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POLITICA

Amministrative 2015

Regionali 2015, finisce 5 a 2: De Luca avanti in Campania, Toti conquista la Liguria

Il Pd si conferma in Toscana con Rossi e nelle Marche con Ceriscioli, successo in Puglia di Emiliano e della Marini in Umbria (risicato). Boom del Carroccio che supera Forza Italia. Affluenza si ferma al 52% (calo di 11 punti)

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Alla fine il risultato è 5 a 2, con il centrosinstra che tiene Toscana, Umbria, Marche e Puglia e conquista, con Vincenzo De Luca, la Campania: Ma perde la Liguria dove ad uscire vincitore dalle urne è il forzista Giovanni Toti, mentre in Veneto si conferma il leghista Luca Zaia che sfiora il 50% delle preferenze nonostante lo strappo di Tosi.

Un risultato, visto anche il netto calo dei voti del Pd che dal 40% delle ultime europee scende al 24%, che non è certo una vittoria per il premier Matteo Renzi che ora, ancor di più, dovrà fare i conti con la minoranza interna al suo partito, concedendo magari qualcosa sul terreno della riforma costituzionale. Premier che sottolinearà certamente come il Liguria si sia perso, però, proprio a causa delle divisioni. Sommando ai voti della sconfitta candidata Pd Raffaella Paita quelli del candidato civatiano Pastorino, il centrosinistra avrebbe infatti potuto superare il centrodestra.

In Campania il candidato del Pd, Vincenzo De Luca - secondo gli ultimi dati - vince le elezioni con quasi il 40 per cento. Ha un vantaggio di quasi tre punti su Stefano Caldoro, governatore uscente in quota centrodestra. Al terzo posto, Valeria Ciarambino (M5S). Ma per l'ex sindaco di Salerno ('impresentabile' secondo la lista nera stilata dalla commissione Antimafia) ora si apre la partita della possibile decadenza legata alla legge Severino.

In Liguria Giovanni Toti - con l'appoggio dell'intero centrodestra - strappa la Regione al centrosinistra, diviso e in preda a rancori e recriminazioni. Toti ottiene il 34,4 per cento; Raffaella Paita si ferma intorno al 27,8%; Alice Salvatore, Movimento5Stelle, sfiora il 25 per cento chiudendo al 24,8% mentre il candidato civatiano Luca Pastorino si ferma al 9,41%. Una vittoria, quella ligure, che fa sorridere Silvio Berlusconi che, se a livello nazionale ha visto finire Forza Italia sotto la Lega, piazza al governo della rossa Liguria un suo uomo.

In Toscana il governatore uscente Enrico Rossi (Pd) ha superato il 40% necessario ad assicurarsi la vittoria al primo turno, conquistando 48 per cento. Al secondo posto Claudio Borghi, candidato della Lega Nord, intorno al 20 per cento.

In Umbria, dopo un testa testa iniziale, si conferma governatrice Catiuscia Marini, candidata del Pd, con il 42,8% dei consensi. Ricci, candidato del centrodestra, ottiene però un risultato ottimo e al di sopra delle attese in una regione tradizionalmente 'rossa' come l'Umbria ottenendo il 39,3% delle preferenze. Andrea Liberati, del M5S, è terzo al 14,3%. 

​In Veneto avanti Luca Zaia che doppia, con il 47%, la candidata Pd Alessandra Moretti ferma al 23%, mentre Flavio Tosi conquista il 13,6%.

In Puglia Michele Emiliano è stato eletto con il 47,1%. Seconda Antonella Laricchia del M5S che si attesta al 18,4%. Francesco Schittulli al 18,3%. La candidata di FI Adriana Poli Bortone è al 14,4%.

Nelle Marche, il candidato del centrosinistra Luca Ceriscioli vince con il 41.1% delle preferenze. Al secondo posto Gianni Maggi (M5S) col 21,8 seguito da Francesco Acquaroli (centrodestra) al 18.9% e soltanto al quarto posto Gian Mario Spacca, governatore uscente, eletto nel 2010 col Partito democratico e oggi di nuovo in corsa per il suo terzo mandato con l'appoggio di Forza Italia. A lui appena il 14.2% dei voti.

Crollo affluenza
Altro dato è il crollo dell'affluenza: è stata del 52.2%, in calo di oltre dieci punti rispetto alle precedenti omologhe (64,1%), quando si votò in due giorni. Il dato migliore in Veneto con il 57,2 per cento. Maglia nera a Marche e Toscana sotto la soglia del 50. 

Pd primo partito, M5S si rafforza
A livello nazionale il Partito Democratico si attesta al 23,7%; secondo partito il Movimento 5 Stelle al 18,4%. Poi Lega Nord al 12,5%. Quarto partito Forza Italia al 10,7%, Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale invece al 4,2%. Il M5S esce quindi rafforzato dalle urne, ma il sogno di diventare primo partito in tre regioni - Liguria, Campania e Puglia - come era emerso dalle proiezioni sfuma con i risultati finali (i pentastellati dietro al Pd in Liguria e Puglia e al terzo posto in Campania dietro anche a Forza Italia).Cresce anche la Lega non solo in Veneto con Zaia ma anche nelle regioni del centro: in Toscana il suo candidato Borghi è secondo, in Umbria conquista il 15%.