica da 33 anni, Ali Abdullah Saleh, dando il via all'intervento della coalizione araba a guida saudita a fianco del governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi.
Negli scorsi giorni, proprio un cambio di fronte dell'ex presidente ha portato all'uccisione di Saleh da parte dei miliziani huthi, scatenando una nuova offensiva sulla capitale yemenita, occupata dai ribelli, da parte della coalizione araba.
Alcuni giorni fa, gli huthi hanno sparato un missile balistico verso il palazzo reale saudita, nella capitale Riad, che e' stato intercettato dalle forze della coalizione prima che potesse colpire il proprio obiettivo.
Secondo fonti delle forze di sicurezza e delle autorita' sanitarie yemenite, i raid aerei della coalizione hanno ucciso almeno 18 combattenti ribelli a Hais, a sud del porto di Hodeidah, controllato dagli huthi, mentre i bombardamenti compiuti dagli elicotteri militari arabi hanno provocato la morte di altre 35 persone nella vicina Tahita.
Inoltre, gli ultimi combattimenti hanno provocato la morte di almeno 12 soldati e il ferimento di 19 persone.
Strage di donne e bambini
Alla periferia della capitale, Sanaa, un testimone ha riferito all'agenzia di stampa Apf, che 7 persone, membri di un'unica famiglia, comprese donne e bambini, sono state uccise ieri da un attacco aereo della coalizione araba a guida saudita.
Nel 2015, la coalizione ribelle sciita filo-iraniana huthi ha preso il controllo della capitale Sanaa e di gran parte dello Yemen, alleandosi con l'ex presidente del paese, in carica da 33 anni, Ali Abdullah Saleh, dando il via all'intervento della coalizione araba a guida saudita a fianco del governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi.
Negli scorsi giorni, proprio un cambio di fronte dell'ex presidente ha portato all'uccisione di Saleh da parte dei miliziani huthi, scatenando una nuova offensiva sulla capitale yemenita, occupata dai ribelli, da parte della coalizione araba.
Alcuni giorni fa, gli huthi hanno sparato un missile balistico verso il palazzo reale saudita, nella capitale Riad, che e' stato intercettato dalle forze della coalizione prima che potesse colpire il proprio obiettivo.