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MONDO

La cooperante sequestrata nella notte tra il 20 e il 21 novembre

Kenya, il rapimento di Silvia Romano: arrestato alto ufficiale del servizio parchi

Lo ha affermato l'emittente Ntv. Questo arresto è il secondo dopo quello di un sergente, sempre del servizio parchi, e di suo fratello sospettati di legami con i rapitori

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di Tiziana Di Giovannandrea
La polizia kenyota ha arrestato un alto ufficiale del Kenya Wildlife Service, il Servizio Parchi, nell'ambito delle indagini sul rapimento della volontaria italiana, Silvia Costanza Romano. Ne ha dato notizia l'emittente Ntv.

Questo arresto, ha ricordato Ntv, segue quello di un sergente sempre del Kenya Wildlife Service, Abdullahi Bille, e di suo fratello in quanto sono sospettati di legami con i rapitori.

Si ritiene che Silvia, rapita nella notte tra il 20 e il 21 novembre scorso, nel villaggio di Chamaka, in Kenya sia prigioniera nella zona della Contea meridionale di Tana Delta, ha spiegato l'emittente. 

La ragazza è originaria di Milano ed è una cooperante dell'associazione Africa Milele Onlus, con sede nelle Marche, a Fano. 

Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nel villaggio in cui la ragazza viveva aprendo il fuoco contro i residenti. Cinque persone, tra cui due bambini di 10 e 12 anni, sono rimaste ferite nell’attacco terminato con il sequestro della volontaria italiana.

Secondo quanto riferito dagli abitanti del villaggio, gli uomini che hanno attaccato il villaggio di Chakama erano armati di kalanshnikov e parlavano tra di loro in somalo.

Silvia Costanza Romano, secondo alcune fonti, sarebbe stata costretta a indossare un niqab che lascia scoperti solo gli occhi e i sequestratori le mettono sul viso e sulle mani del fango per non farla riconoscere. I rapitori hanno anche tagliato le treccine della ragazza per non farla riconoscere. I suoi capelli sono stati ritrovati la scorsa settimana nella foresta a nord di Malindi.