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ITALIA

Viterbese

Rave party, la festa è finita. Il sindaco: "Area liberata, non c'è più nessuno"

In corso indagini su reati commessi durante raduno. Controlli delle forze dell'ordine. Identificati oltre 3000 partecipanti

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Intervento delle forze dell'ordine nell'area del maxi rave party abusivo iniziato lo scorso 13 agosto a Valentano (Viterbo). 

L'area - rende noto la questura di Viterbo - risulta sostanzialmente liberata, rimangono solo pochi veicoli, due dei quali lasciati abbandonati e gli altri non marcianti, che saranno rimossi con l'ausilio del carro attrezzi.

Le forze dell'ordine monitorano, oltre alle zone limitrofe all'area del raduno, anche tutte le strade a lunga percorrenza e le autostrade per verificare eventuali transiti di autoveicoli provenienti dalla festa.

"L'area è stata liberata. Non c'è più nessuno all'interno". A dirlo il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti, in merito alle operazioni nella zona. "Non posso che esprimere soddisfazione - sottolinea -. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l'impegno preso di liberare l'area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel terreno".

Le forze dell'ordine sono intervenute con l'ausilio delle unità cinofile, mezzi blindati e un elicottero a sorvolare la zona. Continua anche il monitoraggio dei presidi di accesso all'area con identificazione dei partecipanti all'evento: ad ora sono state identificate oltre 3.000 persone e più di 1.000 automezzi controllati nell'ambito dei servizi nelle zone circostanti al lago di Mezzano, nel Comune di Valentano. È in corso anche una intensa attività investigativa per accertare la commissione di reati nel corso del raduno musicale. E' quanto si apprende da fonti della questura di Viterbo.

Intanto proseguono le operazioni di monitoraggio e controllo delle zone circostanti all'area del rave party, soprattutto lungo i litorali del lago di Bolsena, al fine di verificare l'eventuale presenza di persone provenienti dal raduno musicale.

In corso coordinamento con Asl e sindaci per contact tracing
"E' in corso un coordinamento tra la Asl di Viterbo e i sindaci dei comuni per pianificare un'azione di contact tracing e di tamponi per le popolazioni dei comuni interessati dal rave". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, in merito al rave nel viterbese. "Proseguirà inoltre il tour dei camper-vax nella zona - aggiunge - ed è stato attivato il servizio veterinario per verificare se ci sono animali feriti o morti nella zona del rave". 

Sequestrato materiale acustico
A due cittadini olandesi è stato sequestrato un furgone con rimorchio contenente materiale acustico e gruppi elettrogeni, mentre un secondo sequestro è in atto nei confronti di due italiani che sono stati bloccati a bordo del proprio mezzo pesante contenente materiale acustico, dopo aver tentato di forzare il posto di controllo a uno dei varchi di uscita. Lo fa sapere la questura di Viterbo.

Due ricoverati in stato di agitazione
Due giovani partecipanti al rave sono stati ricoverati in stato di agitazione negli ospedali di Pitigliano e di Grosseto. Il più grave è stato condotto in quello del capoluogo. Secondo quanto appreso dall'Ansa che cita fonti sanitarie, i medici stanno cercando di capire la causa clinica delle patologie, anche risalendo, se possibile, a definire l'eventuale ingestione di sostanze alteranti. I due pazienti sono sotto osservazione. A Pitigliano stamani è stata anche ricoverata una giovane per ubriachezza ma poi è stata dimessa in poche ore.

Si spostano a Bolsena, 300 allontanati
Inoltre, rende noto la questura, con il contributo della Polizia stradale, è in atto anche il controllo delle strade adiacenti al sito dell'evento per verificare la presenza di eventuali mezzi provenienti dal raduno. Ciò ha consentito di intervenire immediatamente in una località sulle rive del lago di Bolsena dove si erano radunati un centinaio tra camper e autovetture con a bordo oltre 300 persone, che sono state allontanate.



In serata iniziato il deflusso
Nella serata di ieri era iniziato il deflusso, questa mattina gran parte delle persone aveva lasciato l'area. Alcune decine di partecipanti erano stati segnalati nel centro storico della confinante Pitigliano (Grosseto), paese in questi giorni affollato di turisti. Secondo quanto si è appreso tra i reduci del rave, alcuni avevano finito i viveri e sono andati in cerca di cibo, taluno si è addormentato accampandosi di fatto nelle strade pubbliche, altri non avevano mezzi per tornare ai luoghi di provenienza e aspettavano la ripresa dei servizi di linea (autobus). 

La situazione è calma ma viene osservata dalle autorità. "È iniziato il deflusso dal rave - ha spiegato ieri sera il sindaco Giovanni Gentili - e alcuni partecipanti sono arrivati in paese a Pitigliano. Hanno lasciato il rave quelli che erano meno organizzati, senza camper, senza roulotte. Spesso hanno finito le scorte e se ne vanno. Risulta che gli organizzatori prevedevano di far durare il rave dieci giorni ma speriamo che possa concludersi già domani (oggi, ndr), ci sono accordi che operano in questa direzione".

Anche i comuni di Manciano e in minor misura Sorano, sul versante della Toscana sono interessati dai flussi di rientro dei reduci del rave party osservati nei loro transiti dalla popolazione locale nelle proprie case.

La festa, che ha toccato il picco con 10mila presenze a Ferragosto, è proseguita anche dopo la morte di uno dei partecipanti, ritrovato lunedì nel lago di Mezzano, a poche centinaia di metri dal terreno dove si sta svolgendo il raduno. Un decesso su cui la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo. Si procede per morte come conseguenza di altro reato. I magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause. Si registrano anche 5 ragazzi portati all'ospedale della vicina Pitigliano, per l'abuso di alcol. Quattro sarebbero finiti in coma etilico. "Quando arrivano persone da tutta Europa è impossibile mantenere il distanziamento", dice uno dei partecipanti. "Tutto è organizzato molto bene - sottolinea un altro al volante del suo camper -. Appena ho ricevuto le coordinate dell'evento mi sono messo in viaggio. Dopo due anni la gente ha voglia di sballarsi".

Le reazioni
Molte le polemiche su come si stia gestendo l'evento. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, quel rave "è uno schiaffo al buonsenso e agli italiani che rispettano le regole, eppure il Viminale è immobile. La Lega presenterà una interrogazione". Sulla stessa linea la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Nessuno è ancora intervenuto a sgomberare il campo. Lamorgese, ma dove sei?".

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha, invece, affermato: "registro con amarezza la resa dello Stato di fronte al rave party che prosegue sostanzialmente indisturbato". E il deputato del Pd Luca Sani ha parlato di "grave inadempienza da parte del ministero dell'Interno". 

Di diverso avviso l'Associazione nazionale funzionari di Polizia. "Chi oggi grida allo scandalo e sollecita interventi coatti - ha sottolineato il portavoce Girolamo Lacquaniti - sappia che sta insistendo su una soluzione dove la possibilità di avere feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità".