Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Recovery-Mattarella-Pnrr-Conferenza-Regioni-e-Province-Autonome-Fedriga-Covid-Sanita-9dcc68be-b525-4312-be91-69b844292605.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Collaborazione tra istituzioni

Mattarella, "Pnrr sfida per superare nodi strutturali, Covid ancora non sconfitto"

Per il Capo dello Stato con il Recovery "se avremo successo, patto stabile di crescita. Necessario apporto di tutti gli attori politici e sociali"  

Condividi
di Tiziana Di Giovannandrea
"La pandemia non è stata ancora definitivamente sconfitta, e l'impegno dovrà comunque proseguire anche per accompagnare la ripresa dell'economia e l'azione riformatrice avviate nell'ambito dell'Unione Europea" è quanto ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro al Quirinale con una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, nel 40/mo anniversario dell'istituzione.  

Il Capo dello Stato ha affermato che: "Siamo tutti chiamati a non perdere quella che il presidente Fedriga ha ben definito un'occasione storica, originata dalla reazione concorde e tempestiva dell'Unione europea alle gravi conseguenze della diffusione del virus. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fa parte di un più ampio progetto europeo volto a governare la transizione verso un'economia verde e digitale senza trascurarne le ricadute a livello sociale. Questa grande sfida, comune all'intera Europa, riguarda in modo particolare e assolutamente decisivo l'Italia. Ci si presenta l'opportunità di superare nodi strutturali che, da anni, limitano le nostre potenzialità di crescita e indeboliscono la coesione sociale". Inoltre il Presidente Mattarella, ha aggiunto: "Per affrontare questa sfida è indispensabile che perduri un clima di collaborazione e di responsabilità istituzionale e che le Regioni e le Province autonome continuino a fornire il loro imprescindibile contributo in una logica di sistema, a tutela dell'interesse nazionale". "L'orizzonte dei Piani nazionali, come sappiamo, è il 2026. Tra breve dovrà essere avviata la fase, complessa e decisiva, di concreta, veloce, attuazione degli interventi che deve avvenire coinvolgendo al massimo grado tutti gli attori politici e sociali chiamati a fornire il proprio apporto".

Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, "siamo al primo atto" ha affermato il Presidente della Repubblica: "Se prevarranno - come sono certo - uno spirito e un senso di responsabilità repubblicani riusciremo nell'impresa di dar vita a un Paese più forte, in grado di contribuire positivamente, da protagonista, al futuro dell'Unione Europea", aggiungendo, "Se avremo successo" con il Next Generation Eu "e, naturalmente, se questo si verificherà anche negli altri Paesi, è prevedibile che la modifica del Patto di stabilità - passaggio determinante anche per l'avvenire delle Regioni - assumerà un orientamento più favorevole alla crescita, così avviata, e risulterà più agevole individuare meccanismi stabili di condivisione delle politiche di investimento attraverso l'emissione di titoli europei".

Covid emerse fragilità della sanità, ora nuove scelte
Necessario equilibrio tra rete ospedaliera e presidi territoriali ha poi messo in evidenza Sergio Mattarella perché "La pandemia ha messo in luce alcune fragilità del nostro sistema sanitario, indicandoci la necessità di compiere nuove scelte per renderlo più resiliente e in grado di affrontare meglio in futuro eventuali fenomeni analoghi. Lo abbiamo vissuto e sofferto insieme ai nostri concittadini e questa esperienza sollecita e pone le premesse per scelte condivise. Penso all'equilibrio tra rete ospedaliera e presidi territoriali, a banche dati efficienti e disponibili per più soggetti istituzionali a livello nazionale ed europeo, al ruolo dei medici di base, alla maggiore diffusione della telemedicina". 

"Poiché la Costituzione affida opportunamente allo Stato la responsabilità di individuare i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e la competenza in materia di profilassi internazionale, l'impegno convergente di Stato e Regioni -ha ricordato ancora il Presidente della Repubblica- è stato necessariamente alla base dell'azione di contrasto alla pandemia". "Questa collaborazione ha salvaguardato gli interessi vitali della collettività durante la drammatica emergenza che stiamo attraversando ancora. La dialettica -del resto legittima e fisiologica- non è mancata ma, come era indispensabile, nei momenti decisivi si è ricomposta nel superiore interesse dell'Italia. Do volentieri atto ai governi delle Regioni -ha concluso Mattarella- dell'alto senso di responsabilità dimostrato in questi mesi, privilegiando le esigenze di unità e di coesione rispetto a rivendicazioni settoriali" delle Regioni e delle Province Autonome.