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ITALIA

Bosco delle Cerbaie

Maxi-rave illegale nel pisano, in 6.000 da tutta Europa

Il rave è iniziato la scorsa notte e potrebbe durare altre 24 ore. Polizia e Carabinieri hanno interdetto ulteriori accessi 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Potrebbe durare altre 24 ore il rave non autorizzato in corso di svolgimento dalla scorsa notte a Tavolaia, frazione del comune di Santa Maria a Monte, nel Pisano.

Secondo le ultime stime della Questura, partecipano circa 6 mila giovani accampati nel bosco delle Cerbaie, un'ampia area che tocca sia la provincia di Pisa che quelle di Lucca e Firenze. 

Centinaia le auto, i camper, i furgoni, i camion giunti nel pomeriggio di sabato 3 luglio, richiamati dal tam tam sui social, scatenando subito l'allarme dei residenti per il massiccio arrivo di giovani e per la musica a tutto volume che è iniziata a sentirsi alle prime luci della sera. 

Immediato l'intervento delle forze dell'ordine, Polizia e Carabinieri, che hanno messo sotto controllo tutta la zona. Sul posto presenti anche i Vigili del Fuoco e gli operatori sanitari del 118.

La festa clandestina, promossa su un terreno privato dove insiste un rudere e a distanza dalle poche abitazioni sparse, assicura la Questura, "ha creato per ora solo un po' di caos alla circolazione ieri sera con l'arrivo di centinaia di automobili e numerosi camper che hanno parcheggiato lungo le strade di accesso all'area dove si svolge il rave". La sindaca del comune di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella, è entrata subito in contatto con la Questura e la Prefettura di Pisa per monitorare il territorio e la situazione.

Sui social network la Polizia, che coordina un servizio di ordine pubblico con tre check point per interdire ulteriori accessi e identificare i partecipanti all'uscita, ha scovato alcuni post in lingua francese che pubblicizzano l'evento e al rave sono giunti numerosi veicoli con targa francese e tedesca ma anche di altre nazionalità oltre ai partecipanti italiani. A quanto risulta nessuna misura anti Covid verrebbe rispettata.

Si tratta, nel giro di pochi giorni, del secondo grande rave illegale che si ha in Italia. La precedente festa clandestina, con gran partecipazione di giovani, c'è stata nel Lodigiano. I rave illegali hanno suscitato la collera dei gestori delle discoteche dalla Romagna al Salento che dicono: "Fateci riaprire, i locali sono sicuri".