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MONDO

La conferenza stampa in occasione del Freedom Day

Regno Unito, Johnson sulla riapertura: "Se non ora quando?"

"Tanti sono stati vaccinati e arriva un momento in cui restrizioni ulteriori non evitano i ricoveri e i decessi ma semplicemente rimandano l'inevitabile" ha detto il premier britannico. Vallance, consigliere scientifico del governo: "Il 60% dei ricoverati attuali non è completamente vaccinato" . Allerta Usa sui viaggi nel Regno Unito

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"Dobbiamo chiederci, se non ora quando?". Lo dice il primo ministro britannico Boris Johnson in collegamento dalla residenza a Chequers dove è in isolamento, in occasione del cosiddetto Freedom Day il  'giorno della libertà', in cui il Regno Unito riapre e toglie le ultime restrizioni raggiungendo la quarta tappa della road map che lo stesso premier aveva fissato per la progressiva uscita dal lockdown.

Johnson ribadisce così di ritenere giusta la riapertura adesso, sebbene mantenendo cautela, proprio perché un rinvio renderebbe le riaperture "ancora più difficili". Alcuni "avrebbero preferito aspettare settimane o mesi" prima di alleggerire ulteriormente le misure, ha riconosciuto Johnson, insistendo tuttavia che "è giusto fare questo passo adesso". "Se non riapriamo adesso - ha spiegato - rischiamo di trovarci davanti ad una situazione ancor più difficile nei mesi invernali. Tanti sono stati vaccinati e arriva un momento in cui restrizioni ulteriori non evitano i ricoveri e i decessi ma semplicemente rimandano l'inevitabile".Quindi Johnson ha rimarcato: "Dobbiamo chiederci, se non ora, quando?".

Poi a proposito del suo isolamento, dopo essere entrato in contatto con il ministro della Salute risultato positivo al virus ha detto: "Bisogna accettare che l'auto isolamento è parte della vita ai tempi del covid. Temo che il sacrificio da parte di quelli fra noi cui è stato chiesto di auto isolarci resti importante per consentire al resto della società di tornare a qualcosa di simile alla normalità", ha detto Johnson, "temo che in questa fase si tratti semplicemente di una conseguenza della vita ai tempi del covid". Solo "un piccolo numero di lavoratori nei servizi pubblici essenziali, purché con doppia vaccinazione, sarà esentato dall'auto isolamento qualora venga in contatto con un positivo e potrà utilizzare in alternativa i test anti-Covid" ha precisato il premier.

E sulla possibilità di riconoscere la validità di vaccinazioni fatte all'estero: "Lavoriamo con i nostri partner nel mondo per il mutuo riconoscimento" dei vaccini, ha detto rispondendo alla domanda di un cittadino britannico vaccinato in Italia.

"Il 60% dei ricoverati attuali non è completamente vaccinato" 
I ricoveri per Covid nel Regno Unito "cresceranno ma non come in passato e questo grazie alla protezione data dai vaccini". Dice Sir Patrick Vallance, consigliere scientifico del governo britannico in una conferenza stampa che a tarda sera corregge quanto detto qualche ora prima a proposito dei ricoveri: in conferenza stampa infatti aveva detto - suscitando sorpresa che - il 60% delle persone attualmente ricoverate nel Regno Unito per Covid è "completamente vaccinato". Poi dopo qualche ora la precisazione: "Circa il 60% delle ospedalizzazioni per Covid non proviene da persone con doppia vaccinazione, anzi il 60% dei ricoveri proviene da persone non vaccinate",

Allerta Usa sui viaggi nel Regno Unito
Gli Stati Uniti mettono in guardia i proprio cittadini dal viaggiare nel Regno Unito a causa della nuova impennata dei contagi da Covid dovuti soprattutto alla variante Delta. I Cdc, la massima autorità sanitaria federale statunitense, hanno alzato al massimo livello di rischio la Gran Bretagna, proprio nel momento in cui il governo britannico è impegnato a revocare le ultime restrizioni.

Sono 39.950 i contagi nelle ultime 24 ore, in una settimana +41%
Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito ci sono stati 39.950 nuovi casi di covid e 19 vittime. Lo riporta il Guardian.   I dati del governo britannico  mostrano che nell'ultima settimana, 322.170 persone sono risultate positive, con un aumento del 41,2% rispetto alla settimana precedente. Nello stesso periodo, ci sono stati 296 decessi, un aumento del 48% rispetto alla settimana precedente.   Prosegue intanto, serratissimo, il piano delle vaccinazioni. A domenica sera, 46.314.039 persone avevano ricevuto la prima dose e 36.099.727 la seconda.