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MONDO

Le dichiarazioni in conferenza stampa a Bruxelles

Renzi: "Con l'Europa nessuna sudditanza. Riforme e lavoro al centro"

Il presidente del Consiglio ha affrontato diversi temi, dall'occupazione alla competitività, dal semestre italiano alla centralità delle riforme. E non ha perso l'occasione di parlare anche della spending review e dell'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici

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Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles
Bruxelles

L'Europa deve rimettere al centro le politiche dell'occupazione e le riforme. Così il premier Matteo Renzi, che al termine dell'incontro con i leader europei a Bruxelles ha spiegato quali siano gli obiettivi su cui puntare. Alla soglia del semestre italiano alla guida dell'Ue, Renzi ha ricordato che l'Italia deve fare la propria parte e agire in Europa senza "nessuna sudditanza psicologica". L'Europa dovrebbe avere un'unica politica del lavoro, e sulla centralità delle riforme e i tempi, il premier italiano ha sottolineato che sono "il punto più importante discusso con i colleghi a Bruxelles".


Nessun atteggiamento conflittuale con l'Ue
"Noi non siamo in competizione con l'Europa. Non c'è nessun atteggiamento conflittuale. Noi non abbiamo una condizione di sudditanza psicologica e non prendiamo ordini dall'Unione. Si sta in Europa consapevoli dei nostri dati storici ed economici. Io non ho un dovere verso i nostri partner europei ma verso i nostri figli - dice - L'Italia ha il secondo export in Europa".  

L'Italia non è una cicala che scialacqua
Renzi continua su questo punto. "L'Italia non è un Paese che viene in Europa a fare la cicala che scialacqua, noi siamo contribuenti attivi". Il premier infatti specifica che "il debito è salito al 132% "per due ragioni: perché il Pil è crollato e perché sono cresciute le spese per il fondo salva-Stati". 

Le riforme
Il presidente del Consiglio italiano ha poi spiegato che "Il semestre europeo è molto importante, non è vero che è un appuntamento burocratico. L'Italia ci può arrivare avendo molto da dire e da fare soltanto se prima sarà in grado di svolgere un gigantesco lavoro sulle riforme". E il nostro Paese ci sta già lavorando. "Noi abbiamo dato una forza accelerazione, entro fine marzo - ha detto Renzi - saremo pronti a portare in Aula la discussione sul Titolo V". 

Gli appuntamenti
Poi Renzi ha parlato del semestre italiano e spiegato gli appuntamenti in programma. "Costruiremo la transizione nella cornice delle istituzioni europee. A Milano ci sarà l'incontro con i Capi di Stato asiatici voluto dal governo Letta e condiviso da noi. Avremo poi l'appuntamento sulla disoccupazione giovanile - aggiunge Renzi - e chiederò al sindaco di Torino di ospitarci. Ci sarà anche un appuntamento a luglio sui temi dell'agenda digitale".


La fiducia per la ripresa
È ottimista, Renzi, e riporta i commenti di Draghi sulla ripresa economica, "modesta, timida, ma in atto". Il premier però specifica che tra i fattori qualificanti c'è il tema della forza dell'export, ma anche "la ripresa di fiducia che è condizione dello sviluppo economico".

Clima ed energia
E parlando di clima e ambiente, uno degli argomenti chiave dell'incontro tra i leader europei, il premier ha dichiarato: "In un momento di crisi anche di competitività europea, sul rapporto clima-energia-industria puntiamo al ruolo di leadership dell'Europa nel mondo. Se anche con sforzi riusciamo a fare questo lavoro facciamo fare all'Ue il suo mestiere, quello di punto di riferimento mondiale". 

Spending review e l'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici
E alla domanda sulla spending review, Renzi risponde: "Credo che il lavoro di Cottarelli sia un buon punto di partenza su alcune cose però non sono molto convinto come l'idea di chiedere ai pensionati che guadagnano il giusto un contributo. Un conto sono le pensioni d'oro, ma se immaginiamo un intervento a pioggia non sono d'accordo e non interverremo". E aggiunge, riferendosi all'intervento dell'Ad di Fs, Moretti, che aveva detto di essere pronto ad andar via in caso di tagli agli stipendi dei supermanager: "Confermo l'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici. Sono convinto che quando Moretti vedrà la ratio sarà d'accordo con me". 


I sorrisi tra Barroso e Van Rompuy
Renzi fa anche riferimento ai sorrisi tra Van Rompuy e Barroso: "Se son contenti lo sono anch'io, ma il mio obiettivo è far sorridere le famiglie italiane".