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MONDO

Il premier a Bruxelles

Renzi al vertice Ue-Africa: "Immigrazione sarà il focus nel semestre italiano"

Quarto summit fra i capi di Stato e di Governo dei due continenti. Cooperazione in sicurezza e commercio i temi più importanti 

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La questione migratoria al centro del semestre europeo di presidenza italiana dell'Ue. Cerca di coinvolgere tutta l’Europa il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sull’immigrazione che in Italia ha avuto tragici eventi soprattutto al largo delle coste di Lampedusa. E per portare avanti questo discorso sceglie il vertice Africa-Ue a Bruxelles.

Un momento che il premier ha utilizzato anche per ricordare l’adesione massiccia a Expo 2015 da parte dei paesi africani e la necessità di accelerare la conclusione degli accordi di partenariato economico tra l'Ue e le cinque organizzazioni subregionali africane.

Prima di prendere la parola Renzi ha avuto anche due incontri bilaterali, con il premier etiope Hailemariam Desalegn e con il presidente del Mozambico Armando Guebuza. Dopo il discorso si vedrà invece col presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud e a seguire col vice presidente dell'Angola, Manuel Vicente e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.

Il vertice Ue-Africa
Sicurezza e commercio. Al quarto summit Ue-Africa sono stati questi i temi affrontati dalle 54 delegazioni africane e 28 europee, alla presenza anche del segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Una riunione iniziata con il ricordo di Nelson Mandela nelle parole del presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso, per poi passare a discutere di una delle principali crisi che in questo momento sta vivendo il continente ‘nero’, quello della Repubblica Centrafricana.

Preoccupazione sulla transizione del Paese, guidata da Catherine Samba-Panza, è stata espressa da Ban Ki-moon e dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Entrambi hanno chiesto un numero maggiore di soldati e poliziotti e un sostegno finanziario più consistente, sottolineando che l'attuale impegno di peacekeeping, guidato dalla Francia e da forse africane "è lontano dall'essere sufficiente". L'Italia si è impegnata per contribuire alla missione di sicurezza Ue.

I Paesi dei due continenti hanno poi affrontato la possibilità di aumentare la cooperazione, spingere gli investimenti – considerando che l'Unione europea ha destinato all'Africa aiuti per 141 miliardi di euro, tra il 2007 e il 2013 –, prevenire i conflitti, lotta ai cambiamenti climatici, povertà, migrazioni e diritti umani, con Francia e Germania che hanno annunciato un nuovo piano comune su questi temi.

A far discutere più di tutto sono state comunque le assenze. Il presidente del Sudan, Omar al-Bashir, non è stato invitato, a causa dell'accusa di crimini contro l'umanità. Il capo di Stato dello Zimbabwe, Robert Mugabe, avrebbe rifiutato di partecipare in reazione al no dell'Ue al visto alla moglie e il sudafricano Jacob Zuma perché accusa Bruxelles di scegliere in modo opinabile i partecipanti.

L’Eni in Mozambico e il partenariato con l’Angola
Il presidente della Repubblica del Mozambico, Armando Guebuza, e l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, si sono incontrati a Bruxelles per un aggiornamento sui progetti di Eni in corso nel Paese. Scaroni ha illustrato al presidente Guebuza il progresso delle attività esplorative: dopo gli 11 pozzi già perforati sono in programma altri due pozzi nel corso del 2014. Saranno costruiti impianti di liquefazione delgas onshore e offshore, che consentiranno di fornire principalmente i mercati asiatici, e realizzati progetti di valorizzazione del gas a livello locale. Un’altra iniziativa di partenariato verrà poi organizzata dall’Italia con l’Angola durante il suo semestre di presidenza dell'Unione europea nella seconda metà del 2014. La riunione si svolgerà nella capitale angolana, Luanda, a luglio.