MONDO
Giovedì 4 novembre 2021
Le notizie dal mondo, la rassegna stampa internazionale

In Virginia suona l'allarme per i Democratici in vista delle elezioni di metà mandato dell'anno prossimo: c'è un Partito Repubblicano capace di vincere andando oltre il trumpismo, c'è una parte consistente di americani che non è soddisfatta dall'amministrazione Biden. La FED intanto inizia a chiudere un po' il rubinetto del maxi stimolo dell'economia, che fa i conti con l'inflazione. E altri conti li fanno in questi giorni i Governi europei con le leggi di bilancio. Conti che anche nei Paesi più fedeli alla linea del rigore instillano dubbi su uno dei pilastri dell'eurozona.
Die Presse
Il Patto di stabilità sta andando a pezzi?
L'Austria è uno dei sostenitori di regole fiscali severe nell'UE. Tuttavia, queste regole vengono messe in discussione anche qui in Austria - nel Consiglio Fiscale.
Il patto di stabilità europeo è considerato il garante del valore dell'euro. Le regole, stabilite a Maastricht nel 1992, stabiliscono che nessun membro dell'Unione economica e monetaria può avere un deficit di bilancio superiore al 60% del PIL. Ma chi oggi è in linea con quel parametro?
Nella grafica una sintesi che mostra quanto sia lontano dalla realtà (la fonte sono i dati Eurostat relativi al 2020):
in Spagna debito pubblico al 206% del PIL, in Italia al 155%, la media UE dei 27 è il 90% ed è sopra la fatidica quota del 60% anche la Germania, con l'esplosione di spesa dettata dalla pandemia
Il Consiglio consultivo fiscale è un organismo indipendente responsabile del monitoraggio della disciplina fiscale degli enti governativi in Austria. Quest'anno prevede un disavanzo di bilancio inferiore rispetto alle stime del ministro delle finanze Gernot Blümel e prevede che il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe scendere dall'83,2 % dell'anno scorso all'82,3% del 2021 e al 77,7% del 2022. Ma ciò nonostante sui criteri di Maastricht, Christoph Badelt, presidente del Consiglio fiscale contrariamente al ministro Blümel, invoca più flessibilità e dice: criteri a cui nessuno può attenersi ora hanno poco senso.
FT
La Fed avvia lo smantellamento del programma di stimolo da 120 miliardi di dollari
La Federal Reserve ha detto che questo mese inizierà a ridimensionare il suo programma mensile di acquisto di obbligazioni da 120 miliardi di dollari, una pietra miliare per un'economia statunitense che si sta riprendendo dalla pandemia e sta lottando con un'inflazione in aumento. La decisione corona mesi di dibattito tra i funzionari della Fed sul livello di sostegno di cui la più grande economia del mondo ha bisogno mentre le pressioni sui prezzi iniziano ad estendersi oltre i settori più sensibili alle riaperture post-pandemia. La mossa affianca le decisioni di altre banche centrali in tutto il mondo per stringere i cordoni della politica monetaria, tra cui la Reserve Bank of Australia e la Banca del Canada. I mercati si aspettano che la Banca d'Inghilterra, che si riunisce oggi, aumenti i tassi di interesse per la prima volta dal 2018. Gli investitori scommettono che la Banca centrale europea potrebbe seguire l'esempio l'anno prossimo, nonostante le parole di ieri di Christine Lagarde.
WSJ
La FED definisce una scadenza agli acquisti del programma di stimolo
Il presidente della Fed Jerome Powell ha cercato di assicurare gli investitori: i rischi di inflazione vengono monitorati da vicino. Senza sembrare così preoccupato che i mercati possano anticipare una svolta monetaria verso un denaro meno a buon mercato. I maxi acquisti della FED da 120 miliardi al mese potrebbero anche terminare entro giugno
Gli elettori indicano al Partito Repubblicano la via per la vittoria e ai Democratici un avvertimento.
La vittoria repubblicana nella corsa al governatore della Virginia e l'inaspettata forza del partito nel New Jersey, dove il candidato democratico ha prevalso di poco, fanno sperare al GOP di aver trovato nuove strategie per riconquistare il controllo del Congresso il prossimo anno, e lasciano i Democratici preoccupati per una base elettorale frustrata dalla leadership del partito e a disagio con alcune posizioni politiche liberal. Gli elettori di Minneapolis hanno respinto la riforma della polizia, proposta all'indomani dell'uccisione di George Floyd, che avrebbe tolto al locale dipartimento di polizia un numero minimo di agenti garantito. A New York City, gli elettori hanno scelto un ex agente di polizia, il democratico Eric Adams, come sindaco, dopo una campagna in cui si è presentato come difensore della polizia e della pubblica sicurezza. I candidati del GOP per la carica di procuratore distrettuale a Long Island hanno vinto in due delle più grandi contee della nazione, Suffolk e Nassau, sottolineando il rifiuto pubblico contro la legge di riforma della cauzione nello stato di New York.
In Virginia, il repubblicano Glenn Youngkin ha sconfitto il democratico Terry McAuliffe in una campagna che si è basata in gran parte sulla sua affermazione che i genitori sono stati privati di voce in capitolo sull'istruzione dei figli e sulla promessa di bandire la teoria critica della razza dalle scuole. Funzionari della Virginia affermano che la teoria, secondo cui le istituzioni americane favoriscono i bianchi, non farà parte del curriculum.
nella grafica la percentuale di voti dei candidati, in rosso il repubblicano Younkin, in blu il democratico McAuliffe.
Glenn Youngkin ha avuto elevati consensi in tutto lo stato, comprese le aree suburbane e urbane, rispetto a quelli raccolti da Trump l'anno scorso. Il democratico Terry McAuliffe non ha superato l'80% del totale dei voti di Biden in nessuna località della Virginia.
NYT
La strada che ha portato in Virginia alla vittoria di Glenn Youngkin
Scottati dalle urne, i Democratici analizzano i propri errori
aumenta la pressione sull'amministrazione e sui parlamentari democratici al Congresso per recuperare consenso fra elettori affaticati dalla pandemia e del tira e molla in Congresso sulle misure per il welfare e l'economia.
Tom Perriello (deputato della Virginia dal 2009 al 2011).
Il messaggio più chiaro per i Democratici a livello nazionale è che la paura di un Trump 2.0 non basta per vincere le elezioni. I Democratici al Congresso, in particolare quelli in competizioni difficili, dovrebbero fare uno sprint per passare immediatamente la versione più audace possibile dell'agenda Build Back Better del presidente Biden. I democratici devono assomigliare al partito che sa governare e produce risultati a beneficio di tutti gli americani. Gli elettori sono arrabbiati, esausti dopo quasi due anni di blocchi, insicurezza economica e interruzioni della vita normale. Sono ansiosi di dare la colpa a chiunque sia al comando, cosa che i repubblicani hanno tradotto in enormi guadagni nelle periferie e vittorie travolgenti nelle aree rurali. Glenn Youngkin, come Trump nel 2016, si è presentato come un outsider pronto a scuotere lo status quo.
Washington Post
E J Dionne: i Democratici devono incolpare solo se stessi
Il presidente Biden e il suo partito possono rispondere con urgenza, oppure consegneranno il Paese a un partito repubblicano ancora infetto dal trumpismo.
Il democratico Terry McAuliffe aveva sperato che la continua paura di Trump sarebbe stata sufficiente a spingerlo oltre un avversario che ha minimizzato i suoi legami con Trump e allo stesso tempo è rimasto vicino ai fedelissimi dell'ex presidente. Ma alla fine, gli exit poll hanno chiarito che l'ostilità nei confronti di Biden contava più dell'allarme su Trump. La Virginia non si è convertita al trumpismo. Al contrario, solo il 42% dei suoi elettori di martedì vedeva favorevolmente l'ex presidente; il 54% lo vedeva in modo sfavorevole, ma Youngkin è riuscito a conquistare il 17% di quegli elettori anti-Trump. Sintonizzandosi abbastanza bene con i moderati di periferia, il repubblicano in felpa ha ratificato il potenziale di una strategia del GOP a due facce nei confronti di Trump in vista delle elezioni di midterm del 2022.
Il no a Biden suona inconfondibile. Youngkin ha ottenuto il 91% dei voti di coloro che lo disapprovano. E sono andati a votare di più gli scontenti. I segnali di pericolo erano lì da mesi. I democratici hanno seppellito una serie di iniziative popolari sotto un dibattito su quanto grande dovrebbe essere il programma di governo. Litigavano e indugiavano mentre il tasso di approvazione del presidente precipitava, ossessionati dagli avversari all'interno mentre ignoravano il nemico partigiano fuori dalla porta. C'è da meravigliarsi se così tanti tra i sostenitori del partito non si sono presentati martedì alle urne?
Huffington Post
'Ora di mettersi al lavoro' : le sconfitte alle elezioni costringono i Democratici ad accelerare.
The Hill
I Democratici azionano il pulsante panico dopo la legnata della Virginia
MSNBC
Hayes Brown: non esageriamo, la vittoria di Youngkin in Virginia non condanna i democratici alla sconfitta alle elezioni di metà mandato
Impariamo quello che possiamo dalla Virginia, ma non trattiamola come l'arbitro finale del futuro politico dell'America. Certo, il tentativo di McAuliffe di bollare come pericoloso trumpiano Youngkin è fallito e la base del GOP è risultata ancora viva.
CNN
Stephen Collison: I democratici hanno bisogno di una resa dei conti dopo aver giudicato male l'umore della nazione
Mentre il partito litiga per la sua vasta agenda di spesa sociale, i repubblicani stanno evidenziando questioni che preoccupano più immediatamente gli elettori, come un'economia stagnante, prezzi alti del gas, generi alimentari costosi, tassi di criminalità e preoccupazioni sui diritti dei genitori di influenzare ciò che viene insegnato ai figli nelle scuole. Queste preoccupazioni in molti casi sono state esacerbate da una pandemia prolungata, che il presidente Joe Biden ha dichiarato quasi finita a luglio, ma che è aumentata durante l'estate assestando un nuovo colpo al morale di una nazione esausta.
FAZ
Spahn: la quarta ondata sta investendo la Germania con tutta la sua forza. Superati i valori della terza ondata di contagi, l'incidenza nazionale ora è sopra 154
op/ed nei Lander non si è nemmeno discusso di obbligo di vaccinazione, è ora di pensarci.
Welt
Lars Klingbell sarà il nuovo presidente della SPD
E' una buona soluzione per Olaf Scholz, ma anche per chi non ha votato affatto per la SPD. La tendenza viene confermata: nonostante la base di sinistra, fra i dirigenti del partito prevalgono i socialdemocratici più moderati e questo può aiutare la SPD e il paese nel confronto con i Verdi e i Liberali.
Le Figaro
L'OBS
I suoi idoli sono i teorici di estrema destra apparsi alla fine del XIX secolo: Barrès, Maurras, Bainville... Nonostante le lezioni della storia, il polemista presto candidato alla presidenza, resuscita l'ultranazionalismo, la xenofobia e persino l'antisemitismo . Pur proclamando l'inferiorità delle donne.
Dalla redazione
MK.ru
Cina, il consiglio del governo di fare scorta di cibo ha allertato i cittadini
I cinesi sono preoccupati per le raccomandazioni di accumulare cibo e beni di prima necessità. Le autorità di Pechino consigliano alle famiglie di fare scorte di cibo e altri beni di prima necessità poiché il maltempo, la carenza di energia e le restrizioni legate al COVID-19, minacciano di interrompere le forniture. Il ministero del Commercio ha anche invitato le autorità locali a garantire che dall'inverno alla primavera del prossimo anno le persone abbiano un "approvvigionamento sufficiente" di beni di prima necessità. Alle amministrazioni locali è stato comunicato di mantenere stabili i prezzi, il che è diventato fonte di preoccupazione nelle ultime settimane poiché le verdure sono aumentate bruscamente in tutta la Cina a causa di piogge insolitamente forti che hanno devastato i raccolti.
La Cina ha sottolineato l'importanza di aumentare le scorte del cibo e di altri articoli di prima necessità, anche a settembre in prossimità delle vacanze. Queste dichiarazioni però sono di solito chiaramente destinate ad essere lette dalle autorità locali e raramente attirano l'attenzione dei cittadini comuni. Tuttavia, l'inclusione delle famiglie in questo quadro sembra sconcertante.
L'avvertimento improvviso ha provocato onde d'urto sui social media cinesi, poiché molte persone hanno speculato sulle argomentazioni del ministero del Commercio.
La reazione della cittadinanza è stata così forte che alcuni media statali cinesi hanno cercato di placare i timori. Hu Xijin, direttore del tabloid statale Global Times, ha respinto l’ipotesi che l'avviso potrebbe essere collegato alle crescenti tensioni tra Pechino e Taipei. La Cina considera Taiwan una "parte integrante" del suo territorio, sebbene il Pcc non abbia mai governato l'isola.
"Il ministero del Commercio cinese ha rilasciato una dichiarazione, esortando le autorità locali a compiere ogni sforzo per garantire forniture e prezzi stabili per articoli essenziali come le verdure per il prossimo inverno e primavera", scrive il Global Times. Incoraggia inoltre le famiglie a conservare una certa quantità di articoli essenziali secondo necessità per soddisfare le esigenze della vita quotidiana e le emergenze.
CNN en Español
Messico, dal 2000 fino ad oggi oltre 140 giornalisti assassinati
Secondo l'edizione 2021 di Reporter senza Frontiere (RSF) sulla libertà di stampa nel mondo, “il Messico è uno dei paesi più pericolosi del pianeta. La vita dei giornalisti di inchiesta è ad alto rischio, corrosa dalla corruzione e sotto l'influenza di cartelli e narcotrafficanti. Assassini, esili e autocensura sono diventati la regola”. Nel report si ripresenta di nuovo il problema degli omicidi di giornalisti che la settimana scorsa ha segnato ancora una volta un dato negativo. Le vittime: il conduttore radiofonico e corrispondente Fredy López Arévalo e il fotoreporter Alfredo Cardoso, rispettivamente negli stati meridionali del Chiapas e di Guerrero. L'Organizzazione per la difesa della libertà di espressione, Articolo 19, ha documentato che durante il 2021 ben sette omicidi di giornalisti. Questa violenza persiste da molti anni. La documentazione punta il dito anche sulle passate amministrazioni; sono quattro infatti i presidenti citati nel report, da Vicente Fox, in carica nel 2000, che avrebbe visto la scomparsa di 22 giornalisti, fino al governo di Andrés Manuel López Obrador, in cui si sono registrati 142 omicidi.
L'ex presidente Enrique Peña Nieto non ha commentato gli omicidi dei giornalisti, ma secondo Articolo 19, durante il suo governo, ne sono stati uccisi 47. "Un altro giornalista assassinato... riposi in pace Abraham Mendoza, e sia fatta giustizia". Durante il governo di Felipe Calderón sono stati registrati 48 omicidi, la cifra più alta degli ultimi 20 anni. Articolo 19 ha costantemente criticato il governo López Obrador in relazione a questo problema.

Il Patto di stabilità sta andando a pezzi?
L'Austria è uno dei sostenitori di regole fiscali severe nell'UE. Tuttavia, queste regole vengono messe in discussione anche qui in Austria - nel Consiglio Fiscale.
Il patto di stabilità europeo è considerato il garante del valore dell'euro. Le regole, stabilite a Maastricht nel 1992, stabiliscono che nessun membro dell'Unione economica e monetaria può avere un deficit di bilancio superiore al 60% del PIL. Ma chi oggi è in linea con quel parametro?
Nella grafica una sintesi che mostra quanto sia lontano dalla realtà (la fonte sono i dati Eurostat relativi al 2020):
in Spagna debito pubblico al 206% del PIL, in Italia al 155%, la media UE dei 27 è il 90% ed è sopra la fatidica quota del 60% anche la Germania, con l'esplosione di spesa dettata dalla pandemia
Il Consiglio consultivo fiscale è un organismo indipendente responsabile del monitoraggio della disciplina fiscale degli enti governativi in Austria. Quest'anno prevede un disavanzo di bilancio inferiore rispetto alle stime del ministro delle finanze Gernot Blümel e prevede che il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe scendere dall'83,2 % dell'anno scorso all'82,3% del 2021 e al 77,7% del 2022. Ma ciò nonostante sui criteri di Maastricht, Christoph Badelt, presidente del Consiglio fiscale contrariamente al ministro Blümel, invoca più flessibilità e dice: criteri a cui nessuno può attenersi ora hanno poco senso.

La Fed avvia lo smantellamento del programma di stimolo da 120 miliardi di dollari
La Federal Reserve ha detto che questo mese inizierà a ridimensionare il suo programma mensile di acquisto di obbligazioni da 120 miliardi di dollari, una pietra miliare per un'economia statunitense che si sta riprendendo dalla pandemia e sta lottando con un'inflazione in aumento. La decisione corona mesi di dibattito tra i funzionari della Fed sul livello di sostegno di cui la più grande economia del mondo ha bisogno mentre le pressioni sui prezzi iniziano ad estendersi oltre i settori più sensibili alle riaperture post-pandemia. La mossa affianca le decisioni di altre banche centrali in tutto il mondo per stringere i cordoni della politica monetaria, tra cui la Reserve Bank of Australia e la Banca del Canada. I mercati si aspettano che la Banca d'Inghilterra, che si riunisce oggi, aumenti i tassi di interesse per la prima volta dal 2018. Gli investitori scommettono che la Banca centrale europea potrebbe seguire l'esempio l'anno prossimo, nonostante le parole di ieri di Christine Lagarde.

La FED definisce una scadenza agli acquisti del programma di stimolo
Il presidente della Fed Jerome Powell ha cercato di assicurare gli investitori: i rischi di inflazione vengono monitorati da vicino. Senza sembrare così preoccupato che i mercati possano anticipare una svolta monetaria verso un denaro meno a buon mercato. I maxi acquisti della FED da 120 miliardi al mese potrebbero anche terminare entro giugno
Gli elettori indicano al Partito Repubblicano la via per la vittoria e ai Democratici un avvertimento.
La vittoria repubblicana nella corsa al governatore della Virginia e l'inaspettata forza del partito nel New Jersey, dove il candidato democratico ha prevalso di poco, fanno sperare al GOP di aver trovato nuove strategie per riconquistare il controllo del Congresso il prossimo anno, e lasciano i Democratici preoccupati per una base elettorale frustrata dalla leadership del partito e a disagio con alcune posizioni politiche liberal. Gli elettori di Minneapolis hanno respinto la riforma della polizia, proposta all'indomani dell'uccisione di George Floyd, che avrebbe tolto al locale dipartimento di polizia un numero minimo di agenti garantito. A New York City, gli elettori hanno scelto un ex agente di polizia, il democratico Eric Adams, come sindaco, dopo una campagna in cui si è presentato come difensore della polizia e della pubblica sicurezza. I candidati del GOP per la carica di procuratore distrettuale a Long Island hanno vinto in due delle più grandi contee della nazione, Suffolk e Nassau, sottolineando il rifiuto pubblico contro la legge di riforma della cauzione nello stato di New York.
In Virginia, il repubblicano Glenn Youngkin ha sconfitto il democratico Terry McAuliffe in una campagna che si è basata in gran parte sulla sua affermazione che i genitori sono stati privati di voce in capitolo sull'istruzione dei figli e sulla promessa di bandire la teoria critica della razza dalle scuole. Funzionari della Virginia affermano che la teoria, secondo cui le istituzioni americane favoriscono i bianchi, non farà parte del curriculum.
nella grafica la percentuale di voti dei candidati, in rosso il repubblicano Younkin, in blu il democratico McAuliffe.
Glenn Youngkin ha avuto elevati consensi in tutto lo stato, comprese le aree suburbane e urbane, rispetto a quelli raccolti da Trump l'anno scorso. Il democratico Terry McAuliffe non ha superato l'80% del totale dei voti di Biden in nessuna località della Virginia.

La strada che ha portato in Virginia alla vittoria di Glenn Youngkin
Scottati dalle urne, i Democratici analizzano i propri errori
aumenta la pressione sull'amministrazione e sui parlamentari democratici al Congresso per recuperare consenso fra elettori affaticati dalla pandemia e del tira e molla in Congresso sulle misure per il welfare e l'economia.
Tom Perriello (deputato della Virginia dal 2009 al 2011).
Il messaggio più chiaro per i Democratici a livello nazionale è che la paura di un Trump 2.0 non basta per vincere le elezioni. I Democratici al Congresso, in particolare quelli in competizioni difficili, dovrebbero fare uno sprint per passare immediatamente la versione più audace possibile dell'agenda Build Back Better del presidente Biden. I democratici devono assomigliare al partito che sa governare e produce risultati a beneficio di tutti gli americani. Gli elettori sono arrabbiati, esausti dopo quasi due anni di blocchi, insicurezza economica e interruzioni della vita normale. Sono ansiosi di dare la colpa a chiunque sia al comando, cosa che i repubblicani hanno tradotto in enormi guadagni nelle periferie e vittorie travolgenti nelle aree rurali. Glenn Youngkin, come Trump nel 2016, si è presentato come un outsider pronto a scuotere lo status quo.

E J Dionne: i Democratici devono incolpare solo se stessi
Il presidente Biden e il suo partito possono rispondere con urgenza, oppure consegneranno il Paese a un partito repubblicano ancora infetto dal trumpismo.
Il democratico Terry McAuliffe aveva sperato che la continua paura di Trump sarebbe stata sufficiente a spingerlo oltre un avversario che ha minimizzato i suoi legami con Trump e allo stesso tempo è rimasto vicino ai fedelissimi dell'ex presidente. Ma alla fine, gli exit poll hanno chiarito che l'ostilità nei confronti di Biden contava più dell'allarme su Trump. La Virginia non si è convertita al trumpismo. Al contrario, solo il 42% dei suoi elettori di martedì vedeva favorevolmente l'ex presidente; il 54% lo vedeva in modo sfavorevole, ma Youngkin è riuscito a conquistare il 17% di quegli elettori anti-Trump. Sintonizzandosi abbastanza bene con i moderati di periferia, il repubblicano in felpa ha ratificato il potenziale di una strategia del GOP a due facce nei confronti di Trump in vista delle elezioni di midterm del 2022.
Il no a Biden suona inconfondibile. Youngkin ha ottenuto il 91% dei voti di coloro che lo disapprovano. E sono andati a votare di più gli scontenti. I segnali di pericolo erano lì da mesi. I democratici hanno seppellito una serie di iniziative popolari sotto un dibattito su quanto grande dovrebbe essere il programma di governo. Litigavano e indugiavano mentre il tasso di approvazione del presidente precipitava, ossessionati dagli avversari all'interno mentre ignoravano il nemico partigiano fuori dalla porta. C'è da meravigliarsi se così tanti tra i sostenitori del partito non si sono presentati martedì alle urne?

'Ora di mettersi al lavoro' : le sconfitte alle elezioni costringono i Democratici ad accelerare.

I Democratici azionano il pulsante panico dopo la legnata della Virginia

Hayes Brown: non esageriamo, la vittoria di Youngkin in Virginia non condanna i democratici alla sconfitta alle elezioni di metà mandato
Impariamo quello che possiamo dalla Virginia, ma non trattiamola come l'arbitro finale del futuro politico dell'America. Certo, il tentativo di McAuliffe di bollare come pericoloso trumpiano Youngkin è fallito e la base del GOP è risultata ancora viva.

Stephen Collison: I democratici hanno bisogno di una resa dei conti dopo aver giudicato male l'umore della nazione
Mentre il partito litiga per la sua vasta agenda di spesa sociale, i repubblicani stanno evidenziando questioni che preoccupano più immediatamente gli elettori, come un'economia stagnante, prezzi alti del gas, generi alimentari costosi, tassi di criminalità e preoccupazioni sui diritti dei genitori di influenzare ciò che viene insegnato ai figli nelle scuole. Queste preoccupazioni in molti casi sono state esacerbate da una pandemia prolungata, che il presidente Joe Biden ha dichiarato quasi finita a luglio, ma che è aumentata durante l'estate assestando un nuovo colpo al morale di una nazione esausta.

Spahn: la quarta ondata sta investendo la Germania con tutta la sua forza. Superati i valori della terza ondata di contagi, l'incidenza nazionale ora è sopra 154
op/ed nei Lander non si è nemmeno discusso di obbligo di vaccinazione, è ora di pensarci.

Lars Klingbell sarà il nuovo presidente della SPD
E' una buona soluzione per Olaf Scholz, ma anche per chi non ha votato affatto per la SPD. La tendenza viene confermata: nonostante la base di sinistra, fra i dirigenti del partito prevalgono i socialdemocratici più moderati e questo può aiutare la SPD e il paese nel confronto con i Verdi e i Liberali.
Le Figaro

I suoi idoli sono i teorici di estrema destra apparsi alla fine del XIX secolo: Barrès, Maurras, Bainville... Nonostante le lezioni della storia, il polemista presto candidato alla presidenza, resuscita l'ultranazionalismo, la xenofobia e persino l'antisemitismo . Pur proclamando l'inferiorità delle donne.
Dalla redazione

Cina, il consiglio del governo di fare scorta di cibo ha allertato i cittadini
I cinesi sono preoccupati per le raccomandazioni di accumulare cibo e beni di prima necessità. Le autorità di Pechino consigliano alle famiglie di fare scorte di cibo e altri beni di prima necessità poiché il maltempo, la carenza di energia e le restrizioni legate al COVID-19, minacciano di interrompere le forniture. Il ministero del Commercio ha anche invitato le autorità locali a garantire che dall'inverno alla primavera del prossimo anno le persone abbiano un "approvvigionamento sufficiente" di beni di prima necessità. Alle amministrazioni locali è stato comunicato di mantenere stabili i prezzi, il che è diventato fonte di preoccupazione nelle ultime settimane poiché le verdure sono aumentate bruscamente in tutta la Cina a causa di piogge insolitamente forti che hanno devastato i raccolti.
La Cina ha sottolineato l'importanza di aumentare le scorte del cibo e di altri articoli di prima necessità, anche a settembre in prossimità delle vacanze. Queste dichiarazioni però sono di solito chiaramente destinate ad essere lette dalle autorità locali e raramente attirano l'attenzione dei cittadini comuni. Tuttavia, l'inclusione delle famiglie in questo quadro sembra sconcertante.
L'avvertimento improvviso ha provocato onde d'urto sui social media cinesi, poiché molte persone hanno speculato sulle argomentazioni del ministero del Commercio.
La reazione della cittadinanza è stata così forte che alcuni media statali cinesi hanno cercato di placare i timori. Hu Xijin, direttore del tabloid statale Global Times, ha respinto l’ipotesi che l'avviso potrebbe essere collegato alle crescenti tensioni tra Pechino e Taipei. La Cina considera Taiwan una "parte integrante" del suo territorio, sebbene il Pcc non abbia mai governato l'isola.
"Il ministero del Commercio cinese ha rilasciato una dichiarazione, esortando le autorità locali a compiere ogni sforzo per garantire forniture e prezzi stabili per articoli essenziali come le verdure per il prossimo inverno e primavera", scrive il Global Times. Incoraggia inoltre le famiglie a conservare una certa quantità di articoli essenziali secondo necessità per soddisfare le esigenze della vita quotidiana e le emergenze.

Messico, dal 2000 fino ad oggi oltre 140 giornalisti assassinati
Secondo l'edizione 2021 di Reporter senza Frontiere (RSF) sulla libertà di stampa nel mondo, “il Messico è uno dei paesi più pericolosi del pianeta. La vita dei giornalisti di inchiesta è ad alto rischio, corrosa dalla corruzione e sotto l'influenza di cartelli e narcotrafficanti. Assassini, esili e autocensura sono diventati la regola”. Nel report si ripresenta di nuovo il problema degli omicidi di giornalisti che la settimana scorsa ha segnato ancora una volta un dato negativo. Le vittime: il conduttore radiofonico e corrispondente Fredy López Arévalo e il fotoreporter Alfredo Cardoso, rispettivamente negli stati meridionali del Chiapas e di Guerrero. L'Organizzazione per la difesa della libertà di espressione, Articolo 19, ha documentato che durante il 2021 ben sette omicidi di giornalisti. Questa violenza persiste da molti anni. La documentazione punta il dito anche sulle passate amministrazioni; sono quattro infatti i presidenti citati nel report, da Vicente Fox, in carica nel 2000, che avrebbe visto la scomparsa di 22 giornalisti, fino al governo di Andrés Manuel López Obrador, in cui si sono registrati 142 omicidi.
L'ex presidente Enrique Peña Nieto non ha commentato gli omicidi dei giornalisti, ma secondo Articolo 19, durante il suo governo, ne sono stati uccisi 47. "Un altro giornalista assassinato... riposi in pace Abraham Mendoza, e sia fatta giustizia". Durante il governo di Felipe Calderón sono stati registrati 48 omicidi, la cifra più alta degli ultimi 20 anni. Articolo 19 ha costantemente criticato il governo López Obrador in relazione a questo problema.