ITALIA
Specializzata in estorsioni e traffico d’armi
Reggio Calabria. Colpita la cosca della ’ndrangheta Labate
L’operazione dei Carabinieri “cassa continua” è partita nel 2017 dopo un sequestro di armi riconducibile a persone legate alla cosca Labate
Arrestate dai Carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Dda, 6 persone legate al clan Labate. Sono accusate di estorsioni, detenzione di armi da guerra, comuni da sparo e clandestine e trasferimento fraudolento di valori.
Nell’operazione dei Carabinieri "Cassa continua", è stata notificata la sospensione per mesi 12 dall'esercizio di pubblico ufficiale ad una dipendente del Comune di Reggio. Sequestrate le quote e il patrimonio dell'impresa di onoranze funebri "Croce Amaranto".
La cronaca
Le indagini sono partite il 16 giugno del 2017, dopo un arresto e il sequestro di un ingente un carico di armi di ogni genere. Un carico che grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, portò a individuare un più ampio gruppo di persone inserite nella cosca Labate conosciuta anche con il nome di "TiMangiu" che controlla la zona Gebbione di Reggio Calabria.
Nell’operazione dei Carabinieri "Cassa continua", è stata notificata la sospensione per mesi 12 dall'esercizio di pubblico ufficiale ad una dipendente del Comune di Reggio. Sequestrate le quote e il patrimonio dell'impresa di onoranze funebri "Croce Amaranto".
La cronaca
Le indagini sono partite il 16 giugno del 2017, dopo un arresto e il sequestro di un ingente un carico di armi di ogni genere. Un carico che grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, portò a individuare un più ampio gruppo di persone inserite nella cosca Labate conosciuta anche con il nome di "TiMangiu" che controlla la zona Gebbione di Reggio Calabria.