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POLITICA

Entro il 21 settembre saldati debiti della P.A.

Renzi: "Berlusconi e Grillo due facce della stessa medaglia"

Il premier, intervistato in radio, torna sul suo approdo a palazzo Chigi e spiega che avrebbe preferito un passaggio elettorale ma che si è adeguato alla legge in vigore

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Matteo Renzi
“Se il Pd sarà primo gruppo della sinistra nel Parlamento Europeo, posso dire che avremo vinto, altrimenti non avremo vinto le elezioni europee". Intervenendo a Radio 105 Matteo Renzi non fa, del prossimo appuntamento elettorale, una questione di percentuali. “Dal punto di vista italiano, il riferimento è sui numeri del gruppo”, spiega il premier, che poi conferma gli impegni presi rispetto al saldo dei debiti della P.A., attacca Berlusconi e Grillo, “due milionari facce della stessa medaglia”, e torna sulle riforme sul suo arrivo al governo: “Avrei preferito passare prima dalle urne”.
 
Elezioni europee
"Tutti i sondaggi che circolano, anche se non li posso citare, danno il Pd in netta crescita sia rispetto alle politiche dello scorso anno sia rispetto a 4 anni fa”, spiega l’ex sindaco di Firenze che aggiunge: “Non mi dimetterò se il Pd scenderà sotto il 30%, potrò dire di aver vinto le elezioni se il Pd sarà il primo gruppo nel Parlamento europeo nella parte della sinistra, cioè la prima delegazione del Pse. Altrimenti non avremo vinto".
 
Saldo debiti della P.A.
I debiti della P.A. verso le imprese saranno pagati entro il 21 settembre, ribadisce e rassicura Renzi: "Confermo quello che avevo detto io con il 'lodo Vespa'. Voi ricorderete che durante la trasmissione 'Porta a porta' ho preso l`impegno del 21 settembre, e lo manterrò. Tutti i debiti pregressi della P.A. saranno saldati entro la fine dell`estate, il 21 settembre. Punto e basta".
 
Berlusconi e Grillo “ipermilionari facce della stessa medaglia”
Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono "due facce della stessa medaglia", secondo l’ex sindaco di Firenze. "Abbiamo due importanti protagonisti dello show system che sono Berlusconi e Grillo – ha detto il premier -. Ma ha visto che straordinaria abilità ha avuto Grillo a fare questa campagna con Vespa, e Berlusconi che comunque nella sua condizione di difficoltà sta facendo una straordinaria campagna elettorale? Io sono diverso dagli altri, io non insulto, vengo insultato. Grillo mi chiama 'l`ebetino', ma l`importante è non insultare gli italiani". "L`abilità di Grillo e Berlusconi - ha aggiunto - è stata quella di distogliere  la campagna elettorale dalle cose concrete: avete visto la vicenda degli 80 euro? Grillo e Berlusconi, che giocano a essere due persone diverse, due storie diverse, in realtà sono due facce della stessa medaglia perché hanno avuto la stessa reazione sugli 80 euro. Io ho detto '80 euro è un primo passo. Loro hanno detto 'è una mancia elettorale' perché forse gli ipermilionari non hanno idea di che cosa significhi un mutuo, comprare uno zainetto, pagare una bolletta".
 
L’Italicum
La legge elettorale deve garantire un vincitore, questo è il punto irrinunciabile per Renzi: "Io dopo 8 anni che continuavano a parlarne l`ho portata in discussione alla Camera, poi le forze dell`opposizione hanno detto `Fermi lì, non discutiamone finché c`è la campagna elettorale, sennò Renzi finisce a fare campagna elettorale`. In ogni caso è fondamentale che ci sia uno che vince. Non è possibile che in Italia si apra sempre il dibattito filosofico su chi ha vinto perché tutti hanno vinto”, ha spiegato il premier aggiungendo che avrebbe preferito passare per le urne per arrivare a palazzo Chigi. “Io avrei preferito che ci fosse stato un sistema elettorale da consentirmi di passare prima dalle urne che non da un accordo elettorale, ma finché c`è questa Costituzione e queste regole, io rispetto questa Costituzione e queste regole".