ITALIA
Dimessi dall'ospedale due marinai
Ravenna, Collisione tra mercantili: ancora 4 dispersi, ricerche senza esito
Concluso un altro giorno di ricerche, mancano all'appello ancora 4 marittimi turchi. Non è escluso che a breve vengano indagati comandanti e ufficiali dei due mercantili come atto dovuto. Le ipotesi di reato: omicidio plurimo colposo e naufragio. Le due navi sono state sequestrate

Anche per oggi sono terminate le ricerche dei dispersi coinvolti nella collisione delle due navi davanti al porto di Ravenna, avvenuta ieri mattina a tre miglia dalla costa. All'appello mancano ancora 4 marittimi turchi che fanno parte dell'equipaggio della nave affondata. La speranza è che siano riuscite a saltare su una zattera gonfiabile e ora siano alla deriva nell'Adriatico. Se gli uomini fossero caduti in mare, infatti, ormai la bassa temperature delle acque li avrebbe già uccisi.
Per tutta la giornata i soccorritori hanno setacciato invano l'alto Adriatico da Ravenna fino a Pesaro, anche con gli elicotteri, alla ricerca dei quattro dispersi che facevano parte degli 11 membri di equipaggio a bordo della motonave turca 'Gokbel': cinque marittimi turchi sono stati salvati (due sono stati dimessi dall'ospedale, gli altri tre ricoverati ma fuori pericolo) mentre altri due sono morti, il primo in mare e il secondo all'arrivo al pronto soccorso. Il cargo del Belize 'Lady Aziza', l'altra nave coinvolta nella collisione, aveva invece un equipaggio di nove siriani.
Secondo il Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, "è chiara la dinamica" che ha portato alla collisione dei due mercantili. "Su come sia stato possibile e perché - ha precisato - è un'altra questione". Al vaglio soprattutto la "causa umana", ovvero un'errata manovra. Ma l'inchiesta tiene conto anche delle condizioni atmosferiche, definite "particolarmente proibitive" al momento dell'impatto.
Il Pm Stefano Stargiotti, titolare del fascicolo, ha spiegato che la nave turca è colata a picco in pochi minuti dopo essere stata colpita in zona di poppa. "Quella del Belize stava uscendo - ha ricostruito il Pm - mentre quella turca stava arrivando". L'obiettivo della Procura, che conduce un'indagine penale contestuale a quella amministrativa aperta dalla Capitaneria, è "capire la manovra eseguita": "stiamo acquisendo sia documentazione tecnica" dei due mercantili che le testimonianze dei rispettivi equipaggi. Tanto che "già da ieri stiamo ascoltando sia i marittimi turchi che quelli siriani".
Dal punto di vista tecnico, il radar della "Lady Aziza" è apparso in regola. Per fare considerazioni su quello della 'Gokbel' che è affondata occorrerà attendere il recupero della motonave. "La manovra che desta più perplessità è quella della nave turca - ha precisato comunque il pm - Rispetto alle regole marittime ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo".
Non è escluso che a breve, come atto dovuto, vengano indagati comandanti e ufficiali dei due mercantili. Le ipotesi di reato: omicidio plurimo colposo e naufragio. Le due navi sono intanto state sequestrate: quella del Belize è stata rimorchiata ieri pomeriggio fino al porto di Ravenna, mentre l'altra nelle ultime ore si è completamente inabissata. "Non è ipotizzabile omissione di soccorso", ha spiegato il Pm Mancini. In quelle condizioni di mare agitato forza 5-6, vento a oltre 50 nodi, fitta nevicata e nebbia, la motonave del Belize non poteva essere un mezzo di soccorso; inoltre i due mercantili si erano allontanati dopo l'impatto.
Le zattere autogonfiabili individuate in mare dai soccorritori erano quelle lanciate dalla 'Gokbel' stessa. Ma sono servite a poco perchè con il mare cosi' agitato "era come cavalcare un toro infuriato". "È verosimile che comandante e primo ufficiale turco, tra i dispersi, abbiano abbandonato la nave all'ultimo", ha continuato il pm Mancini. E si pensa possano essere rimasti incastrati nel relitto; le ricerche proseguiranno con l'alba.
Sul fronte ambientale gli inquirenti hanno per ora escluso un rischio imminente sia per quanto riguarda il carico affondato, fatto di fertilizzanti ancora stivati e di per se' definiti non pericolosi, che per il carburante, tuttora nei serbatoi.
Per tutta la giornata i soccorritori hanno setacciato invano l'alto Adriatico da Ravenna fino a Pesaro, anche con gli elicotteri, alla ricerca dei quattro dispersi che facevano parte degli 11 membri di equipaggio a bordo della motonave turca 'Gokbel': cinque marittimi turchi sono stati salvati (due sono stati dimessi dall'ospedale, gli altri tre ricoverati ma fuori pericolo) mentre altri due sono morti, il primo in mare e il secondo all'arrivo al pronto soccorso. Il cargo del Belize 'Lady Aziza', l'altra nave coinvolta nella collisione, aveva invece un equipaggio di nove siriani.
Secondo il Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, "è chiara la dinamica" che ha portato alla collisione dei due mercantili. "Su come sia stato possibile e perché - ha precisato - è un'altra questione". Al vaglio soprattutto la "causa umana", ovvero un'errata manovra. Ma l'inchiesta tiene conto anche delle condizioni atmosferiche, definite "particolarmente proibitive" al momento dell'impatto.
Il Pm Stefano Stargiotti, titolare del fascicolo, ha spiegato che la nave turca è colata a picco in pochi minuti dopo essere stata colpita in zona di poppa. "Quella del Belize stava uscendo - ha ricostruito il Pm - mentre quella turca stava arrivando". L'obiettivo della Procura, che conduce un'indagine penale contestuale a quella amministrativa aperta dalla Capitaneria, è "capire la manovra eseguita": "stiamo acquisendo sia documentazione tecnica" dei due mercantili che le testimonianze dei rispettivi equipaggi. Tanto che "già da ieri stiamo ascoltando sia i marittimi turchi che quelli siriani".
Dal punto di vista tecnico, il radar della "Lady Aziza" è apparso in regola. Per fare considerazioni su quello della 'Gokbel' che è affondata occorrerà attendere il recupero della motonave. "La manovra che desta più perplessità è quella della nave turca - ha precisato comunque il pm - Rispetto alle regole marittime ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo".
Non è escluso che a breve, come atto dovuto, vengano indagati comandanti e ufficiali dei due mercantili. Le ipotesi di reato: omicidio plurimo colposo e naufragio. Le due navi sono intanto state sequestrate: quella del Belize è stata rimorchiata ieri pomeriggio fino al porto di Ravenna, mentre l'altra nelle ultime ore si è completamente inabissata. "Non è ipotizzabile omissione di soccorso", ha spiegato il Pm Mancini. In quelle condizioni di mare agitato forza 5-6, vento a oltre 50 nodi, fitta nevicata e nebbia, la motonave del Belize non poteva essere un mezzo di soccorso; inoltre i due mercantili si erano allontanati dopo l'impatto.
Le zattere autogonfiabili individuate in mare dai soccorritori erano quelle lanciate dalla 'Gokbel' stessa. Ma sono servite a poco perchè con il mare cosi' agitato "era come cavalcare un toro infuriato". "È verosimile che comandante e primo ufficiale turco, tra i dispersi, abbiano abbandonato la nave all'ultimo", ha continuato il pm Mancini. E si pensa possano essere rimasti incastrati nel relitto; le ricerche proseguiranno con l'alba.
Sul fronte ambientale gli inquirenti hanno per ora escluso un rischio imminente sia per quanto riguarda il carico affondato, fatto di fertilizzanti ancora stivati e di per se' definiti non pericolosi, che per il carburante, tuttora nei serbatoi.