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POLITICA

Crisi Governo

Pd, Renzi a Le Monde: bisogna impedire voto voluto da Salvini

L'ex premier spiega il suo "il suo tentativo di parlare con il M5s per cercare di evitare una catastrofe economica e una deriva estremista"

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L'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha dichiarato in un'intervista al quotidiano francese Le Monde che "bisogna impedire il ritorno alle urne voluto da Matteo Salvini". Nel colloquio, pubblicato in apertura sul sito dell'autorevole quotidiano francese, il senatore del Pd spiega il suo "il suo tentativo di parlare con il M5s per cercare di evitare una catastrofe economica e una deriva estremista".

"Questo governo ha promesso di cambiare tutto. Dopo un anno e due mesi, il suo fallimento è evidente. Viene dimostrato che i populisti, una volta al potere, sono incapaci, incompetenti. Per questo, il 20 agosto, voteremo la sfiducia. Quindi dovrebbe iniziare il percorso istituzionale previsto dalla Costituzione", dichiara Renzi. Il giornalista Je'rome Gautheret gli fa notare che oggi è aperto al dialogo con il M5s che in passato però aveva definito "un movimento di estrema destra pericoloso per la democrazia e per l'Europa" e gli chiede se abbia cambiato idea.

"La situazione è cambiata un po' - spiega Renzi - La Lega sta perseguendo una linea di estrema destra, che considero inaccettabile, mentre il M5s sembra - si spera sia duraturo - aver cambiato orientamento. Sembra - vedremo se questo accadrà davvero - che voglia prendere le distanze dalla follia della Lega". 


Delrio,con M5S serve accordo scritto alla tedesca 
Salvini ha fatto errore clamoroso, un autogol e ora è terrorizzato dall'idea di un accordo tra noi e il Movimento 5 stelle". Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, legge la situazione attuale e le ultime mosse del Ministro dell'Interno a Circo massimo, su Radio Capital. "Salvini ha sicuramente azzeccato una mossa, ha capito che l'Italia ha bisogno di un altro governo - dice con un filo di sarcasmo Delrio - perchè questo ha portato zero crescita, zero investimenti, cassa integrazione, non è stato un anno bellissimo come ci aveva preannunciato Conte, è stato un anno buttato via anche in termini di credibilità. Per il resto credo che la gestione della crisi, da parte del Ministro dell'Interno, sia stata un autogol per ciò che si è visto fino a oggi e se Salvini ci ripenserà e tornerà indietro sarà il suo  suicidio politico".     

Quanto al dialogo Pd-M5s, Delrio assicura di essere sempre stato "aperto al dialogo con i Cinquestelle, non ero di quelli che dicevano 'mai'. Ciò che serve però è un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta. Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del paese, convocando le menti migliori, per dare un'impronta diversa. Questo paese finora e' stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l'immigrazione. Mi fa piacere che Conte ne abbia preso atto", ma anche il lavoro, abbassare il cuneo fiscale, il tema del salario minimo.    Oltre al salario minimo l'altro punto di dialettico sarà il reddito di cittadinanza, sul quale Delrio vede "luci e ombre". "Noi lo abbiamo criticato per un verso ma sostenuto per un altro - spiega l'ex Ministro - perchè come sviluppo del reddito di inclusione era giusto. Poi hanno messo anche le politiche attive del lavoro che pero' non entrano in vigore, hanno creato confusione e tolto efficienza alle misure contro poverta'. Non abbiamo mai fatto battaglia frontale contro il Reddito ma la misura cosi' concepita anziche' avviare al lavoro lo scoraggia".