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POLITICA

Milano

Renzi rilancia le grandi opere: ponte sullo Stretto può creare 100mila posti di lavoro

Il presidente del Consiglio a Milano visita l'ospedale San Raffaele poi partecipa ad un evento alla Triennale dove rilancia le grandi opere

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Il presidente del Consiglio ha rilanciato le grandi opere, con particolare riferimento al Ponte sullo Stretto per "togliere la Calabria dall'isolamento e far sì' che la Sicilia sia più vicina" e la banda larga, facendo dell'Italia una "gigabyte society". E' quanto ha detto nel corso dell'incontro per i 110 anni di Salini-Impregilo.

"Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro", ha aggiunto Renzi.  "Bisogna sbloccare i cantieri e serve la banda larga perchè la rete di domani non sarà una diga in Italia ne' l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità". "Bisogna poi continuare le grandi opere dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina". "Noi siamo pronti", ha detto citando anche la Variante di Valico ed il Terzo valico tra Liguria e Piemonte. 

Il Ponte sullo Stretto di Messina può creare "centomila posti di lavoro". Ha annunciato. Renzi ha indicato l'infrastruttura come parte del completamento della "Napoli-Palermo". "Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni - ha detto rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del Gruppo - noi ci siamo".

Renzi: Italia deve smetterla con i tagli lineari. Sulla Sanità tagliato anche troppo 
In precedenza il Premier aveva visitato l'ospedale San Raffaele dove ha detto che "l'Italia deve smetterla con i tagli lineari. Sulla sanità è evidente che si è tagliato anche troppo". Il premier ha ricordato che qualche anno fa il Fondo sanitario nazionale era da 106 miliardi, ora è passato a 112, aggiungendo che "la nostra spesa per la sanità sul pil non è più alta degli altri paesi". "Noi ci lavoriamo.  finito il tempo dei tagli in sanità ma dobbiamo gestire meglio in tema dei costi standard".  "Anche io vi chiedo una cosa però - ha aggiunto - cioè di dimostrare all'Italia che si può puntare in alto e sognare in grande. Questo non è in contrapposizione con quello che avviene ogni giorno in una corsia di ospedale". In questa dimensione "deve esserci la forza di portare l'Italia in alto - ha continuato - avremo i nostri difetti e faremo i nostri errori, ma anche la storia del San Raffaele dimostra che ci si può risollevare e puntare in alto". 

L'Italia nel settore della sanità è "fra i paesi più forti al mondo": il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne è convinto ed è per questo ritiene che si debba giocare "la partita a livello internazionale". Altrimenti tra qualche anno, ha aggiunto proseguendo con la metafora calcistica, "ci troviamo tra Regioni a giocare il campionato di serie B. L'Italia invece può giocare la Champions perchè siamo secondi al mondo per longevità e abbiamo eccellenze del capitale umano che dobbiamo valorizzare di più, uscendo dalla retorica dei cervelli in fuga". Insomma il Paese ha "molti difetti, ce li raccontiamo tutti i giorni ed è giusto perchè dobbiamo cambiare, ma dobbiamo ricordare che c'è un Paese che in questo settore è tra i più forti al mondo".