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POLITICA

Primo appuntamento del semestre a guida italiana

Renzi-Barroso, incontro a Villa Madama. Il premier: "Italia più semplice è Italia più forte"

Il presidente uscente della Commissione Ue loda la professionalità del nostro Paese: "Sosteniamo pienamente la presidenza italiana che ha stabilito obiettivi chiari che noi condividiamo", e l'operazione Mare Nostrum. Renzi replica alla Bundesbank: "Si occupi del suo obiettivo statutario, non di politica. L'Europa è dei cittadini, non dei banchieri"

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Renzi e Barroso a Villa Madama

"Il compito della Bundesbank è assicurare il proprio obiettivo statutario, non partecipare al dibattito politico italiano. Rispetto il lavoro" della Buba, "quando ha il desiderio di parlare con noi è la benvenuta partendo dall'assunto che l'Europa è dei cittadini, non dei banchieri né tedeschi né italiani".

Comincia all'insegna della cordialità e del buonumore la conferenza stampa che segue l'incontro a Villa Madama tra il premier italiano e José Barroso, primo appuntamento ufficiale del semestre italiano di guida dell'Unione. Nonostante le battute però la questione centrale di questi giorni, lo scontro Roma-Berlino su rigore o flessibilità, non può essere messa da parte. E le parole del premier Renzi, che questa mattina aveva incassato l'appoggio del governo tedesco che ha preso le distanze dalle parole del presidente della Bundesbank, sono decisamente dure.

Non solo però politica economica nell'incontro tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente uscente della Commissione Ue. Tra i temi affrontati anche quello dell'immigrazione, delle riforme in Italia e in Europa e delle nomine per il nuovo governo continentale, oltre ovviamente gli obiettivi e le linee guida del semestre italiano.

"Restituire speranza-passione a cittadini Ue"
"Il nostro obiettivo, il grande obiettivo del semestre" è restituire "speranza, passione e entusiasmo ai cittadini Ue, che sono i nostri stakeholder, il motivo per cui lavoriamo", ha detto Renzi. Obiettivo condiviso da Barroso che ha sottolineato la "grande professionalità governo italiano nel preparare il semestre" ed ha ribadito il pieno sostegno alla "presidenza italiana che ha stabilito obiettivi chiari che noi condividiamo". Barroso ha quindi sottolineato il "grande entusiasmo" che caratterizza questo semestre italiano. Un entusiamo che il portoghese ha visto anche ieri all'incontro con il Presidente Giorgio Napolitano. 

Le riforme in Italia e in Europa
"L'Italia deve essere più semplice, se è più semplice diventa più forte". "Il 1° settembre 2014 - ha spiegato il premier -, comincerà il percorso dei 1000 giorni, che si concluderà il 28 maggio 2017. Un percorso di riforme del sistema fiscale, di quello giudiziario, della Pa, della Costituzione, della legge elettorale e dell'Italia come macchina amministrativa", che porterà a "un grande restyling complessivo". Quel restyling, ha conluso Renzi, di cui "gli italiani sentono necessità e che la commissione Ue ha sollecitato".

Nomine Ue
"Penso che dobbiamo rispettare le regole. Anche sulla discussione del nome, il consiglio ha fatto una scelta a maggioranza, un fatto significativo, indicando Jean-Claude Juncker quale proposta al parlamento. Toccherà ora a lui- ha chiarito il premier - individuare le figure della commissione e valuteremo sulla base delle sue scelte". 

Rigore e flessibilità
"Il rapporto che oggi c'è con la Cancelliera Angela Merkel è ottimo. E ho molto apprezzato la presa di posizione del governo tedesco di queste ore". Prima di bacchettare il governatore della Bundesbank, Renzi è tornato a ribadire l'assoluta sintonia con il governo di Berlino. Sintonia confermata dalle parole del portavoce della Merkel che oggi è tornato a dire che "tra Roma e Berlino non ci sono problemi". "La Germania e l'Italia vogliono fondamentalmente la stessa cosa", ha dichiarato Steffen Seibert, "il Patto di Stabilità e crescita è stato studiato per assicurare una crescita sostenibile", ha aggiunto Seibert, "per quel che ne so io, non ci sono divergenze tra i governi di Germania e Italia su questo punto, stiamo spingendo nella medesima direzione". "La flessibilità - ha spiegato quindi il premier italiano - non è una richiesta dell'Italia: serve all'Europa non all'Italia. All'Italia serve il processo di riforme che abbiamo avviato".

Immigrazione
"Voglio rendere omaggio al popolo italiano, alla repubblica italiana e alla marina italiana: grazie per quello che state facendo nel mediterraneo, state salvando migliaia di vite umane". Sollecitato dalle domande dei giornalisti, Barroso ha affrontato il tema immigrazione spiegando che è un "affare condiviso": "Il problema che affronta l’Italia è europeo - ha detto -, Frontex ha bisogno di più risorse e vi diamo per questo Frontex Plus: bisogna condividere le nostre risorse non solo per il Mediterraneo, ma anche sulla situazione degli immigrati in tutta Europea. E’ una responsabilità condivisa". "Ssenza il vostro intervento - ha sottolineato ancora Barroso -, molti uomini, donne e bambini sarebbero morti: questo merita tutta la nostra ammirazione. l'italia è un paese ospitale e umanitario", ha aggiunto il presidente della commissione Ue, sottolineando però come la stessa commissione "da tempo chiede un approccio europeo di maggiore collaborazione".