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POLITICA

Oggi gli iscritti decidono sulla presenza del Movimento in Emilia e Calabria

​Il voto per le Regionali su Rousseau, Di Maio: "Preferisco non votare, decida M5s"

"Le decisioni importanti vanno prese con gli iscritti" spiega il capo politico 5S. Gli stati generali? "Serve tempo, se ci presentiamo in Emilia e Calabria non lo avremo" 

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"Di solito preferisco non votare ma chiedere al Movimento quale sia la direzione da prendere". Lo ha detto Luigi Di Maio a 'L'aria che tira' su La7 rispondendo alla domanda se avesse già votato sulla piattaforma Rousseau al quesito sulle Regionali. "Gli uomini soli al comando diventano dei palloni che poi scoppiano. Io credo che le decisioni importanti vanno prese con gli iscritti", ha aggiunto il ministro.

"I più grandi errori li ho fatti sempre quando decidevo da solo", ha spiegato. "Come capo politico - ha aggiunto - cerco di votare il meno possibile per evitare di prendere parte".

Serve tempo per gli stati generali
"Se ci presentiamo ora non avremo tempo di avere degli stati generali per creare un'organizzazione solida" del Movimento 5 Stelle ha detto spiegato ancora Di Maio, rispondendo a una domanda sulla possibilità che i 5 stelle si presentino in Emilia Romagna e Calabria. "Ne abbiamo bisogno degli stati generali, servono 3-4 mesi almeno per definire gli obiettivi dei prossimi 10 anni".

Nessuno nel M5s vuole andare col Pd
Nel M5S "nessuno vuole andare con il Pd su quel territorio, vogliamo presentarci da soli" ha aggiunto a proposito delle regionali.

Le votazioni su Rousseau le decidiamo io e Grillo
A decidere se procedere con un voto su Rousseau su un tema importante "siamo io e Grillo". Alla domanda se si sono sentiti dunque prima di decidere la votazione sull'Emilia Romagna, Di Maio ha risposto: "Esistono i telefoni".

Il voto su Rousseau
Il quesito non è, tout court, se partecipare o meno alle elezioni regionali, sulla base, come spiegato in questi giorni dai vertici del Movimento, della effettiva 'prontezza' o 'maturità'. Di fatto, si tratta sì di decidere se M5s parteciperà alle Regionali in Emilia-Romagna e Calabria ma la ratio della consultazione online è definita dal Blog delle Stelle annunciando che "dalle ore 12 alle ore 20 di oggi, giovedì 21 novembre, gli iscritti del Movimento 5 stelle sono chiamati a votare sulla piattaforma Rousseau per decidere se il Movimento 5 stelle debba osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria". Ricalcando quanto avvenuto in passato - e con una sorta di effetto-specchio tra voto e suo effetto, almeno se si valuta l'impatto del voto online sul test amministrativo - si specifica che "votando sì", l'iscritto sceglie di effettuare la pausa elettorale non partecipando alle suddette elezioni", mentre "votando no, l'iscritto sceglie di non effettuare la pausa elettorale partecipando alle suddette elezioni".

Come d'uso, il Blog ricorda che potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato, come da Statuto e che ciascun iscritto può verificare il proprio stato di iscrizione "facendo login e controllando il bollino colorato accanto al nome, in alto a destra: se il bollino è verde l'utente è certificato e abilitato al voto". La regolarità della votazione, anche in questo caso, "sarà certificata da notaio, e i risultati saranno depositati presso due notai".

La polemica: il voto online mortifica i parlamentari della Calabria
"Il voto online che Luigi Di Maio ha chiesto agli iscritti sulla piattaforma Rousseau per decidere se presentare liste in Calabria alle prossime elezioni regionali mortifica noi parlamentari e il lavoro che abbiamo fatto nell'affannosa ricerca di un candidato autorevole da candidare alla presidenza". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del M5s, Massimo Misiti. "Diciamolo con estrema franchezza: stiamo attraversando -prosegue Misiti - un momento difficile. Un periodo di crisi d'identità che ha reso complicato individuare una figura di spicco capace, in Calabria, di interpretare lo spirito e le idee del Movimento. Ora che ci siamo riusciti, delegare agli iscritti di tutta Italia una decisione politica di questa valenza relativa al nostro territorio, equivale a disconoscere il ruolo che gli stessi iscritti e gli elettori calabresi ci hanno attribuito nel momento in cui hanno deciso di mandarci in Parlamento come loro portavoce".

"È inammissibile - sostiene ancora il parlamentare - pensare che chi non abita in Calabria, chi non conosce la nostra realtà possa decidere, con un voto online, se si possa o meno partecipare alle consultazioni amministrative. Abbiamo il dovere di partecipare alla competizione elettorale calabrese, anche se questo significa rischiare qualcosa. Le battaglie vanno combattute, se si crede in quello per cui si combatte.Altrimenti si rischia di passare per codardi. E noi non lo siamo".

Insorgono anche in Emilia Romagna: "Territorio umiliato, presi in giro"
"Tutta questa operazione è una presa in giro inaccettabile e una umiliazione per tutti coloro che hanno dato l'anima per questo progetto": con queste parole il consigliere M5S rin Emilia Romagna, Silvia Piccinini, critica la decisione dei vertici pentastellati, di sottoporre al voto sulla piattaforma Rousseau la decisione di presentarsi o meno alle elezioni del 26 gennaio. "E' paradossale quello che sta succedendo - lamenta Piccinini - liquidare migliaia di attivisti in Emilia Romagna che hanno contribuito al successo del Movimento 5 Stelle nel 2018 così, con un post palesemente orientato, pubblicato soltanto alle 21 di ieri sera. Senza contestualizzare neanche il voto sulla situazione locale, ma addirittura - ha concluso - estendendo il voto a chi non sa nulla del nostro territorio".

Bonaccini: disponibili a dialogo con M5S
"Il M5S se si presenterà in forma autonoma sarà un avversario da rispettare, come è stato in questi anni. Se vorrà fare altre scelte siamo disponibili a dialogare perché come si vede anche in questi ultimi mesi, molte delle scelte importanti che ha fatto la Regione sono state condivise con quella forza politica. Questo perché credo che abbiano più cose da condividere con il centrosinistra di quante ne abbiano con la Lega e la destra". lo ha detto il governatore uscente Pd, Stefano Bonaccini nella giornata in cui gli iscritti decideranno se presentarsi o meno all'appuntamento del 26 gennaio. "Una volta che avranno deciso - ha spiegato Bonaccini a margine di un'iniziativa a Bologna - faremo tutte le valutazioni del caso". Il governatore ha quindi ribadito: "Non mi permetto di entrare nel merito di decisioni che spettano alla libera autonomia di una forza politica come il Movimento 5 Stelle. Ho sempre detto che non li tiro per la giacca. Tocca a loro decidere - ha concluso - cosa vogliono fare".