ECONOMIA
Rcs: opa e opas congrue, con Bonomi più opportunità
L'offerta pubblica di acquisto e scambio di Urbano Cairo su Rcs e l'opa della cordata dei soci storici con Andrea Bonomi mettono sul piatto prezzi "congrui" dal punto di vista finanziario. E' il giudizio del cda del gruppo editoriale, che si è riunito per esaminare le ultime proposte dei due contendenti. Il board di Rcs "valuta positivamente l'opportunità incrementale rappresentata dalle iniziative prospettate da International media holding (la cordata Bonomi) e dalle risorse finanziarie aggiuntive messe a disposizione" mentre "valuta non positivamente" i programmi futuri sottesi all'offerta di Cairo "in quanto non costituiscono sotto il profilo industriale un'opportunità incrementale rispetto al piano industriale Rcs".
Secondo il cda di Rcs, "la valutazione della convenienza economica dell'opas e dell'opa da parte dei suoi azionisti" non può prescindere "dalla considerazione della differenza strutturale delle due offerte". Chi aderirà all'opa di Bonomi, affiancato da Diego Della Valle, Mediobanca, Unipolsai e Pirelli, riceverà - ricorda il gruppo editoriale - 1 euro per azione in denaro "a fronte del disinvestimento da Rcs".
Gli azionisti che preferiranno la proposta di Cairo, invece, "continuerebbero a mantenere un investimento azionario scambiando la propria partecipazione diretta in Rcs con una partecipazione in Cairo communication" la quale includerebbe a sua volta "una partecipazione indiretta e diluita in Rcs". Si tratterebbe quindi di scambiare titoli del gruppo del Corriere della sera, una società "allo stato contendibile, con un ampio flottante, con un piano industriale comunicato al mercato i cui obiettivi economico-finanziari, anche alla luce dei risultati stimati per il primo semestre 2016, sono stati confermati come raggiungibili", con azioni della Cairo communication che - rileva ancora il cda di Rcs - "anche successivamente all'esito positivo dell'opas presenterebbe un minor grado di contendibilità", è allo stato "caratterizzata da una ridotta dimensione del flottante e da una elevata sensibilità del prezzo di mercato rispetto anche a operazioni di limitato volume", oltre che "priva fino a poche settimane fa di un piano industriale approvato". Rcs rileva inoltre che la Cairo communication non ha fornito previsioni sui risultati 2016 e che, per pagare gli 0,25 euro 'cash' agli aderenti all'offerta, si assumerà un indebitamento che ne ridurrà la "capacità di effettuare investimenti a sostegno del progetto di integrazione"; mancano, infine, nei programmi futuri "elementi di novità o discontinuità significativi rispetto a quelli descritti nel piano industriale Rcs".
Le due offerte su Rcs termineranno venerdì. Bonomi e i soci storici hanno portato la loro proposta dagli 0,7 euro in contanti iniziali a a 1 euro mentre il patron di La7, il primo a muovere su Rcs in aprile, ha alzato la sua offerta da 0,12 azioni della Cairo communication per ogni titolo Rcs consegnato a 0,18 azioni più 0,25 euro 'cash'.
Secondo il cda di Rcs, "la valutazione della convenienza economica dell'opas e dell'opa da parte dei suoi azionisti" non può prescindere "dalla considerazione della differenza strutturale delle due offerte". Chi aderirà all'opa di Bonomi, affiancato da Diego Della Valle, Mediobanca, Unipolsai e Pirelli, riceverà - ricorda il gruppo editoriale - 1 euro per azione in denaro "a fronte del disinvestimento da Rcs".
Gli azionisti che preferiranno la proposta di Cairo, invece, "continuerebbero a mantenere un investimento azionario scambiando la propria partecipazione diretta in Rcs con una partecipazione in Cairo communication" la quale includerebbe a sua volta "una partecipazione indiretta e diluita in Rcs". Si tratterebbe quindi di scambiare titoli del gruppo del Corriere della sera, una società "allo stato contendibile, con un ampio flottante, con un piano industriale comunicato al mercato i cui obiettivi economico-finanziari, anche alla luce dei risultati stimati per il primo semestre 2016, sono stati confermati come raggiungibili", con azioni della Cairo communication che - rileva ancora il cda di Rcs - "anche successivamente all'esito positivo dell'opas presenterebbe un minor grado di contendibilità", è allo stato "caratterizzata da una ridotta dimensione del flottante e da una elevata sensibilità del prezzo di mercato rispetto anche a operazioni di limitato volume", oltre che "priva fino a poche settimane fa di un piano industriale approvato". Rcs rileva inoltre che la Cairo communication non ha fornito previsioni sui risultati 2016 e che, per pagare gli 0,25 euro 'cash' agli aderenti all'offerta, si assumerà un indebitamento che ne ridurrà la "capacità di effettuare investimenti a sostegno del progetto di integrazione"; mancano, infine, nei programmi futuri "elementi di novità o discontinuità significativi rispetto a quelli descritti nel piano industriale Rcs".
Le due offerte su Rcs termineranno venerdì. Bonomi e i soci storici hanno portato la loro proposta dagli 0,7 euro in contanti iniziali a a 1 euro mentre il patron di La7, il primo a muovere su Rcs in aprile, ha alzato la sua offerta da 0,12 azioni della Cairo communication per ogni titolo Rcs consegnato a 0,18 azioni più 0,25 euro 'cash'.