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POLITICA

Direzione Pd

Renzi: "Italia in Pole per la crescita. No veti sulle riforme. Libia questione centrale"

Il premier annuncia i provvedimenti del Consiglio dei ministri di venerdì 20, parlando di misure a sostegno della maternità, delle liberalizzazioni e per superare la precarietà. Sulla Libia: "Situazione complessa da affrontare con saggezza"

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Un applauso per Giorgio Napolitano e la rivendicazione del lavoro svolto "da tutto il Pd" per l'elezione di Sergio Mattarella, quale risultato di "grandissimo significato". Comincia da qui l'intervento del premier e segretario dem Matteo Renzi alla direzione del partito. La chiosa, invece, è tutta sul ruolo dei democratici. "Il Pd ha il compito di guidare questo Paese, esco da questo mese complicato con rafforzata una certezza: se noi facciamo il nostro lavoro, il Paese torna a essere carico di speranza e opportunità". 

"Italia in pole position per la crescita"
Subito un passaggio sui temi di politica europea, alla luce della vittoria di Tsipras in Grecia. Il premier fa subito un distinguo: "Il governo greco fa delle proprie rivendicazioni, il nostro governo prova a cambiare tutta la direzione della politica economica dell'Unione".

"Primi segnali di cambiamento - dice Renzi - sono visibili a tutti. Alcuni vengono dalle istituzioni europee, dalla Bce, dal piano di investimenti Juncker, dal nuovo rapporto tra Euro e Dollaro". "Ora ci sono condizioni ideali per la crescita in Europa, anche perché l'Italia è riuscita ad incidere sulle politiche dell'Unione", rivendica Renzi. Ora il nostro Paese "è in pole position nel gran premio della crescita", scandisce il leader Pd.

"Sulle riforme stiamo battendo le forze della palude"
Un risultato reso possibile - dice Renzi - "grazie all'impegno del Parlamento nella battaglia per le riforme". Su questo, grazie al Pd, "le forze della Palude, da Forza Italia a Sel, sono state sconfitte alla Camera" sulle prime votazioni del Ddl Boschi.  

 "Forza Italia discussione vera. Bene la disponibilità di Berlusconi sulla politica estera"
"Abbiamo aperto una ferita in Forza Italia, perché nella partita del Qurinale abbiamo giocato una partita giusta", dice Renzi che, nel partito azzurro, individua due fazioni. "C'è chi vuole le elezioni anticipate e chi vuole portare a termine il percorso comune delle riforme iniziato con la maggioranza", sottolinea il leader Pd. Detto questo, scandisce il premier: "Sulle riforme non accettiamo veti da nessuno, nemmeno da chi esce dall'Aula al momento del voto" - riferendosi ai voti sul Ddl Boschi alla Camera Su questo, il "sì lo deve dire la maggioranza", anche se è chiaro che bisogna "favorire il dialogo con tutte le forze che vorranno partecipare". 
Il premier valuta positivamente la disponibilità offerta da Silvio Berlusconi "a collaborare con governo" sulla questione libica. 

"Il Jobs Act aumenta le assuzioni"
Il premier rivendica i risultati del governo. "Le assunzioni aumentano soprattutto al nord, grazie al contratto a tutele crescenti". Poi, l'annuncio per il consiglio dei ministri di venerdì: "Presenteremo decreti a sostegno della maternità, per superare la giungla dei cococo, per riorganizzare le partite iva, per la fatturazione elettronica". Tra le altre misure: "Un disegno di legge sulla concorrenza per le liberalizzazioni e norme a sostegno dell'export". "La nostra scommessa è fare della Rai la più innovativa azienda culturale del Paese e cominceremo da marzo", aggiunge il premier. 

"Libia questione complessa, agire con saggezza"
"La situazione in Libia non migliora" dice Renzi e va affrontata con "assoluta saggezza e senza isterie". Non possiamo sottovalutare "la complessità della situazione" aggiunge il premier.