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POLITICA

Le reazioni

Renzi: "Da Napolitano discorso di alto profilo". Camusso: "Cogliere invito al dialogo"

Critici i 5Stelle, Di Maio: "Meno male che oggi non sono andato al Quirinale ad ascoltare questa propaganda". Civati: "Non mi sento chiamato in causa". Calderoli: "Abbiamo diritto a resistere"

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"Un discorso di grande livello, di alto profilo". Matteo Renzi commenta così, al Quirinale, il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle alte cariche dello Stato. Un discorso apprezzato da tutto, o quasi, il Pd, ma un intervento che non è affatto piaciuto alle opposizioni, Movimento5Stelle in testa.
 
Susanna Camusso, leader Cgil in rotta di collisione con l’esecutivo proprio sul tema delle riforme, ed in particolare su quell’articolo 18 generatore di contrasti “improvvidi”, dell’intervento del Capo dello Stato pensa “vada colto l'invito al dialogo”,
 
Di Maio: “Propaganda”
La bocciature pentastellata arriva attraverso il profilo facebook di Luigi Di Maio, uno dei cinque membri del ‘direttorio’, che scrive: “Napolitano, durante gli auguri al Quirinale: 'il consenso ottenuto dal Pd ha garantito l'ascolto dell'Italia in Ue'. Meno male che oggi non sono andato al Quirinale ad ascoltare questa propaganda. La verità è che l'Ue se ne frega dell'Italia basta controllare Matteo Renzi e l'Italia è 'sistemata'".


Nessuno tra i 5 Stelle è salito al Colle per lo scambio di auguri di fine anno alla presenza delle alte cariche dello Stato e militari.
 
Calderoli a Napolitano: “Abbiamo diritto di resistere”
"Non si può dire aprioristicamente sì o no alle riforma ma se si è di fronte ad un attentato alla democrazia, ovvero ad una legge elettorale fatta per far vincere uno dei concorrenti e tenerlo al governo per cinquanta anni, si ha tutto il diretto di resistere, resistere e resistere". Lo afferma il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli commentando l'intervento del presidente della Repubblica.
 
Civati: “Non mi sento chiamato in causa, minaccio scissioni” ma non sul serio
"Io non mi sento coinvolto dal monito di Napolitano. E poi, troppa grazia, non sono degno di tanta attenzione". Lo dice Pippo Civati. "Se si stigmatizza la minaccia di elezioni anticipate - afferma l'esponente della minoranza del Pd - segnalo che le urne anticipate le vuole Renzi. Ma andando più indietro ricordiamoci che Letta fu nominato da Napolitano con un mandato fino al 2015, e quindi è l'intera legislatura che è sotto la minaccia di elezioni anticipate". "Se poi si vogliono stigmatizzare le scissioni – prosegue Civati - beh, quelle le hanno fatte Alfano, e grazie a lui non si è andati a votare nel 2014; e poi le hanno fatte a varie riprese Scelta civica, Sel con esponenti che sono confluiti nel Pd tra applausi, per non parlare oggi del 'grillino' Currò. Mi sembra di ci siano troppe contraddizioni in certi discorsi che vengono fatti".  "Io parlo di un' altra cosa - spiega poi Civati - parlo del futuro. Dicono che minaccio scissioni, ma tecnicamente la mia non lo è, è una iniziativa politica. E anche se mi dimettessi da parlamentare non metterei in discussione la legislatura, perché i numeri ce li hanno”.

Sel: "Presidente un poco oltre i confini delle sue prerogative"
"Al presidente Napolitano, che oggi è andato un poco oltre i confini delle sue prerogative, diciamo che utilizzeremo qui tutte le tattiche emendative, spregiudicate o meno, per opporci al progetto" di riforma costituzionale del governo. Così il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni.
 
Ferrero (Prc): “e’ un presidente di parte, spero dia presto dimissioni”
"Napolitano nel suo discorso alle alte cariche dello Stato si produce in uno spot a favore del governo; questo invece di garantire la Costituzione e difendere il popolo italiano dalle politiche di austerità promosse da Renzi. Napolitano si ripropone nuovamente - come in molte altre occasioni - come un presidente di parte, vero ispiratore e garante delle politiche neoliberiste che tanti danni hanno fatto al nostro paese. Un presidente amico della Merkel e di Confindustria e che non trova di meglio che attaccare i sindacati e quindi i lavoratori. Spero che Napolitano dia presto le dimissioni, per porre rapidamente fine al triste spettacolo di stravolgimento della Costituzione a cui assistiamo oramai da troppi anni". E’ il commento di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.