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POLITICA

Algeri

Renzi in Algeria, incontra le massime cariche e gli imprenditori

Il presidente del Consiglio incontra il presidente della Repubblica algerina, Abdelaziz Bouteflika e i vertici di Cevital che si sarebbe aggiudicata la Lucchini di Piombino

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Il premier Matteo Renzi è arrivato ad Algeri dove incontrerà il primo ministro della Repubblica Democratica Popolare, Abdemalek Sellal, e il presidente della Repubblica algerina, Abdelaziz Bouteflika. La tappa nella capitale algerina, oltre a rafforzare i rapporti politici tra Italia e Algeria, servirà a Renzi per incontrare a pranzo vari imprenditori tra i quali il presidente di Cevital, l'azienda agroalimentare algerina che si sarebbe aggiudicata l'acquisizione della Lucchini a Piombino.

Cevital ha promesso di salvare duemila posti di lavoro realizzando due fornì elettrici per produrre due milioni di tonnellate di acciaio, ma anche di realizzare nella zona della vecchia acciaieria, una volta bonificata, un impianto agroindustriale che nelle attese darà lavoro ad altre 500 persone. Secondo fonti vicine alla società algerina, Rebrab avrebbe intenzione anche di riattivare l'hotel Centrale, chiuso da un anno.

Renzi, che nei mesi scorsi aveva incontrato Sajjan Jindal della Jsw Steel dicendo in agosto che per la Lucchini aJindal mancavano solo le firme, vedrà per la prima volta Rebrab, che in poco più di un mese offrendo 400 milioni di investimenti a Piombino, ha sbaragliato la concorrenza di Jindal, rimasto fermo a un'offerta limitata ai laminatoi. Piombino uscirà così dopo due anni dall'amministrazione straordinaria, in cui invece potrebbe finire l'ilva di Taranto, che sotto la guida dello stato e la realizzazione di una newco, secondo lo stesso Renzi potrebbe tornare appetibile per gli investitori. Troppo basse infatti sin qui le offerte di Arcelor Mittal, che vorrebbe a costo zero l'acciareia  tarantina, peraltro coperta di debiti e con un programma di risanamento ambientale dal costo di 35 miliardi.