Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Recovery-Amendola-Bisogna-accelerare-per-consegnare-il-piano-fe7706f0-7276-4850-8902-c14cb12ace73.html | rainews/live/ | true
POLITICA

"L'Italia ha dei record pessimi di assorbimento delle risorse europee"

Recovery, Amendola: "Bisogna accelerare per consegnare il piano"

​Il Piano nazionale di ripresa e resilienza "è all'esame del Parlamento che voterà mozioni d'indirizzo la settimana prossima", spiega il sottosegretario agli Affari europei. In Europa lo stop della Corte tedesca "provocherà qualche ritardo". E a proposito della campagna vaccinale, dice: "A giugno certificato verde digitale per incentivare viaggi e turismo in tranquillità"

Condividi
Il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola
Il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, confida che lo stop della Corte tedesca al Recovery plan non metta in discussione il provvedimento,"anche se qualche ritardo lo provocherà" dice in un'intervista a La Stampa. "La Corte" aggiunge, "potrebbe prendersi qualche settimana per decidere, ma siamo ancora nei tempi per una ratifica della 'Decisione sulle Risorse proprie', da cui dipendono il bilancio '21-'27 e il Next Generation Eu. Tutte misure negoziate e adottate sulla base dei Trattati europei". Secondo il ministro non c'è il rischio che non arrivino più i 200 miliardi di fondi europei. "Mi atterrei ai fatti. Il via libera è stato approvato da Berlino con un'amplissima maggioranza sia al Bundestag che al Bundesrat. Noi siamo fiduciosi, anche perché il Recovery fu siglato a luglio scorso quando Merkel era presidente di turno del Consiglio europeo. Un risultato storico anche per la Cancelliera". Nel nostro Paese comunque "bisogna accelerare per consegnare il piano e serviranno procedure veloci per realizzare le opere, poiché l'Italia ha dei record pessimi di assorbimento delle risorse europee". 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza "è all'esame del Parlamento che voterà mozioni d'indirizzo la settimana prossima", spiega Amendola. All'Eurosummit "il presidente Draghi ha giustamente ricordato che servono ancora sforzi per l'Integrazione europea, dall'unione bancaria al mercato unico dei capitali fino ad un safe asset europeo. È una strada irreversibile se vogliamo un euro forte a livello globale, condizione per uscire dalla tormenta della crisi economica attuale". In ogni modo, i bond europei per combattere il Covid "sono già una realtà". Il modello Sure "sarebbe proficuamente replicabile anche in ambiti diversi dalla disoccupazione", non per ridurre i debiti dei singoli paesi, "ma per investimenti comuni che ci metterebbero in pari con Cina e Stati Uniti".  Rispetto ai contratti europei sui vaccini "parlerei di errori,non di colpe".

La Commissione un anno fa "ha dovuto fare un contratto di acquisto "al buio", dovendo comprare vaccini che ancora non esistevano". Adesso la priorità "è uscire dall'emergenza: si sono autorizzati altri siti europei di produzione e sull'export non si faranno più ingenuità". Il rafforzamento della campagna vaccinale "va di pari passo con una programmazione delle riaperture. In primis per favorire la mobilità tra i Paesi europei. Per questo abbiamo deciso di lavorare da qui a giugno su un "certificato verde digitale". Non un passaporto, ma un documento digitale "che attesti la vaccinazione, i risultati dei test e la guarigione avvenuta". Un meccanismo, "comune agli altri paesi europei, per incentivare viaggi e turismo in tranquillità". In Italia "con il ministro Colao e le amministrazioni competenti siamo al lavoro per procedere spediti".