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CULTURA

Piano industriale 2016-2018

Rcs, l'ad Cioli: "Entro fine gennaio contenuti ad alta qualità di Corriere.it a pagamento"

Lo ha annunciato l'amministratore delegato del gruppo Rcs, Laura Cioli, nel corso della presentazione ai mercati del nuovo piano triennale. "I contenuti ad alta qualità devono essere pagati - ha detto -  molto importante anche per
l'Italia sperimentarlo, noi saremo i primi a farlo. Per Rcs sarà importante - ha spiegato Cioli - per l'impatto sui ricavi, ma anche per fidelizzare e profilare i lettori"

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Entro la fine di gennaio il sito del Corriere della Sera introdurrà, primo in Italia, il cosiddetto "metered paywall", che permette cioè ai lettori l'accesso gratuito a un numero definito di articoli, raggiunto il quale scatta una richiesta di pagamento. Lo ha spiegato l'Ad di Rcs, Laura Cioli, illustrando alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale. "I contenuti ad alta qualità devono essere pagati - ha sottolineato - E' una cosa molto importante anche per l'Italia sperimentarlo, non solo per i ricavi ma anche per fidelizzare e valorizzare l'audience e monetizzare i contenuti attraverso il profiling dei lettori".

Con l'obiettivo di "costruire un futuro solido" Rcs intende quindi ad assicurarsi, con il nuovo piano triennale, la sostenibilità economica e finanziaria puntando innanzitutto a una forte riduzione dei costi. E' questo infatti il primo punto in cui è articolato il piano elaborato da Cioli che dovrebbe riportare il gruppo in utile, seppur di poco, già il prossimo anno. Molto positiva la reazione del titolo, che sale di oltre il 4% nei primi minuti di negoziazione. "Sulla Gazzetta Tv - ha detto Cioli - stiamo facendo le nostre valutazioni. Non vedo onestamente una sostenibilità nel futuro con questo modello. Ci stiamo muovendo verso una strategia di uscita. Sarà il meglio che potremo fare per mantenere il valore dell'esperienza fatta, trasferendo questa piattaforma su web e su mobile".

Nel piano 2016-2018 sono previsti benefici netti per circa 60 milioni di euro, di cui 45 da interventi sui costi esterni e 15 milioni connessi al costo del lavoro. Non si citano esplicitamente eventuali esuberi ma si parla di "right-sizing" delle funzioni corporate e di supporto e semplificazione dei processi, "ricorrendo anche ad accordi sindacali": il risultato è una riduzione lorda del costo del lavoro di circa 40 milioni "compensata da andamento inerziale e nuove assunzioni" per circa 25 milioni. Il piano, che parla anche di una semplificazione del modello organizzativo, prevede una razionalizzazione del portafoglio di asset non core (in cui inserisce la già prevista VEO Tv e aggiunge la casa editrice Sfera), "non funzionali al core business o non performanti, attraverso vendita al giusto prezzo, creazione sinergie o semplificazione, costante verifica delle prospettive economico-finanziarie".