MONDO
Di recente la denuncia della Nato
Rapporto rivela: "Collisione sfiorata tra un aereo Copenhagen-Roma e un caccia russo"
Secondo la britannica European Leadership Network il 3 marzo scorso un volo di linea si è trovato a soli 90 metri da un velivolo russo che viaggiava in silenzio radio. Negli ultimi otto mesi sarebbero una quarantina gli incidenti segnalati

L’episodio più grave ha riguardato un aereo della Sas in volo da Copenhagen a Roma con 132 passeggeri a bordo. Il 3 marzo scorso, subito dopo il decollo, si è sfiorata la collisione con un apparecchio da ricognizione russo che viaggiava in silenzio radio. Non è però l’unico caso: secondo un rapporto diffuso dalla britannica European Leadership Network negli ultimi otto mesi, dallo scoppio della crisi in Crimea, si sono registrati una quarantina di incidenti tra le forze militari e le agenzie di sicurezza russe e della Nato.
La recente denuncia della Nato
Il testo conferma anche quanto aveva rivelato di recente l’Alleanza Atlantica. Secondo la Nato, dall’inizio dell’anno sono state effettuate oltre un centinaio di intercettazioni di apparecchi russi sui cieli europei dall'inizio dell'anno, il triplo rispetto al 2013. La maggior parte degli incidenti è avvenuta sul Baltico, ma anche sul Mar Nero e lungo il confine degli spazi aerei statunitense e canadese.
Collisione evitata per l'attenzione dei piloti del volo di linea
L'incidente maggiore rivelato dall'Eln riguarda proprio il volo Copenhagen-Roma. Secondo il rapporto la collisione con l’aereo da ricognizione russo è stata evitata "grazie alla buona visibilità e all'attenzione dei piloti dell'aereo di linea". Se la collisione fosse avvenuta, avrebbe potuto portare alla classificazione di ogni attività aerea non registrata sui cieli europei come una "possibile minaccia alla quale rispondere con un'intercettazione preventiva".
Impatto evitato per 90 metri
I due apparecchi sarebbero passati ad appena una novantina di metri l'uno dall'altro: la posizione del ricognitore sarebbe stata rilevata dalla torre di controllo di Malmoe e comunicata ai piloti dell'aereo passeggeri, che avrebbero immediatamente alterato la rotta.
Almeno tre "incidenti ad alto rischio"
Nell’elenco stilato dall'European Leadership Network ci sono violazioni degli spazi aerei nazionali, collisioni sfiorate, attacchi simulati e incontri ravvicinati in mare aperto. Undici episodi vengono segnalati come più gravi e tre di questi, si legge nel rapporto, sono indicati come “incidenti ad alto rischio” che avrebbero potuto portare a vittime o a uno scontro militare diretto. Oltre alla vicenda del volo Copenhagen-Roma si tratta del rapimento di un ufficiale dei servizi segreti estone e della caccia a un sottomarino misterioso avvenuta al largo della Svezia.
La recente denuncia della Nato
Il testo conferma anche quanto aveva rivelato di recente l’Alleanza Atlantica. Secondo la Nato, dall’inizio dell’anno sono state effettuate oltre un centinaio di intercettazioni di apparecchi russi sui cieli europei dall'inizio dell'anno, il triplo rispetto al 2013. La maggior parte degli incidenti è avvenuta sul Baltico, ma anche sul Mar Nero e lungo il confine degli spazi aerei statunitense e canadese.
Collisione evitata per l'attenzione dei piloti del volo di linea
L'incidente maggiore rivelato dall'Eln riguarda proprio il volo Copenhagen-Roma. Secondo il rapporto la collisione con l’aereo da ricognizione russo è stata evitata "grazie alla buona visibilità e all'attenzione dei piloti dell'aereo di linea". Se la collisione fosse avvenuta, avrebbe potuto portare alla classificazione di ogni attività aerea non registrata sui cieli europei come una "possibile minaccia alla quale rispondere con un'intercettazione preventiva".
Impatto evitato per 90 metri
I due apparecchi sarebbero passati ad appena una novantina di metri l'uno dall'altro: la posizione del ricognitore sarebbe stata rilevata dalla torre di controllo di Malmoe e comunicata ai piloti dell'aereo passeggeri, che avrebbero immediatamente alterato la rotta.
Almeno tre "incidenti ad alto rischio"
Nell’elenco stilato dall'European Leadership Network ci sono violazioni degli spazi aerei nazionali, collisioni sfiorate, attacchi simulati e incontri ravvicinati in mare aperto. Undici episodi vengono segnalati come più gravi e tre di questi, si legge nel rapporto, sono indicati come “incidenti ad alto rischio” che avrebbero potuto portare a vittime o a uno scontro militare diretto. Oltre alla vicenda del volo Copenhagen-Roma si tratta del rapimento di un ufficiale dei servizi segreti estone e della caccia a un sottomarino misterioso avvenuta al largo della Svezia.