EUROPA
Spagna
Barcellona, 6 italiani tra i fermati nelle proteste contro arresto rapper Hasél
Si tratta di cinque ragazzi e una ragazza

Ci sono sei italiani, tra cui una ragazza, tra i 14 fermati sabato 27 febbraio a Barcellona durante le manifestazioni per chiedere il rilascio del rapper Hasél. Lo riportano i media spagnoli.
La notizia dell'arresto è stata confermata dalla polizia catalana che ne ha informato il Consolato italiano a Barcellona.
L'assessore all'Interno della Catalogna Miquel Sàmper ha descritto gli arrestati italiani come persone "legate ai movimenti anarchici che hanno manifestato "condotte violente". Sàmper ha specificato inoltre che "dei 14 arresti effettuati sabato scorso, sette sarebbero nell'ambito del movimento anarchico".
Il Consolato italiano ha chiesto alle autorità spagnole di conoscere quali siano i reati contestati e se i fermi sono stati convalidati ed è in attesa di ricevere informazioni ufficiali in merito.
Nel frattempo il Consolato è a disposizione per fornire eventuale assistenza ai ragazzi fermati e alle loro famiglie, anche se finora non sono arrivate richieste.
Da diverse settimane in tutte le principali città della Spagna si tengono manifestazioni per chiedere la scarcerazione del rapper Hasél che spesso degenerano in scontri con le forze di sicurezza, come avvenuto sabato a Barcellona, portando ad arresti.
Noto per le sue opinioni di estrema sinistra, Hasél è stato condannato a nove mesi di carcere per aver paragonato Juan Carlos a un boss mafioso e per aver accusato la polizia di torturare e uccidere manifestanti e migranti.
La notizia dell'arresto è stata confermata dalla polizia catalana che ne ha informato il Consolato italiano a Barcellona.
L'assessore all'Interno della Catalogna Miquel Sàmper ha descritto gli arrestati italiani come persone "legate ai movimenti anarchici che hanno manifestato "condotte violente". Sàmper ha specificato inoltre che "dei 14 arresti effettuati sabato scorso, sette sarebbero nell'ambito del movimento anarchico".
Il Consolato italiano ha chiesto alle autorità spagnole di conoscere quali siano i reati contestati e se i fermi sono stati convalidati ed è in attesa di ricevere informazioni ufficiali in merito.
Nel frattempo il Consolato è a disposizione per fornire eventuale assistenza ai ragazzi fermati e alle loro famiglie, anche se finora non sono arrivate richieste.
Da diverse settimane in tutte le principali città della Spagna si tengono manifestazioni per chiedere la scarcerazione del rapper Hasél che spesso degenerano in scontri con le forze di sicurezza, come avvenuto sabato a Barcellona, portando ad arresti.
Noto per le sue opinioni di estrema sinistra, Hasél è stato condannato a nove mesi di carcere per aver paragonato Juan Carlos a un boss mafioso e per aver accusato la polizia di torturare e uccidere manifestanti e migranti.