MONDO
Amsterdam
Recuperata in Olanda la statua dell'imperatrice Giulia Domna: fu trafugata da Villa Adriana

I carabinieri del comando tutela patrimonio culturale hanno recuperato, in Olanda, la testa marmorea raffigurante l`imperatrice Giulia Domna moglie dell'imperatore Settimio Severo), una scultura archeologica in marmo, di circa cm 31, databile II sec. d. C., rubata dal sito Unesco di villa Adriana, a Roma.
Nel maggio 2015, i Carabinieri della Sezione Archeologia del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale hanno individuato, ad Amsterdam (Paesi Bassi), il reperto proposto in vendita tramite una casa d`aste londinese.
Il reperto, pur non essendo censito nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato identificato quale bene appartenente alle collezioni permanenti esposte nell`area monumentale di Villa Adriana di Tivoli (RM).
I successivi riscontri hanno confermato che la scultura era stata effettivamente rubata dal quel sito, dichiarato patrimonio dell`umanità dall`UNESCO, nel 2012, al termine di una mostra tenutasi nel Museo del Canopo, presso quell`area archeologica.
L`individuazione dell`opera d'arte, resa possibile anche grazie alla collaborazione dei responsabili della casa d`aste con cui il Comando intrattiene consolidati e proficui rapporti, ha permesso la prosecuzione delle indagini.
Le investigazioni, condotte congiuntamente con la polizia olandese hanno consentito di giungere all`identificazione della coppia di cittadini olandesi che detenevano illecitamente il bene.
Le autorità dei Paesi Bassi, a cui sono state fornite le prove della provenienza furtiva della scultura, hanno proceduto al sequestro e alla restituzione del bene senza che fosse necessario intraprendere un`azione rogatoriale internazionale.
Il reperto, di pregevolissimo interesse storico e artistico e del valore commerciale di circa 500 mila euro, è stato consegnato, negli uffici della Procura di Amsterdam ai carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale.
La scultura, rimpatriata in Italia, sarà posta in custodia giudiziale a disposizione della Procura della Repubblica di Roma e, concluse le relative procedure, sarà restituita a Villa Adriana ove potrà tornare alla pubblica fruizione dei visitatori dell`importantissimo sito archeologico.
Nel maggio 2015, i Carabinieri della Sezione Archeologia del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale hanno individuato, ad Amsterdam (Paesi Bassi), il reperto proposto in vendita tramite una casa d`aste londinese.
Il reperto, pur non essendo censito nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato identificato quale bene appartenente alle collezioni permanenti esposte nell`area monumentale di Villa Adriana di Tivoli (RM).
I successivi riscontri hanno confermato che la scultura era stata effettivamente rubata dal quel sito, dichiarato patrimonio dell`umanità dall`UNESCO, nel 2012, al termine di una mostra tenutasi nel Museo del Canopo, presso quell`area archeologica.
L`individuazione dell`opera d'arte, resa possibile anche grazie alla collaborazione dei responsabili della casa d`aste con cui il Comando intrattiene consolidati e proficui rapporti, ha permesso la prosecuzione delle indagini.
Le investigazioni, condotte congiuntamente con la polizia olandese hanno consentito di giungere all`identificazione della coppia di cittadini olandesi che detenevano illecitamente il bene.
Le autorità dei Paesi Bassi, a cui sono state fornite le prove della provenienza furtiva della scultura, hanno proceduto al sequestro e alla restituzione del bene senza che fosse necessario intraprendere un`azione rogatoriale internazionale.
Il reperto, di pregevolissimo interesse storico e artistico e del valore commerciale di circa 500 mila euro, è stato consegnato, negli uffici della Procura di Amsterdam ai carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale.
La scultura, rimpatriata in Italia, sarà posta in custodia giudiziale a disposizione della Procura della Repubblica di Roma e, concluse le relative procedure, sarà restituita a Villa Adriana ove potrà tornare alla pubblica fruizione dei visitatori dell`importantissimo sito archeologico.