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MONDO

Presidenziali

Re del Cioccolato contro Timoshenko. Putin: "Rispetteremo voto in Ucraina"

Il magnate Petro Poroshenko è il grande favorito, mentre nella regione filorussa continuano i combattimenti

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Kiev
La campagna elettorale per le presidenziali chiude nel pieno di un'escalation della crisi. Nella parte orientale del Paese gli scontri hanno causato finora la morte di decine tra soldati e ribelli filo-russi. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha assicurato che Mosca rispetterà l'esito delle urne, anche se ritiene che il voto non risponda agli standard internazionali.

I candidati
Il grande favorito alla vittoria nelle elezioni è l'oligarca Petro Poroshenko, uno degli uomini più ricchi del Paese. Alcuni sondaggi danno il magnate del cioccolato vincitore al primo turno; il suo vantaggio è tale che potrebbe battere già domenica Yulia Timoshenko, ferma al 15%.

Niente voto a Donetsk
Tutti i seggi di Donetsk domani rimarranno chiusi. "Abbiamo requisito timbri e materiale elettorale". Lo afferma un comunicato delle Autorità dell'Autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk alla vigilia del voto delle presidenziali in Ucraina. 

"Vera guerra civile senza quartiere"
Da San Pietroburgo, ieri il capo del Cremlino ha denunciato che in Ucraina è in corso una "vera guerra civile senza quartiere", causata da un colpo di Stato sostenuto dall'Occidente. Putin ha tenuto a sottolineare che se la Russia non avesse annesso la Crimea, ci sarebbero state molte più tragedie come quella terribile a Odessa, dove morirono "bruciate vive 50 persone". Netta anche la posizione sulla Crimea: "Abbiamo dato libertà di scelta ai cittadini: sono andati a referendum e hanno votato per il loro futuro".

20 morti nelle ultime ore
Dopo vari giorni di relativa calma, nelle ultime ore infuriano i combattimenti in varie zone della regione filorussa, non solo a Lugansk e a Donetsk, ma anche nelle roccaforti di Slaviansk e e Kramatorsk (Donetsk), e nella località di Lisichinskaya (Lugansk). Solo ieri - secondo Kiev - in Ucraina 500 filorussi si sono scontrati con soldati nell'est del Paese; durante i combattimenti 20 ribelli sono stati uccisi.