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POLITICA

Consiglio dei Ministri

Renzi: "Approvata la riforma, sarà la PA ad andare a casa dei cittadini e non viceversa"

"Nessuna manovra aggiuntiva", ha ribadito il premier rispondendo a chi gli chiedeva di commentare i nuovi dati negativi per l'economia italiana nella coferenza stampa seguita al Cdm che ha dato il via libera alla riforma della Pa. Renzi ha quindi annunciato che sarà  Giorgio Alleva il nuovo presidente dell'Istat, e che invece sarà Alessandra Poggiani a dirigere l'Agenzia Digitale

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Matteo Renzi
Non ci sarà nessuna manovra correttiva in autunno, lo garantisce il presidente del consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. Cdm incentrato sulla riforma della Pa che, per il premier, “sarà una rivoluzione copernicana, con la pubblica amministrazione che andrà dal cittadino e non più viceversa”. E poi l’Ilva, con l’approvazione della norme attese e i“bond solidarietà” e la stabilizzazione del 5 per mille, il nuovo servizio civile che porterà i giovani ad operare anche all’estero e la nuova “impresa sociale”, fino all’obbligo di trasparenza delle associazioni.
 
Una riforma che però non dovrà pesare sui conti dello Stato: “dall’attuazione delle deleghe contenute nel provvedimento - si legge nella Relazione Tecnica - non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
 
A tenere banco però, oltre alle misure licenziate dal Cdm, l’economia e le riforma già in discussione in questi giorni, come quella che riguarda il titolo V della Costituzione e quella della legge elettorale.
 
Sul fronte economico Renzi ha garantito che non ci sarà nessuna manovra bis, quando gli è stato chiesto se i dati di oggi sulla produzione industriale rendessero più probabile una correzione di bilancio. "Se la domanda è c'èà la manovra? – ha detto il premier - La risposta è: no!". "Ogni giorno - ha spiegato - c'è qualcuno che diffonde un dato (macroeconomico, ndr) verso le dieci, undici di mattina: può essere uno 0,2% in più, e non fa notizia, o in meno e allora fa notizia. Nel mese di maggio l'occupazione è aumentata di 54mila unità. Ma è un dato che non passa. Abbiamo un paese che sta tornando ad assumere - questo non vuol dire che siamo fuori dalla crisi - però non passa. Io naturalmente guardo con la consueta attenzione i fenomeni internazionali, qualche primo segnale di turbolenza sui mercati finanziari internazionali, ma siamo certi che se l'Italia fa le cose che deve fare è nelle condizioni non di andare fuori dalla crisi, ma di essere il locomotore dell'Europa".
 
E sulle riforme il premier ha invece detto di non aver paura del voto dell’Aula “perché se al Senato ci sarà qualcuno che vuole frenare comprensibilmente è perché magari non ricorda neanche il recente passato". Renzi ha quindi rivendicato il lavoro sin qui fatto dal suo governo e sottolineato come tutti, nella maggioranza ma anche nell’opposizione, siano d’accordo con “il 90%” delle misure proposte. Persino il Movimento5Stelle con cui, ha detto Renzi, “spero di vedermi la settimana prossima”.
 
Riforma Pa
"Stiamo facendo la rivoluzione del buon senso – ha detto il premier -, dimezzando la politica, semplificando e invertendo rapporto tra cittadini e P.A". Renzi ha quindi rimandato a domani, con i ministri competenti, la spiegazione dei dettagli della riforma, ma ha spiegato la ratio da cui questa muove e l’obiettivo che si pone: “Alla fine del percorso di riforma, la Pubblica amministrazione avrà il dovere di mettere on-line tutti i certificati. Il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione sarà rovesciato, sarà la Pa ad andare a casa dei cittadini e non più viceversa”.
E sulle polemiche, con le critiche arrivate soprattutto dalla Cgil, il premier ha risposto: “Non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei permessi sindacali. Stiamo attuando percorso di riforme così radicale e significativo al Senato – ha aggiunto - che figuriamoci se abbiamo paura. Se non hanno il 50% dei permessi in meno nessuno soffrirà. Nessuno vuole punire sindacati".
 
Alitalia

La proposta di Etihad per Alitalia "è molto buona e consente alla compagnia di bandiera di guardare al futuro", ma è necessario che "tutti facciano sacrifici". Così il premier ha risposto alle domande sulla nostra compagnia aerea. "In un situazione come questa ci vuole responsabilità. Il rischio è che chiuda l'azienda con tutto il pacchetto di debiti e migliaia di persone che rimangono a casa. Invito tutti alla saggezza". "Oggi il rischio non è sugli esuberi – ha aggiunto - ma il fallimento. L'alternativa e' tra un numero x o y di esuberi e la chiusura".
 
Il problema decreti attuativi
Per quanto riguarda il problema delle centinaia di decreti attuativi mai effettivamente entrati in vigore, bloccando così l’attuazione pratica di altrettante leggi, il premier ha detto: "Da un'analisi dettagliata ci sono 752 leggi da disciplinare: 286 di Monti, 304 di Letta e 162 nostre. Sui decreti attuativi si è deciso che da oggi ad inizio di ogni Cdm il ministro dell'attuazione del programma individuerà nome e cognome del ministro responsabile. E' inutile fare leggi se non si applicano, è allucinante".
 
Ilva
Approvato anche il decreto Ilva, con cui si dà via libera al prestito per l'azienda siderurgica in commissariamento straordinario: "Il ministro Guidi e Galletti lo presenteranno nei prossimi giorni, è in una forma diversa da quella letta sui giornali. Contiene la riorganizzazione dei tempi ambientali e la questione del prestito ponte. Non ci sono sdoppiamenti commissariali, come ho sentito. Ritengo non abbia senso avere più commissari". E poi, tra gli annunci fiume di Renzi di oggi, "Alessandra Poggiani sarà direttore generale dell'Agenzia per il Digitale".
  
5 per mille stabile, cambia fiscalità  
Il meccanismo del 5 per mille, oggi ancora da finanziare ad ogni legge di stabilità, diventerà permanente. Prevista anche l’introduzione di una tassazione che tenga conto non solo delle finalità solidaristiche delle onlus ma anche del “divieto di ripartizione degli utili”. In questo ambito verranno anche riviste tutte le agevolazioni, detrazioni e deduzioni, fiscali che ad oggi riguardano le attività di volontariato. 
 
Servizio civile anche all’estero e fa curriculum  
Si riforma anche il servizio civile per il quale si prospetta una “programmazione almeno triennale” dei contingenti di giovani, “anche stranieri”. I ragazzi e le ragazze coinvolti faranno anche esperienze all’estero, dentro o fuori la Ue. Il servizio civile farà curriculum sia “nei percorsi di istruzione” che “in ambito lavorativo”. 

Le nomine
Annunciate dal premier due nomine approvate dal Cdm: quella del nuovo presidente dell'Istat e del dg dell'Agenzia Digitale. "Su proposta del Ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia - si legge nel comunicato -, a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari", Giorgio Alleva è stato nominato Presidente dell'Istituto nazionale di statistica, All'Agenzia Digitale va invece Antonella Poggiani.
 
“Chiuso nel Palazzo fino al 31”
Infine, i "programmi estivi" di Renzi, almeno fino a fine mese: "Da qui al 31 agosto starò chiuso nel Palazzo perchè l'intenzione è quella di lavorare alla macchina", ha sottolineato Renzi. "Sarà ufficializzata la squadra di Palazzo Chigi, perchè in quattro mesi ci siamo concentrati soprattutto nelle riforme".