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MONDO

Le ricerche si concentrano su Jolu, roccaforte degli uomini di Abu Sayyaf

Filippine. Rapimento Del Torchio, la Procura di Roma apre un fascicolo

L'ex missionario aveva dismesso la tunica nel 1996, viveva nelle Filippine dal 1988. Gestisce una pizzeria a Dipolog, nel sud del Paese

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La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul rapimento di Rolando del Torchio, avvenuto ieri nelle Filippine: l’ipotesi di reato è sequestro di persona a scopo di terrorismo. Il magistrato ha incaricato i Ros di ricostruire la dinamica dell’accaduto.
 
Del Torchio, ristoratore del locale “Ur Choice Cafè”, era stato portato via ieri da sette uomini che si erano finti clienti. Secondo la polizia, il rapimento è andato a segno in poco tempo: i criminali sono entrati nella pizzeria e hanno sequestrato la vittima, minacciandola con le armi. Lo hanno poi caricato su un furgone, il cui proprietario è una persona residente in un villaggio non molto lontano. A Manukan, città costiera, ci sarebbe stato un motoscafo ad attenderli. Sempre secondo la polizia, i rapitori si sarebbero diretti verso sud, cioè verso quelle isole spesso utilizzate come “base” per i rapimenti.
 
In particolare le ricerche si concentrano su Jolo, nella provincia di Sulu, roccaforte degli uomini di Abu Sayyaf. Proprio queste zone sono state setacciate dalle autorità filippine con elicotteri, navi della guardia costiera e membri delle forze armate. 

Il sequestro giunge 17 giorni dopo che presunti membri del gruppo Abu Sayyaf hanno sequestrato tre stranieri e una donna filippina da un resort sull'isola Samal, al largo della provincia di Davao.