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ITALIA

L'anniversario

Strage del rapido 904. Mattarella: "Cercare la verità"

"I valori democratici che erano il bersaglio dei terroristi - prosegue il Capo dello Stato nel messaggio inviato all'associazione dei familiari delle vittime - restano il fondamento del nostro modello sociale e della stessa possibilità di sviluppo"

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"Nell'anniversario della tremenda strage sul treno rapido 904, che ha spezzato tante vite umane e inciso una profonda ferita nella storia della nostra Repubblica - si legge nel messaggio inviato da Sergio Mattarella all' "Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984" -, desidero esprimere il mio sentimento di vicinanza agli organizzatori e ai partecipanti alle manifestazioni commemorative di Napoli e di San Benedetto Val di Sambro. Fare memoria di quanto è accaduto, anzitutto del ripudio popolare e delle coscienze della violenza terroristica, è un'opera preziosa rivolta alle giovani generazioni che, in questo modo, rafforza le basi su cui poggiano la democrazia e la libertà".    

"Il vile attentato che sconvolse quel Natale del 1984 aveva come obiettivo la destabilizzazione delle istituzioni e della vita civile del Paese - dice ancora il Presidente della Repubblica -. La matrice terroristico-mafiosa, poi accertata in sede giudiziaria, segnò un passaggio inquietante nella sequenza eversiva di quella stagione. Ricordare chi perse la vita e il dolore dei suoi familiari è giusto. Ricordare anche la reazione della società e l'impegno di magistrati e forze dell'ordine nel fare luce sulle responsabilità. Ed è giusto continuare a cercare sempre la verità, ovunque restino zone d'ombra su mandanti, complicità, finalità".    

"E' giusto continuare a cercare sempre la verità - conclude il suo messaggio il Capo dello Stato -. I valori democratici, che erano il bersaglio dei terroristi, restano il fondamento del nostro modello sociale e della stessa possibilità di sviluppo. Difenderli, e renderli sempre attuali, è compito di una comunità viva, che trae dalla propria storia, anche la più dolorosa, insegnamenti e stimoli per migliorarsi. Ringrazio l' "Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904" per ciò che ha fatto e ciò che continua a fare. Testimoniare e diffondere la cultura della legalità vi rende costruttori di giustizia e di pace. Con sincero senso di solidarietà, rivolgo a tutti voi un saluto cordiale e affettuoso, sicuro di esprimere sentimenti condivisi in tutto il nostro Paese".